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Ferrari, Vasseur: "Pensiamo solo a migliorare, sempre. Elkann entusiasta a Monaco"

FERRARI
©Motorsport.com

Il team principal dopo la vittoria di Leclerc a Monaco: "Voglio che tutti remino nella stessa direzione perché anche se stiamo ottenendo buoni risultati non vuol dire che saremo campioni. Dobbiamo mantenere sempre lo stesso approccio, la strada è giusta. Questo sta dando ai ragazzi fiducia in sé". E sugli ulteriori aggiornamenti: "Non so se li porteremo prima o dopo l’Inghilterra, ma sarà presto". E sul possibile arrivo di Newey: "Nessun commento ora, pensiamo alla stabilità de team"

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Il successo di Leclerc a Monte-Carlo, assieme anche al terzo posto ottenuto da Sainz, rilanciano ulteriormente speranze e ambizioni di una Ferrari che sembra sempre più vicina alla Red Bull dominatrice delle ultime stagioni in una sfida che coinvolge anche la McLaren. Nell'attesa di tornare in pista in Canada, a Montreal, a parlare in un incontro online con i giornalisti è stato il team principal Frederic Vasseur.

La vittoria di Leclerc a Monaco è stata il regalo perfetto per il tuo compleanno o il meglio deve ancora venire? Il Mondiale Costruttori...
"È stato un regalo perfetto. Per il resto, sarebbe un errore pensare troppo al futuro a lungo termine. Noi abbiamo un campionato davvero entusiasmante con alcuni team che si danno battaglia e con 5/6 piloti che lottano per la pole position. Sappiamo che da un GP all’altro puoi passare da P1 a P6, come è successo a Verstappen lo scorso weekend. Strategicamente parlando credo sia un errore pensare alla fine del campionato: dobbiamo restare concentrati e pensare alla prossima gara in Canada, agli aggiornamenti, ad ottenere il meglio da ciò che abbiamo e fare un buon lavoro. Alla fine vedremo come andrà. Preferisco concentrarmi sul Canada". 

Su cosa può migliorare il team nelle prossime gare?

"In tutto. Se inizi dicendo che sei in ottima forma, sei finito: dobbiamo mantenere lo stesso approccio per avere continui miglioramenti, in ogni reparto, su ogni singola area, inclusi piloti. Perché anche quando stai facendo un buon lavoro, il weekend dopo ti devi migliorare ancora. Se inizi a pensare che quello che stai facendo va bene, è l’inizio della fine".

Lo scorso GP di Monaco il ricordo migliore da quando hai iniziato in Formula 1?

"Non lo so, non voglio fare una classifica di momenti buoni e cattivi. Monza 2023 e la pole di Sainz sono stati davvero emozionanti, ma è anche vero che Monaco è stato speciale per ragioni differenti, come il fatto che Leclerc ha faticato qui in passato. Monza è stata davvero emozionante per me, in quel sabato con la pole di Sainz è stata la prima volta che ho provato qualcosa del genere in Ferrari. Monza è stata davvero emozionante"

Domenica hai detto che c’è stato un cambio di mentalità nel team, che ora il focus è sulla gara e non più sulla qualifica. Puoi spiegare meglio?

"Questo è vero, ma secondo me è anche dovuto alle circostanze e alla scorsa stagione. Alla fine dell’anno scorso era ovvio che il delta della performance tra noi e Red Bull era minore nelle qualifiche che in gara. Tranne in alcune occasioni, possiamo dire che la pole position è molto più importante a Budapest, a Monaco e a Singapore, ma il deficit di performance che avevamo in gara ci è costato molti punti l’anno scorso, questo è chiaro. Siamo molto più concentrati sulla preparazione della gara e anche nel fare lunghi stint durante le FP1 siamo molto più concentrati dall’inizio sull’approccio del GP. Ovviamente questo può andare a scapito della preparazione della qualifica e abbiamo cambiato un po’ il focus per dedicarci più alla gara, ma non è un cambiamento di mentalità, bensì un cambiamento dovuto alle conseguenze dei rapporti dell’anno scorso".

Credi che la vittoria a Monaco possa essere il turning point della stagione? Ti aspetti che Red Bull torni più forte in Canada?

"Non credo che Monaco sia il turning point della stagione perché il team sta facendo un buon lavoro. Noi siamo super concentrati e sappiamo cosa vogliamo raggiungere. Credo però che possa aiutare Charles ad avere più fiducia in sé stesso perché stava aspettando la vittoria a Monaco da tanti anni e ha passato un anno e mezzo senza vincere una gara. Questo significa che per la fiducia in se stesso sarà molto utile. Non so se sarà un turning point, ma è un grande passo avanti. Adesso non dobbiamo cambiare l’approccio perché abbiamo ottenuto dei buoni risultati a Melbourne e a Monaco. Abbiamo un piano, abbiamo gli aggiornamenti della macchina e sappiamo cosa dobbiamo migliorare, passo dopo passo. Voglio che tutti remino nella stessa direzione perché anche se stiamo ottenendo buoni risultati non vuol dire che saremo campioni del mondo. In tutte le circostanze, belle e brutte, dobbiamo mantenere lo stesso approccio perché stiamo andando nella giusta direzione. Per il team è la conferma del fatto che stiamo andando nella giusta direzione: questo sta dando ai ragazzi fiducia in se stessi". 

Si parla di nuovi aggiornamenti che arriveranno nelle prossime gare. Puoi approfondire?

"Abbiamo portato l’ultimo pacchetto la settimana scorsa. È troppo presto per parlare dei futuri aggiornamenti. Sicuramente ci stiamo lavorando e li porteremo il più presto possibile, però dobbiamo farlo per una buona ragione e lo stiamo facendo passo dopo passo. Non so se sarà primo o dopo l’Inghilterra, ma sarà presto. Ci proviamo".

Sainz sta vedendo la macchina migliorare e sa che lascerà Ferrari al termine della stagione: cosa vedi adesso nel suo stato d’animo? E per la prossima stagione, se la macchina sarà competitiva, credi che sarà difficile lottare per il Mondiale piloti con Leclerc e Hamilton in competizione per i punti?
"Credo che Carlos abbia la stessa mentalità di quando abbiamo presentato la macchina a febbraio: conosce la situazione, sa che lascerà al termine della stagione. La sua prima reazione a febbraio è stata 'ok Fred, è una decisione dura, ma spingiamo fino a fine stagione, fino all’ultima curva'. È molto professionale e pienamente coinvolto, sta facendo un ottimo lavoro e sono sicuro che sarà così fino a fine stagione. L'approccio è super professionale e molto dedicato: sono molto contento di Carlos. Sulla domanda sul 2025, penso che sarà uno stimolo per il team. Probabilmente conquisteremo più punti, questo è uno scenario positivo per la performance e parte dei risultati di oggi derivano dal fatto che abbiamo una buona relazione tra Carlos e Charles che si spronano a vicenda. È parte della performance e preferisco avere due piloti forti. Sicuramente tu immagini il fatto che i punti potenziali del team vengano divisi in due, ma sicuramente i punti potenziali del team con due piloti forti sono più alti".

State parlando con Adrian Newey? Se sì, state aspettando una risposta?

"No, ho parlato con tutti nel paddock quando ci siamo incontrati, perché siamo ben educati (ride ndr). Su questo punto non farò alcun commento perché qualunque risposta potrebbe essere interpretata e la cosa più importante è la stabilità del team, perché, come ho detto prima, stiamo facendo una buona stagione, stiamo andando nella direzione giusta. La cosa più importante per me è la stabilità del gruppo, più che quella del singolo e sono molto soddisfatto della situazione attuale. 

Guardando al primo anno e mezzo in cui sei diventato team principal Ferrari, di cosa sei più orgoglioso? Cosa ti piace di più di Leclerc e in cosa pensi possa migliorare ancora?
"Non so se devo essere orgoglioso di qualcosa, ma sicuramente la fiducia all’interno del team, il mood e la capacità di prendersi dei rischi. Come team principal, questo è davvero un bel feeling. Charles non è solo uno dei piloti più bravi e veloci. Costante nell'apporccio, capace di supportare il team quando la gara va bene e quando va male. La scorsa stagione è stata dura e i piloti sono stati sempre con il gruppo: penso sia una caratteristica importante per un pilota. Sappiamo perfettamente che durante la stagione non faremo 24 gare come Monaco, avremo weekend difficili ed è in queste situazioni che bisogna avere un approccio positivo e qualcuno che lavori per il team. Penso che Charles stia facendo un ottimo lavoro su questo".

Credi che Barcellona, che è considerato la miglior "test track" al mondo, sarà una prova importante per capire il livello della performance che Red Bull, Ferrari e McLaren hanno a questo punto della stagione?

"Sì, perché Barcellona è un mix tra range differenti di velocità, è molto impegnativo per le gomme. Dopo otto gare credo che avremo anche un buon quadro sulla parte anteriore. Non è il weekend di Barcellona che cambierà le cose".

Guardando avanti, cosa pensi sul 2026 e sul regolamento che arriverà a giugno?

"Ti faremo sapere quando l’avremo (ride ndr)... I principali cambiamenti del regolamento riguardano il motore, non il telaio. Siamo nella situazione in cui stiamo cercando di adattare il regolamento del telaio alle caratteristiche del motore".  

Tornando alla competitività della macchina di questa stagione, avete due vittorie, a Melbourne e a Monaco, credi che queste siano più legate alle caratteristiche del circuito o credete che questa macchina possa lottare per la vittoria altre 5o 6 volte?

"Se guardi alle ultime gare, Miami, Imola e Monaco, sono layout differenti e siamo tutti lì in un decimo. Non voglio dire che abbiamo dominato a Monaco, ma se guardiamo il quadro generale noi, Red Bull e McLaren siamo in un decimo. Direi che è probabilmente il potenziale della macchina oggi. Questo credo sia il quadro attuale. In Canada probabilmente sarà diverso. Le caratteristiche a Montreal sono un po’ strane perché ha curve a bassa velocità, molte curve e velocità molto elevata. Però abbiamo un bel feeling prima di andare lì. Credo che le ultime tre gare possano rappresentare la situazione attuale e il potenziale attuale della macchina"

Quale feedback hai avuto dal presidente John Elkann a Monaco? E cosa vorresti raggiungere a fine stagione?
"Credo che lo abbiate visto: era sul podio, molto più che felice, molto entusiasta della situazione. Ha dato un feedback molto positivo: tutti eravamo contenti. L’obiettivo è chiaro: per me è più una questione di approccio che di fissare un obiettivo come essere P1, P4, P6 o altro. L’obiettivo per me è migliorare in ogni singola area, sulla strategia, sul pit-stop, nel box, sullo sviluppo, sulla produzione delle singole aree, dobbiamo spingere un po’ di più in gara e il mindset è uno, poi i risultati arriveranno. L'obiettivo è vedere questo tipo di mentalità e dinamicità. Non è che voglio nascondere qualcosa: è davvero il mio modo di pensare e quello di tutti nell’azienda. Poi i risultati arriveranno".

Quando eravate tutti a Maranello per festeggiare cosa hai detto?

"Tutti in azienda giocano un ruolo. La performance arriva da tutti in termini di produzione, qualità. Ogni membro del team è un elemento distintivo della performance. Ho detto loro che i risultati sono anche i loro, quando questi non sono buoni e quando questi sono vincenti. la vittoria è il risultato del loro lavoro e sono artefici di questo successo più di tutti". 

Sei soddisfatto dell'esordio di Bryan Bozzi come ingegnere di pista di Leclerc?

"Sì, non ha fatto errori ed è stato anche molto forte e diretto con Charles durante la gara a Monaco, che non è facile da gestire. La comunicazione tra Charles e il muretto è stata molto chiara e veloce, senza errori".