F1, Ferrari: nessun guasto alle termocoperte, oggi serve una gara all'attacco a Singapore

ANALISI TECNICA

Dopo Baku ci si attendeva un'altra buona prova per la Ferrari a Singapore, tuttavia le difficoltà di preparare la gomma alla giusta 'finestra di funzionamento' hanno complicato parecchio il weekend. Non si rileva nessun guasto alle termocoperte, Leclerc si e ritrovato "passeggero" nel Q3, mentre poco prima Sainz era andato a muro. Oggi il GP parte alle 14: tutto live su Sky e in streaming su NOW

F1, GP SINGAPORE: LA GARA LIVE

La pole position di Lando Norris nelle qualifiche di ieri hanno tenuto in vita le speranze mondiali dell’inglese, anche se un super Max Verstappen ha piazzato il colpo in seconda posizione. Dopo Baku ci si attendeva un'altra buona prova per la Ferrari a Singapore, tuttavia le difficoltà di preparare la gomma alla giusta 'finestra di funzionamento' hanno compromesso le speranze di vedere la quarta bandiera stagionale a Maranello. Il passo gara era a livello McLaren ma ora in una gara normale la vittoria non è tra gli obiettivi possibili. L'incidente di Carlos Sainz a inizio Q3 ha sorpreso: lo spagnolo, nel giro di lancio, è arrivato con velocità inferiori al giro precedente ma si è trovato nel muro esterno. Allo stesso tempo Charles Leclerc, che è riuscito a completare il giro, non è riuscito far funzionare le gomme. Ma tra ipotesi e congetture dell'immediato post qualifica, non si rileva nessun guasto alle termocoperte. E qui di seguito analizziamo cosa è acacduto ieri e che gara possiamo attenderci oggi.

Leclerc: out lap diventato troppo determinante con questi pneumatici, oltre al danno anche la beffa del tempo cancellato

Dalla quinta fila per i ferraristi sarà una gara all’attacco ma difficilissima. Per il monegasco la qualifica era andata piuttosto bene fino all’ultimo giro del Q3, un ritornello sentito spesso nella prima parte di stagione tuttavia le ragioni qui sono molte diverse e la prestazione in Q2 a pochi centesimi da Max Verstappen e Oscar Piastri faceva pensare a una possibile prima fila, con l’idea che il potenziale ci fosse. Nel giro che contava le prime quattro curve hanno messo totalmente fuori gioco il pilota della Ferrari, che ha perso tre decimi in quella sezione: gli pneumatici si sono davvero accesi solamente nella seconda parte del giro ma non è bastato per far segnare un tempo competitivo. Il 1.30.119 sarebbe valso solamente la settima posizione in griglia di partenza dopo un venerdì molto buono per il box numero 16, ma il lungo in curva 1 causato dalle gomme anteriori fredde è bastato per far cancellare il tempo. 

Nel team radio al termine del suo giro, Leclerc si è aperto dicendo: "P10, P8, P9"

Evidentemente le temperature sul volante del pilota di parlavano chiaro. A inizio out-lap ha cominciato a mancare temperatura nelle coperture, ma il primo settore è stato percorso molto lentamente per prendere importante spazio dal traffico di Alonso: gli pneumatici sono crollati drammaticamente e non potevano tornare in tempo in temperatura senza stressarli. Leclerc l'ha mancata per soli 2/3 gradi a inizio giro ma è stato sufficiente a innescare sottosterzo. Ciononostante la temperatura gomme in uscita dal box era di 70 gradi e nessun problema tecnico. Il timing di uscita ha costretto Leclerc a gestire il traffico in maniera molto lontana dall’ideale.

I tempi di Leclerc lo hanno confermato

Il 30.1 era distante quattro decimi dal 29.7 fatto segnare in Q2 pochi minuti prima, che sarebbe valso anche in Q3 la terza posizione in griglia. La Ferrari SF-24 è la vettura che, nell’ultimo giro completato, si è allontanata maggiormente dalla somma dei migliori parziali. Norris e Verstappen hanno visto un deficit di un decimo, Hamilton di due, Leclerc di quattro decimi

L'incidente di Sainz e la temperatura delle gomme

Anche l’incidente di Sainz trova spiegazione nella mancata temperatura delle gomme: rispetto al precedente out-lap lo spagnolo ha percorso la curva a 10-15 km/h in meno, ma si è trovato nel muro ancor prima di iniziare il giro. Inoltre Carlos ha affrontato la curva con una traiettoria più interna rispetto ai giri precedenti raccogliendo sporco, la combinazione di tutti i fattori hanno portato all’incidente. Oggi le Rosse scatteranno dalla quinta fila in una gara che sarà controllata nel passo da chi sarà al comando al termine del primo giro. Recuperare posizioni sarà un compito quasi impossibile a meno di imprevisti, potremmo aspettarci una diversificazione delle strategie. 

Norris non sbaglia e domina Piastri, Verstappen fa valere il suo talento e può limitare bene i danni

Dopo un fine settimana nero per il pilota inglese a Baku, con esclusione in Q1 e vittoria del compagno di squadra, la pole position di Singapore è aria fresca: sin dalle FP3 nessuno è mai stato al livello di Norris e la prima posizione è importante su un tracciato così. Piastri non è mai stato al livello del compagno su un tracciato dove anche l’anno scorso l’australiano ha mostrato evidenti difficoltà, e partirà dalla quinta posizione. Delle prime cinque pole, il pilota McLaren non ne ha tenuta neanche una oltre il primo giro: se accadesse anche domani, le chiavi del Mondiale sarebbero interamente nelle mani di 'Super Max'.

Riecco Verstappen

Dopo due fine settimana in difficoltà, Verstappen ha potuto reagire capovolgendo le impostazioni e il carico aerodinamico: la prima fila di ieri era contro ogni pronostico solamente 24 ore fa e ha premiato il grande lavoro svolto nella notte. Già settimana scorsa Perez aveva dato prova della competitività della RB20 quando la vettura è in finestra, e l’olandese avrà una buona occasione di lottare con Norris su un circuito che Red Bull temeva tantissimo. Il mese di pausa consentirà ai tecnici a Milton Keynes di portare in pista un pacchetto di aggiornamenti cruciale per le sorti del Mondiale, ma sarà importante capire il vantaggio di Max Verstappen in classifica piloti dopo la gara di oggi.

A cura di formu1a.uno