F1, sul 'caso parolacce' l'associazione piloti contro la Fia: il post sui social

Formula 1
©IPA/Fotogramma

L'associazione dei piloti di Formula 1 (GPDA), ha reso pubblico il suo primo comunicato: i piloti chiedono un trattamento differente in merito alle strette volute dal presidente Ben Sulayem sulle parolacce, oltre che una revisione delle sanzioni finanziarie utilizzate finora

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Due giorni fa l'apertura ufficiale dell'account Instagram, oggi la pubblicazione del primo comunicato stampa: la Grand Prix Driver Association, meglio conosciuta come GPDA, di cui fanno parte tutti i piloti attuali di Formula 1 e capitanata da Sebastian Vettel e Alex Wurz, attraverso il proprio canale ha attaccato duramente il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem, criticandone le recenti strette volute sul linguaggio utilizzato dai piloti, oltre che esprimendo dubbi in merito alle sanzioni finanziarie adottate fino ad ora.

Il comunicato dei piloti e il chiaro 'invito' al presidente della Fia

"Come in ogni sport, sappiamo di doverci attenere alle decisioni dell'arbitro – spiega la nota della GDPA – ma per quanto riguarda le parolacce, c’è differenza tra quelle usate intenzionalmente per insultare qualcuno e quelle casuali, come quando si descrive il maltempo o una situazione di guida. Per questo esortiamo il Presidente della Fia a misurare il suo tono quando si riferisce ai nostri piloti. Sono adulti e non hanno certo bisogno di consigli su certe questioni banali, come indossare gioielli o delle mutande

Cos'è successo e il perchè delle polemiche

La questione, che si era aperta nel post GP di Baku e che ha visto Max Verstappen incassare una sanzione per l'utilizzo di espressioni inopportune, così definite dallo stesso presidente, si è riaperta all'alba del GP del Brasile quando, in conferenza stampa, Charles Leclerc ha commesso lo stesso errore, a cui però è corrisposta una sanzione differente. Nel caso di Max si è arrivati ai lavori socialmente utili, per Charles invece una multa. Tutto ciò ha causato polemiche, anche tra i piloti che, in coro, hanno richiesto un cambio radicale, oltre che un diverso approccio del presidente della Fia nei loro confronti. Secondo la GPDA, c'è una chiara differenza tra l'utilizzo delle parolacce volto a insultare e quello più casuale, come spesso accade nell'impeto del momento, che non meriterebbe di essere trattato al pari del primo, specie se si considerano i contesti e le situazioni in cui queste vengono pronunciate. Quanto alle multe invece, secondo quando dichiarato dall'associazione, queste danneggiano l'immagine della serie, specificando come tutto il denaro dovrebbe essere utilizzato per il bene dello sport, lasciando così poco spazio a dubbi e speculazioni. Infine, nella parte conclusiva del comunicato, si legge come l'obiettivo di tale presa di posizione sia quello di instaurare una collaborazione maggiormente produttiva tra tutte le parti chiamate in causa, al fine di valorizzare ancora di più la bellezza e l'importanza della Formula 1.