F1, GP Arabia Saudita (già) snodo della stagione Ferrari, ma non l'unico. E Hamilton...
JEDDAHJeddah snodo importante per la stagione della Rossa, ma c'è una data sul calendario che è un po' il punto di non ritorno, il 1 giugno, GP di Spagna: lì con l’entrata in vigore di una direttiva tecnica sulla flessibilità delle ali, McLaren potrebbe perdere parte del vantaggio e contemporaneamente la Scuderia di Maranello dovrà aver effettuato un chiaro salto in avanti. Altrimenti il progetto 2025 verrà accantonato e ci si concentrerà già sull’anno prossimo
La gara del Bahrain è stata la migliore della stagione. E questo paradossalmente la rende ancora più amara per la Rossa, perché se anche quando riesci a spremere il meglio non sali sul podio vuol dire che il gap dai più forti al momento è troppo ampio. E' stato portato un nuovo fondo che ha dato dei piccoli miglioramenti ma non spostato i valori, anche se i maggiori benefici forse si vedranno su altri tipi di piste. Non era comunque una novità pensata per curare i mali emersi a inizio stagione, per quelli serviranno altri aggiornamenti, e nelle prossime settimane si potrebbe decidere molto della stagione Ferrari.
C’è una data sul calendario che è un po' il punto di non ritorno, il 1 giugno, GP di Spagna: lì con l’entrata in vigore di una direttiva tecnica sulla flessibilità delle ali, la McLaren potrebbe perdere parte del vantaggio e contemporaneamente la rossa dovrà aver effettuato un chiaro salto in avanti. Altrimenti il progetto 2025 verrà accantonato e ci si concentrerà già sull’anno prossimo quando le macchine cambieranno radicalmente.
Nel frattempo andrà gestita anche la crisi di Lewis Hamilton, in chiara difficoltà rispetto a Leclerc, e a Jeddah si cercherà di evitare una striscia negativa con pochi precedenti: 5 gare consecutive senza podi da inizio stagione, ultima volta nel 2009.