F1, Verstappen ha il Mondiale nelle sue mani: ma al GP Brasile incombe la penalità

Formula 1
Andrea Sillitti

Andrea Sillitti

I 47 punti di vantaggio su Norris sono ancora un margine rassicurante per il pilota della Red Bull. Meno lo è la situazione della power unit della sua RB20: dopo i problemi in Messico, lo stesso Helmut Marko ha parlato di penalità in griglia per la sostituzione di un componente: si va verso le 5 posizione per il cambio dell'ICE

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Il Mondiale è ancora ampiamente nelle sue mani grazie ai 47 punti di vantaggio su Lando Norris. Eppure Max Verstappen comincia a sentirsi accerchiato: la classifica del Messico parla chiaro, Ferrari e McLaren sono superiori, e in queste condizioni anche solo salire sul podio è un’impresa. In più le pesanti penalità subite per i duelli con Lando sono un messaggio inequivocabile: le sue difese oltre il limite non saranno più tollerate. Infine, elemento ancora più importante, nell’ultimo weekend è riemerso il problema affidabilità del motore: la conseguenza è che domenica in Brasile probabilmente dovrà scontare 5 posizioni di penalità in griglia per la sostituzione di un componente (l’ICE) della sua Power Unit, come ha rivelato Helmut Marko. E’ vero che a Interlagos si può superare, ma con questa Red Bull balbettante è difficile immaginare una rimonta stile Hamilton 2021, partito 10° proprio per penalità motore e arrivato 1° dopo una gara magnifica.

Insomma Max ha quasi tutto contro, non vince da 10 gare, il compagno si è completamento perso e il titolo costruttori sembra andato. Dalla sua restano la classe immensa che gli permette di sopperire alle carenze della macchina e il vantaggio ancora consistente in classifica. In Brasile però c’è anche la Sprint, quindi più punti a disposizione: sarà un weekend fondamentale per capire se oltre al titolo costruttori si può riaprire anche quello piloti, con Norris chiamato ad approfittare della situazione e a mangiare altri punti, magari più dei 10 presi in Messico, al rivale.

Viceversa se Verstappen riuscisse a non perdere o addirittura guadagnare su Lando, di fatto (con tre weekend ancora in calendario) metterebbe al sicuro il terzo mondiale della carriera. E in queste condizioni sarebbe davvero un’impresa Super Max.