Estro e capacità, la Formula 1 non dimenticherà Eddie Jordan
lutto in f1Eddie è stato un personaggio unico, che terminata la carriera da pilota ha deciso di fondare la sua squadra, prima protagonista nelle Formule propedeutiche e poi nella massima serie. Ha fatto debuttare Michael Schumacher in Belgio nel 1991, ma c'è molto di più nella sua storia. Abile imprenditore, personalità estroversa e divertente. Poi anche commentatore senza peli sulla lingua. Per questo non lo dimenticheremo mai
Eddie Jordan è stato un grande personaggio del paddock della Formula 1. Ha saputo unire le sue grandi qualità di imprenditore alla grande passione che ha sempre avuto fin da giovane per le corse, oltre a una grande dose di ironia. Un team principal sicuramente fuori dagli schemi e molto particolare. È ricordato per aver portato Michael Schumacher al debutto in Belgio, capace poi di saper rendere economicamente vantaggioso l'ingresso del giovane tedesco in Formula 1, sia vendendogli il sedile per il GP di Spa, sia cedendolo alla Benetton dopo un solo Gran Premio disputato.

Ha saputo crearsi quasi dal nulla, lui che è stato anche campione irlandese di go-kart nel 1971. Ha corso in Formula Ford, anche rompendosi una gamba dopo un incidente, per poi decidere di costruire il suo team per far correre altri piloti nelle categorie propedeutiche: tra questi anche Martin Brundle, il rivale di Ayrton Senna nel campionato britannico di F3 vinto dal brasiliano, come ricordato dalla serie Netflix uscita 2024. Con Johnny Herbert ha poi vinto la Formula 3.

Nel 1991 l'idea di fondare una squadra di Formula 1, che portò tanta allegria e divertimento, un qualcosa di diverso in un momento in cui il paddock era abbastanza grigio. È riuscito a investire e guadagnare, e al tempo stesso vincere, portando la Jordan a conquistare podi e vittorie, togliendosi grandi soddisfazioni con piloti come Damon Hill e Giancarlo Fisichella.

Una volta ceduto tutto, sempre con grande visione imprenditoriale, oltre a seguire le sue molteplici attività è rimasto nel mondo delle corse come commentatore, senza mai peli sulla lingua e senza mai aver paura di dire o esprimere il suo pensiero, come in occasione del passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari o come in passato con il passaggio dello stesso Hamilton alla Mercedes dalla McLaren. Un personaggio che, nel bene o nel male, ha sempre fatto parlare di sé, uno di quelli che all'interno del paddock sicuramente mancherà tanto.