F1, GP Baku: il commento di Mara Sangiorgio verso la gara in Azerbaijan
VERSO IL GP BAKUPer motivi opposti e diversi il GP d'Italia ha segnato Leclerc e Piastri. Ora Baku: il monegasco ha ottenuto qui 4 pole di fila mai trasformate in vittoria, mentre l'australiano ha una 'missione titolo' da portare a termine. E non è solo quella per il Costruttori, che può arrivare già in Azerbaijan, ma è la lotta per il Mondiale piloti dove forse anche il glaciale Oscar ha capito che serve un po' di malizia in più per raggiungere l'obiettivo
Sulla pista delle opportunità per eccellenza c'è chi prova ad alzare la testa e chi invece sembra aver quasi alzato bandiera bianca. Per motivi opposti e diversi il Gran Premio d'Italia ha segnato entrambi, Oscar Piastri e Charles Leclerc. Una gara incolore, chiusa ai piedi del podio più amato, ha lasciato parecchio amaro in bocca al monegasco che prima a Monza e poi a Baku, è stato costretto ad ammettere e descrivere quella che è una realtà tecnica mediocre e senza punti forti sul quale puntare. "Sicuramente non abbiamo la macchina migliore, mi aspetto una Red Bull che da quando hanno messo upgrade, con max sono andati molto forte e ovviamente anche la McLaren. Qui in qualifica abbiamo sempre fatto delle cose molto belle, anche se poi la qualifica conta poco, in gara ce la metterò tutta". ha detto il ferrarista.
Le ultime quattro pole consecutive firmate sulla pista azera ma mai trasformate in vittorie sono un po' la cartolina amara della carriera di Leclerc. E allora più che alla vittoria di tappa bisognerebbe investire testa e cuore tutto sul 2026. Oscar Piastri invece ha una missione titolo da portare a termine. Con regole di ingaggio, dopo lo scambio di posizioni di Monza, ridiscusse ancora una volta. "Abbiamo chiarito vari punti e sappiamo come correremo d'ora in avanti, che è la cosa più importante, confido nel team e che d'ora in avanti sapranno prendere le decisioni giuste", ha spiegato l'australiano in conferenza. Ma anche l'algido Oscar ha capito che d'ora in avanti per il primo Mondiale bisogna metterci anche po' di malizia in più.