Formula 1, GP Spagna: l'analisi passo gara. Nessun favorito, sarà lotta dura al degrado

ANALISI TECNICA

Spunti interessanti dopo la prima giornata di libere a Barcellona, su un circuito in cui è complicato mettere insieme i tre settori. La McLaren sembra la più completa sia sul giro secco che nel long run, la Mercedes ha passato il test catalano. Più lavoro per Ferrari e Red Bull: il lavoro svolto al simulatore sarà fondamentale per il bilanciamento. Il fine settimana della F1 come sempre in diretta su Sky e in streaming su NOW

GP SPAGNA, LA GARA LIVE

La prima giornata di prove libere in quel di Barcellona ha offerto spunti interessanti, ma non ancora dei verdetti definitivi. Il lavoro che sarà stato svolto al simulatore sarà cruciale per regolare gli assetti su un circuito tecnico come quello della Catalunya, che presenta sfide molto particolari. Mettere insieme i tre settori è una sfida per qualsiasi monoposto, essendo concepiti con richieste tecniche differenti. Abbiamo visto infatti durante le due sessioni i team alternarsi nel dominio dei vari settori e squadre impostare strategie diverse: chi preferiva e riusciva a spingere maggiormente nel primo settore e chi invece optava per un diverso compromesso per avere più gomma, e dunque maggiore grip e prestazione per l’ultimo settore. E’ sempre complesso trovare il giusto bilanciamento lungo tutto il tracciato. La vettura che meglio ha convinto nelle due ore in pista passate è stata, ancora una volta, la McLaren MCL38. Sia Lando Norris che Oscar Piastri infatti hanno mostrato un’ottima competitività sul giro secco e specialmente sul long run, con un passo costante ed un degrado sottocontrollo. La monoposto inglese non ha evidenziato particolari carenze, mostrando quelli che sono tutti i punti di forza che le appartengono, specialmente da quando ha introdotto l’aggiornamento di Miami: buona efficienza, grande velocità nei tratti medio-veloci e un progresso confermato nel lento.

Mercedes, test superato. E la Red Bull?

Nella giornata di ieri ha dato conferme positive anche la Mercedes, trovando un buon setup di base e superando il primo importante test di Barcellona. La squadra di Toto Wolff infatti attende di valutare al meglio i progressi fatti su un circuito come questo, con un range ampio di curve (lente-medio-veloci) per confermare di aver finalmente intrapreso la strada di sviluppo corretta. Entrambi i piloti si sono detti soddisfatti del bilancio e come ha confermato Andrew Shovlin, ingegnere di pista della Mercedes “E’ stato positivo confermare che i nostri progressi sono reali su una pista con diverse curve veloci”. Quest’oggi servirà riconfermarsi soprattutto durante la sessione di Qualifica. Chi invece ha chiuso il Venerdì con un po’ di lavoro da compiere sono stati Ferrari e Red Bull. Il team campione del mondo non è rimasto completamente soddisfatto del proprio lavoro. Sergio Perez infatti ha faticato molto in FP2, lavorando su un setup diverso da quello del compagno. Max Verstappen invece si è lamentato un po’ del comportamento della sua RB20 nonostante un buon long run, ma un tempo sul giro secco che invece non è risultato estremamente competitivo (con l’incognita di benzina e utilizzo del motore). Particolare anche la sua scelta di non utilizzare l’ala nuova, dopo averla testata, preferendo rimanere alla vecchia specifica, almeno per la giornata di ieri.

Ferrari a caccia di conferme dopo gli aggiornamenti

La Scuderia di Maranello invece ha utilizzato la prima sessione per validare gli aggiornamenti introdotti qui che hanno toccato parti nevralgiche della SF-24. Carlos Sainz si è detto soddisfatto delle novità che hanno portato un piccolo progresso, tanto che Charles Leclerc le ha subite poi avute a disposizioni in FP2 dopo aver svolto un lavoro di compare nella prima ora. Il monegasco è stato più in difficoltà con il setup. Nella prima sessione aveva definito la vettura orrenda, poi si era avvicinato all’assetto del compagno di squadra ed infine durante in FP2 lo ha cambiato nuovamente, trovando una buona base su cui gli ingegneri hanno potuto lavorare in vista dell’ultima sessione di prove di quest’oggi. Leclerc ha palesato fiducia “So dove trovare il lap time che mi manca, quello non è un problema” ha detto. Ferrari infatti non teme il giro singolo, ma dopo le FP2 il focus si è spostato sul progredire con il passo gara che, contrariamente a quanto visto quest’anno, è stato meno convincente della simulazione di Qualifica “Sul passo gara c’è ancora tanto margine di miglioramento” ha confermato anche Carlos Sainz. Il lavoro svolto al simulatore durante la notte, che dovrà essere provato e validato durante le FP3, è rivolto proprio a trovare un miglior bilanciamento tra Qualifica e gara.

 

A cura di formu1a.uno