Bernie Ecclestone colpevole di frode: mai dichiarati oltre 400 milioni di sterline

IL CASO
Ecclestone

L'ex patron del circus di Formula Uno, Bernie Ecclestone, si è dichiarato colpevole del reato di frode per aver nascosto al fisco l'esistenza di un fondo a Singapore dell'entità di oltre 400 milioni di sterline (pari a 473 milioni di euro). Finora l'imprenditore britannico, 93 anni il prossimo 28 ottobre, si era sempre proclamato innocente. Ha raggiunto un accordo per pagare 652,6 milioni a copertura di 18 anni di tasse

L'ex capo della Formula 1 Bernie Ecclestone si è dichiarato colpevole di frode per aver omesso di dichiarare oltre 400 milioni di sterline (473 milioni di euro) di beni detenuti a Singapore tra il 2013 e il 2016. Diversamente dall'udienza dello scorso agosto, quando si era dichiarato innocente, oggi Ecclestone ha riconosciuto le sue responsabilità davanti alla corte della corona di Southwark.

 

La pena e l'accordo raggiunto

A novembre sarebbe iniziato il processo ai suoi danni e con questa ammissione ha evitato di finire in carcere. Ecclestone è stato condannato a 17 mesi di reclusione,  sospesi però dalla corte con una condizionale di due anni. Se entro quel termine non commetterà altri reati di natura simile, non dovrà scontare la pena. L'inchiesta era cominciata anni fa, dopo la scoperta di un fondo a Singapore riconducibile alla sua persona, e svelata in estate, quando il vice-premier della città-Stato asiatica, Lawrence Wong, aveva dichiarato di essere in contatto con le autorità inglesi per indagini sull'ex capo della Formula Uno, dimessosi dal suo incarico nel 2017.  Ecclestone ha comunicato alla corte di aver raggiunto lo scorso 9 ottobre un accordo civile con HRMC, organo governativo responsabile della riscossione dei tributi, che prevede il pagamento di 652,6 milioni di sterline a copertura di 18 anni di tasse non pagate.