Max Verstappen ha saputo sfruttare il terremoto perfetto. E ora...

Il secondo colpo di scena in appena otto giorni rivoluziona di nuovo lo scenario del Mondiale. Dopo il traguardo di Las Vegas, il titolo sembrava saldamente nelle mani di Lando Norris ma – come raccontato – la doppia squalifica delle McLaren ha cambiato le carte in tavola. E anche in Qatar non sono mancate le sorprese. Sulla carta, le due papaya erano le due grandi favorite: il circuito era più che favorevole alle caratteristiche della vettura di Norris e Piastri e, infatti, dalle prove libere alla Sprint il dominio è stato evidente. La McLaren, soprattutto quella di Piastri, volava e sembrava essere imbattibile. La gara della domenica, invece, ha detto altro. E il merito è di un ‘terremoto perfetto’ che Verstappen e la Red Bull hanno saputo sfruttare a proprio vantaggio: la safety car arrivata al giro 7. Da subito è stato abbastanza chiaro che Max si sarebbe fermato: era la sua unica soluzione per tentare di sparigliare le carte e ribaltare la gara. E di conseguenza era evidente che McLaren dovesse coprire l'avversario. Il team ha però deciso di non farlo per non favorire uno dei due piloti. Una scelta di equità interna che, nei fatti, ha consegnato la gara a Verstappen. Così ora Super Max è ‘solo’ a 12 punti, che sarebbero stati addirittura 10 se Norris non avesse sorpassato all’ultimo giro Antonelli. Il campionato è ancora ampiamente nelle mani di McLaren, molto più di Lando che di Oscar, però qualche domanda sulla gestione papaya è lecito farsela. Perché è evidente che se non si fosse voluta tutelare l’uguaglianza e la ‘democrazia’ tra i due piloti, il titolo piloti sarebbe già stato assegnato. E invece siamo ormai arrivati all'ultima gara e il rischio di perdere il Mondiale c’è. Personalmente, continuo a pensare che il campione sarà Norris e che la McLaren vincerà il Mondiale, ma è chiaro che tutto può succedere. La speranza per Max è che si possano inserire altri team, in primis Mercedes e che a Lando venga un po’ il braccino. Un’altra variante che potrebbe risultare decisiva è Piastri: come si comporterà? Impossibile prevederlo. Aritmeticamente, è ancora in gioco, ma per vincere gli serve un miracolo sportivo. Quale sarà la sua attitudine in gara? Aiuterà Norris o farà la sua gara? Io continuo a pensare che la cosa peggiore che possa succedere a Oscar – e qualsiasi pilota – è che il compagno di squadra vinca il Mondiale. Lui come la penserà? A differenza della McLaren, la Red Bull può dirsi più che soddisfatta di aver portato il Mondiale fino all’ultima gara. Soprattutto dopo il Qatar, dove i papaya avevano ‘match point e servizio’ a proprio vantaggio. Averli annullati è senza dubbio una buona notizia per Verstappen e il suo team. L’ultimo Gran Premio si correrà in una pista molto più neutra: il Qatar era iperfavorevole alla McLaren, Abu Dhabi sorride alle vetture papaya ma in forma sicuramente minore. In poche parole, le vetture di Norris e Piastri avranno un vantaggio su tutti anche ad Abu Dhabi, ma sarà un vantaggio prestazionalmente minore rispetto a quello che abbiamo visto in Qatar. Quindi è tutto ancora più aperto. Una cosa è certa: per noi appassionati è bellissimo vedere il Mondiale aperto fino all’ultima gara. E allora, come si suol dire, che vinca il migliore.

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Matteo Bobbi