F1, Ferrari a Melbourne lavora sui dettagli. A Imola la grande evoluzione

analisi tecnica

La Ferrari tra i team che ha portato le prime novità già in Australia. Si è lavorato sui dettagli (pilone dell'ala posteriore), mentre per Imola è attesa la grande rivoluzione. Il weekend di Melbourne è tutto live su Sky e in streaming su NOW

GP AUSTRALIA: LIBERE E QUALIFICHE LIVE

In questa generazione di vetture l'elemento più prestazionale è il fondo. Gran parte del carico aerodinamico viene estrapolato da questo componente, che è anche il più delicato, con un comportamento molto sensibile a fattori esterni come il vento, l’asfalto e le altezze da terra. La ricerca di quella correlazione pista-strumenti in fabbrica, ormai fondamentale nella Formula 1 moderna, si complica a causa di questa forte sensibilità a fattori che sono molto complicati da riprodurre nel mondo virtuale. La Red Bull è stata fin qui maestra con le sue vetture, costruendo monoposto che producevano tanto carico aerodinamico dal fondo e soprattutto godevano della cosiddetta piattaforma aerodinamica stabile. Le vetture di Adrian Newey e Pierre Waché hanno sempre potuto lavorare con diverse regolazioni di assetto a livello sospensivo, di rigidità, di altezze da terra, senza mettere in crisi lo sfruttamento degli pneumatici. La forza non era tanto il picco di carico, quanto la capacità di mantenere stabile il potenziale della monoposto al variare delle condizioni.

Novità pronte in Ferrari, le prime già in Australia

Mercedes e Ferrari, ma non solo, si sono invece perse nei vari anni tra sviluppo e false promesse del simulatore. La W13 del 2022 o la SF-23 del 2023 promettevano cose incoraggianti che però in pista, per via di una finestra di utilizzo molto ristretta e di un eccessiva sensibilità a fattori esterni, erano quasi impossibili da vedere e risolvere. A Brackley, ancora oggi sono alle prese con alcuni di questi problemi, mentre a Maranello sembrano aver meglio interpretato le regole sull'effetto suolo, come si era già visto nel 2022. La SF-24 sta offrendo una piattaforma stabile che aiuterà soprattutto nello sviluppo "con punti di debolezza chiari, che erano quelli individuati già al simulatore", ha spiegato il Direttore Tecnico, Enrico Cardile. Per questo in Ferrari si sta spingendo sullo sviluppo per introdurre novità importanti al fondo, alla carrozzeria ed anche alle pance, con il primo grande pacchetto che, salvo cambiamenti di programma, arriverà ad Imola. In Australia solo un 'minor update' sul pilone dell'ala posteriore dove comparirà una piccola appendice aerodinamica dietro il grande sfogo della carrozzeria aperta. Un dettaglio in un punto interessante per aumentare leggermente il livello di carico locale, qualcosa che potrebbe essere facilmente copiato sulle altre auto. 

La SF-24 cambia per ridurre il gap con Red Bull

Il lavoro è ancora incentrato sul capire e sfruttare a pieno il potenziale di questa Ferrari SF-24 versione base. La sospensione posteriore pull rod innovativa va ancora compresa e sfruttata appieno, così come lavorare sul setup potrebbe sbloccare ulteriore potenziale. La base è molto buona e a Maranello hanno sicuramente risolto molti dei problemi della precedente vettura, soprattutto con un lavoro approfondito sul fondo. Questo macro componente è ora molto più elaborato e con soluzioni ricercate, che si avvicinano a quanto di spettacolare si era visto con la RB19 dopo il botto di Sergio Perez a Monaco. In Ferrari si è potuto vedere un estrattore già molto più elaborato della passata stagione e questo ha dotato la SF-24 di molto carico efficiente - ossia carico aerodinamico prodotto dalla vettura che, contrariamente a quello ricercato con le ali, non aggiunge troppa resistenza all'avanzamento. Questo è un punto importante, trovato proprio lavorando sulla stabilità della piattaforma aerodinamica, coerente con il simulatore, sincera per i piloti e funzionale al lavoro di sviluppo che Enrico Cardile sta guidando a Maranello per ridurre il Gap da Red Bull.

A cura di formu1a.uno