F2, Lindblad domina la Feature Race. Fornaroli out, Dunne sotto investigazione

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Lucio Rizzica

Lucio Rizzica

Foto: X @formula2

Arvid Lindblad domina la Feature Race, conquistando la sua seconda vittoria stagionale e riportandosi, di forza, in lotta per il campionato. Alle sue spalle Sebastian Montoya, mentre terzo è Richard Verschoor. Fornaroli costretto al ritiro, Minì 10°. Qui tutto ciò che è successo in gara, con l'ordine di arrivo ancora sub iuduce a causa di un'investigazione per Dunne (leader della classifica) e Martì. E alle 15 si spegneranno i semafori della Formula 1, LIVE su Sky e in streaming su NOW

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Archiviata la gara Sprint folle di sabato, nella quale una Safety Car ha ancora una volta modificato le strategie nel finale di corsa e -di fatto- cambiato le carte in tavola proprio a pochi giri dal rush finale, la Feature Race va in scena con lo schieramento determinato dalle qualifiche di venerdì pomeriggio. Pertanto in prima fila si schierano Lindblad (Campos) e Montoya (Prema), il leader del campionato Dunne (Rodin) -penalizzato di tre posizioni- parte dalla quarta fila, i suoi più diretti avversari rispettivamente dalla terza (Verschoor -MP), dalla quinta (Fornaroli -Invicta) e al suo fianco (Browning -Hitech). Per Minì (Prema), invece, ennesimo avvio dalle retrovie, in diciottesima piazzola, nona fila, e corsa contro l'impossibile. Al giro di ricognizione rimane fermo Meguetounif. Allo spegnimento delle luci rosse è subito mucchio selvaggio al primo restringimento. 

F2 partenza barcellona

Dalla esse sbuca in testa Lindblad, Verschoor terzo dietro Montoya. Fornaroli è decimo, ma sotto investigazione per la sua partenza e penalizzato da uno stop & go di 10”. Minì sedicesimo. Al quinto giro Fornaroli sconta subito la penalità e rientra in coda al gruppo. Ora gli tocca sperare proprio in una Safety Car. Inaugura la serie dei pit stop Durksen al settimo giro. Lindblad leader con 2"6 su Montoya. Vanno al cambio gomme i piloti che erano partiti con le soft. Al dodicesimo passaggio rientra anche Lindblad. Nel primo terzo di gara Minì risale fino alla quinta posizione, ma avendo gomme dure sa che dovrà fermarsi negli ultimi giri. Da qui in avanti dovrà cercare di costruire la sua rimonta. Fornaroli, in coda cerca intanto di recuperare il terreno perduto, cosciente di doversi comunque ancora fermare per il pit stop. In maniera incomprensibile Durksen intanto colleziona 10" di penalità ignorando le indicazioni della Direzione Corse e del muretto. Martins, partito con gomme dure, decide di montare le soft a diciannove giri dalla fine. Un azzardo. Anche Goethe riceve una penalità di 5". Al ventiduesimo giro Browning allarga la traiettoria e porta fuori Miyata, il giapponese perde posizioni, il britannico fora. Al ventiquattresimo giro rientra Minì. Due giri più tardi rientra anche Dunne.

Leader della corsa è sempre Lindblad, davanti a Montoya e Verschoor. A undici giri dalla fine si ferma in pista Villagomez, ma riesce a raggiungere la zona di sicurezza senza che debba intervenire la Safey Car. Anche Browning riceve 10" di penalità per avere spinto fuori pista Miyata. E ancora 5" ai danni di Goethe. Al 35° giro Fornaroli va al pit, ma quando esce finisce in ghiaia con gomme fresche. Safety Car. E Minì entra in zona punti. Arrivo in sicurezza dietro la Safety e posizioni cristallizzate; vittoria per Lindblad, davanti a Montoya e Verschoor. Poi Crawford, Dunne, Martì, Maini, Martins, Miyata e Minì. Ma Martì e Dunne (bandiera gialla non rispettata sotto Safety Car) vengono rimandati a giudizio dalla Direzione Corse e quindi la loro posizione rimane sub iudice e anche l'assegnazione dei punti e la relativa classifica generale, che potrebbe pertanto modificarsi ulteriormente. E che al momento vedrebbe Dunne leader con 87 punti, davanti a Verschoor (84), Lindblad (79), Crawford (73), Browning (73), Fornaroli (65).

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