Formula 1, GP Abu Dhabi: è una Ferrari veloce, ostica e imprevedibile

gp abu dhabi
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Il venerdì di Abu Dhabi è stato quello dei rookie e degli incidenti: Sainz è finito contro le barriere, un duro colpo dopo il tombino di Las Vegas. La Ferrari sembra veloce sul giro secco, come conferma il miglior crono di Leclerc, ma anche ostica e imprevedibile. Oggi alle 14 la pole live su Sky e in streaming su NOW

GP ABU DHABI: LA GARA LIVE

E’ stata la giornata dei rookie e degli incidenti, fortunatamente senza conseguenze, ma che non hanno certo permesso di farsi una fotografia precisa di quella che potrebbe essere la reale scala di valori dell’ultima gara della stagione. Nella prima sessione di libere infatti ben dieci titolari (tra cui anche i big Verstappen, Leclerc, Alonso e Hamilton) sono stati costretti in panchina per lasciare spazio da regolamento ai giovani piloti. Sessione in cui a fare le spalle larghe è stato soprattutto il brasiliano Felipe Drugovich con l’Aston Martin, vincitore della Formula 2 dello scorso anno, che ha fatto sfoggio non solo di velocità ma anche grande intelligenza e sangue freddo.

 

Ma tornando ai “grandi”, anche la successiva sessione pomeridiana è stata poi interrotta per ben due volte da due lunghe bandiere rosse causate da Carlos Sainz prima e Nico Hulkenberg poi che si sono ritrovati entrambi contro le barriere dopo aver perso il controllo della loro monoposto. Per lo spagnolo un altro brutto colpo, dopo il tombino di Las Vegas: distratto dall’aria sporca della macchina davanti a sé Sainz è stato tradito anche da un dosso che gli ha fatto totalmente perdere il controllo della sua Rossa, compromessa pesantemente per il secondo fine settimana di seguito. Nonostante il tempo ridotto poi all’osso per girare e lavorare, a spuntarla a fine giornata e stampare il miglio tempo è stato Charles Leclerc, davanti a Norris di 47 millesimi. La SF-23 in versione da qualifica sembra come sempre veloce, non è questa la sorpresa. Ma come aveva evidenziato già Robert Shwartzman che in mattinata aveva preso il posto del monegasco, e come poi si è visto dall’incidente di Sainz, la Rossa qui è parsa una macchina imprevedibile e ostica nel comportamento. Bisognerà sicuramente lavorare ancora per trovare il giusto setup.

 

Lo stesso che dovrà fare anche Red Bull per ridare pace a Max Verstappen. Il tre volte campione del mondo non solo ha chiuso la prima giornata in pista terzo a 173 millesimi da Leclerc, ma ha descritto la sua RB19 come un canguro e soprattutto ha evidenziato un po’ di nervosismo in alcuni suoi atteggiamenti. Come nelle peggiori giornate d’agosto incolonnati in autostrada, Verstappen ha fatto a spallate con i due piloti Mercedes e non solo incolonnato per la ripartenza in uscita dalla pitlane dopo la seconda bandiera rossa. Russell e Hamilton hanno usato tutto il loro sangue freddo per poi lasciarlo sfilare, ma è stata un’irruenza alquanto eccessiva per il momento e la condizione. La notte avrà riportato calma e consiglio anche a lui. Mentre il sole, ma soprattutto il prossimo tramonto di Abu Dhabi, ci daranno sicuramente una cartolina più nitida di quello che potremo vivere qui, perché qualche punto che conta, in palio, ancora c’è.