In una Ferrari 'povera' ora Leclerc è in già debito con Hamilton

Possibile che la luna di miele sia già finita? Forse non lo è ancora ma è ampiamente possibile che a Shanghai una piccola-grande muraglia possa iniziare ad erigersi tra il 16 e il 44. A Melbourne i due si erano mancati di pochi centimetri alla prima curva. In Cina invece si sono centrati. Ok, è stato un contatto di gara. Ma ‘i nostri’ saranno molto spesso vicini visto il valore delle loro prestazioni e non si potrà sempre far finta che sia stato un incidente ineluttabile. Dal quale peraltro Leclerc ha tratto vantaggio per via di una di quelle cose che solo gli ingegneri sanno comprendere, ma non sempre spiegare, per cui una macchina chiaramente danneggiata va decisamente più forte di una sana. Bene, se in Australia Leclerc aveva sempre energicamente tenuto la posizione su Hamilton, in Cina abbiamo assistito alla prima vittoria del sette-volte-campione in sprint . Nella gara di domenica dopo il contatto iniziale Leclerc ha usufruito di uno ‘swap’ di posizioni quando era chiaro che la sua numero 16 ne aveva di più rispetto a quella dell’illustre compagno. E quindi tutto bene, seppur in punta di piedi e con il sorriso stirato. Nel senso che Hamilton, gran signore, ha dato la posizione a Leclerc. Ma non subito, diciamo che gliel’ha un po’ fatta sudare. Ha usato il classico gergo via radio: “Lo faccio passare quando si avvicina di più”. E intanto i giri passavano e Russell se ne andava. Per conto suo Leclerc via radio sosteneva: “Non è che stiamo perdendo tempo?”. Come a dire: “Il mio compagno è lento e io qui dietro friggo”. Ma non si può mancare di rispetto così palesemente a Lewis Hamilton e quindi l’edulcorazione del pensiero è stata una saggia mossa di Charles Leclerc. Che però ha commesso un errore imperdonabile nei giri finali. Cedendo la posizione numero 5 a Leclerc, Hamilton si è messo in sesta. L’obiettivo di Leclerc era quello di andare a prendere Russell per giocarsi il podio, sperando di non trovarsi Verstappen tra i piedi. Invece è accaduto che Russell quasi prende Norris, che Verstappen ha passato il monegasco e i nostri eroi si sono trovati di nuovo p. 5 e p. 6. Con il non trascurabile asterisco dato dal fatto che Hamilton ha effettuato due soste mentre Leclerc, e tutti quelli davanti a lui, solo una. Negli ultimi 12 giri Hamilton ha prepotentemente recuperato sul compagno e a pochi metri dalla bandiera a scacchi il loro distacco era davvero esiguo. Qual è dunque l’errore di Leclerc? Non essere stato abbastanza astuto da restituire la posizione a Hamilton. L’inglese naturalmente non gliel’ha chiesta. Cosa se ne fa, d’altronde, un sette-volte-campione di un quinto posto invece che di un sesto? Niente. Ma nemmeno Leclerc se ne fa qualcosa e allora non sarebbe stato il caso, caro Carletto, di non andare in una situazione di ‘debito’? Ora sir Lewis sa di avere un credito, sa di essersi comportato da signore e si aspetterà di essere ripagato della stessa moneta. E Leclerc dovrà farlo, non potrà in nessun modo sottrarsi. Sarebbe stato più furbo per lui ridare il quinto posto, a maggior ragione senza una richiesta specifica dal compagno o dal team, e tenersi le mani libere per una prossima volta. Piccole astuzie che una vecchia volpe come LH conosce alla perfezione e che invece indicano una visione ancora troppo concentrata sul breve termine per il suo compagno di squadra. Si dirà, giustamente, che era una battaglia tra poveri. E anche, altrettanto giustamente, che poi è arrivata la doppia squalifica a mandare tutto all’aria. Ma quello ‘swap’ rimane agli atti e vedrete che ne riparleremo.

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Fabio Tavelli