Lewis Hamilton a GQ: "Sempre pensato alla Ferrari. Mondiale F1 2021 un furto"

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Il sette volte campione del mondo, in una lunga intervista a GQ, spiega come questo 2024 sia un anno inedito, dal presente in Mercedes al futuro in Ferrari. "Correre per la Rossa una delle mie intenzioni, ma rimango concentrato sul presente, non mi lascio distrarre da ciò che accadrà dopo". Sul mondiale 2021 non ha dubbi: "Mi hanno derubato? È stato evidente". E sul futuro dopo il ritiro dalle corse ci potrebbero essere moda e cinema

GP GIAPPONE, LA DIRETTA DELLE LIBERE

È una stagione diversa dalle altre quella che sta vivendo Lewis Hamilton: dopo l'annuncio del suo trasferimento in Ferrari nel 2025, sono arrivati risultati non soddisfacenti per il sette volte iridato. In una lunga intervista a GQ, il campione britannico ripercorre gli ultimi anni della sua carriera, da quel controverso Gran Premio di Abu Dhabi del 2021, alla scelta di correre per il team di Maranello. Senza dimenticare le sue passioni, la moda e il cinema, che potrebbero avere un ruolo importante nella sua vita dopo l'addio alle corse.

Testa al presente, ma con un pensiero al futuro

È un inizio di stagione inedito quello che sta vivendo Hamilton: il motivo è il trasferimento in Ferrari a partire dal 2025, che ha fatto del 2024 il “periodo più emozionante della mia vita”. “Non ho mai iniziato un anno pensando a quello successivo”, rivela, “Mi hanno sempre chiesto dove mi vedo tra cinque anni, ma io non ho mai avuto un orizzonte così esteso”. Adesso la situazione è differente, dal 2025 il pilota realizzerà il sogno di tutti i piloti: “Passare in Ferrari era una delle mie intenzioni. Forse si trattava di una volontà più inconscia, legata al primo periodo della mia vita, ma è sempre stato un obiettivo importante per me”. Nonostante questa certezza, il pensiero è sempre rivolto al presente: “Mi sto allenando più duramente di quanto non abbia mai fatto. Il mio impegno con la squadra è esattamente lo stesso degli anni precedenti: voglio vincere. Il mio approccio rimane lo stesso fino alla fine. Non mi lascio distrarre da ciò che accadrà dopo”. 

Quel Abu Dhabi 2021 che continua a far male

L’ultimo anno con la scuderia che lo ha reso uno dei piloti più vincenti della Formula 1 coincide con un periodo particolarmente complicato per il campione britannico: nessuna vittoria è arrivata nelle ultime due stagioni, da quel controverso Gran Premio di Abu Dhabi 2021. Il titolo si è deciso proprio all’ultima gara, all’ultimo giro durante il quale Hamilton e Verstappen si sono dati battaglia per l’assegnazione del mondiale. Il sette volte iridato ripercorre quel momento: “Mi hanno derubato? È stato evidente. Se rivedo il filmato, continua a fare male. Ma sono in pace con me stesso”. Da quel momento, però, porta a casa una cosa preziosa: la presenza di suo padre. “Avevamo attraversato insieme le montagne russe della vita, con alti e bassi. E il giorno che mi ha fatto più male, lui era lì”. Al termine del Gran Premio, “naturalmente sono andato a congratularmi con Max, senza rendermi conto delle ripercussioni negative derivanti da quanto accaduto, ma ero anche consapevole dell’esistenza di un mini-me che mi guardava. È stato il momento decisivo della mia vita. E credo che lo sia stato davvero. Non sapevo come l’avrei assorbito. Non l’avevo ancora realizzato”.

Nel futuro dopo la Formula 1?

Hamilton ha due grandi passioni, moda e cinema, passioni che fanno emergere il suo lato creativo. “Mi sono reso conto che lavorare e basta non dà la felicità: bisogna trovare un equilibrio nella vita. È stato così che ho scoperto di essere, in realtà, abbastanza infelice”, svela, “Mancava qualcosa, c’era molto di più in me”. Ed è in quel momento che si è avvicinato all’industria creativa: “Ho avuto modo di toccare con mano cos’è la moda, impegnandomi a fondo. Dopodiché andavo in pista e mi sentivo completamente libero”. Nel 2018, per festeggiare la sua prima collezione, Hamilton è volato a una festa a New York prima del Gran Premio di Singapore. “Non è una preparazione ottimale in vista del weekend di gara”, ammette, “Perciò ho dovuto fare molta attenzione al mio comportamento. Si diceva che non fossi concentrato. Ma io non ero in giro per festeggiare e bere fino a tarda notte. Sono arrivato a Singapore e ho disputato una delle migliori gare di sempre. Dopo di che, tutti si sono detti che potevo farcela”. Persino Niki Lauda, che lavorando a stretto contatto con Lewis e il team principal Wolff, diceva a Toto: “Non puoi lasciare che Lewis si comporti così! Non è nello stile di un pilota da corsa!”. E il cinema? Che possa essere un’alternativa alle corse dopo il ritiro? Intanto, Lewis ha già un progetto per un film con Brad Pitt e con il regista Joseph Kosinski incentrato proprio sulla Formula 1.