Formula 1, la preview del GP d’Ungheria

Formula 1

Cristiano Sponton

Tracciato_1

Sul tracciato di Budapest capiremo se la Ferrari avrà le potenzialità per lottare ad armi pari con la Mercedes fino al termine della stagione. Le ultime 4 gare hanno dimostrato che la W08 ha fatto grossi progressi in ogni aerea della vettura, mentre la SF70H, a causa di alcune direttive della Federazione sembra aver perso. Andiamo alla scoperta del circuito, degli assetti delle monoposto e della scelta degli pneumatici dei top team

Il circuito

Il tracciato ungherese dell'Hungaroring, situato a pochi chilometri dal centro di Budapest, è una delle piste più lente del mondiale presentando un andamento tortuoso con curve molto strette.
Dopo il rettifilo box i piloti dovranno affrontare un'importante staccata in curva 1 che, insieme a curva 2, è l'unico punto dove è possibile effettuare dei sorpassi. Importante anche la frenata di curva 5 dove la velocità passa da circa 240 chilometri orari a 150.

Altro punto cruciale è sicuramente rappresentato dalla frenata di curva 11, dove anche un piccolo errore può pregiudicare in maniera determinante il tempo sul giro. In questo tratto, per riuscire ad essere efficaci, servirà una macchina ben bilanciata e reattiva nei cambi di direzione.
La curva più lenta del circuito è la numero 13, una stretta piega a sinistra che si affronta a circa 100 chilometri orari, la quale porta direttamente verso la curva 14, ovvero l’ultima prima del rettilineo finale.

Gli assetti

Essendo un circuito da alto carico aerodinamico i team utilizzeranno ali da alto o altissimo carico simili a quelle viste in Spagna o a Monte-Carlo. A livello meccanico si utilizzeranno dei settaggi molto diversi rispetto a quelli visti a Silverstone. In Ungheria gli assetti saranno piuttosto morbidi mentre in UK si prediligono delle tarature delle sospensioni piuttosto rigide.
L'assetto morbido sarà fondamentale per avere un’ottima trazione in uscita dalle curve e  dovrà garantire il giusto sfruttamento degli pneumatici per evitare fastidiosi problemi di overheating che andrebbero solamente a penalizzare in termini cronometrici date le continue ripartenze (siamo su una pista dai continui stop & go).

Sarà inoltre fondamentale avere un buon bilanciamento in frenata della vettura con un inserimento preciso ed efficace.
A livello di sviluppi tecnici non ci saranno grosse novità tecniche su Ferrari e Mercedes ma entrambi i team porteranno dei semplici adattamenti delle vetture alle caratteristiche della pista in attesa di vedere, dopo la pausa estiva, i pacchetti a basso carico che i team utilizzeranno a Spa e Monza. Novità tecniche sono attese invece su RedBull, Mclaren e Sauber.

Power Unit

La parte elettrica non sarà fondamentale come su altri tracciati del Mondiale di F1. Per quanto riguarda il motore endotermico servirà una Power Unit molto efficiente da un punto di vista dei consumi.
I CV della parte endotermica della Power Unit non saranno fondamentali e questo potrà venire incontro a team come RedBull o Mclaren che presentano delle buone vetture, limitate dalla scarse potenze delle loro unità motrici (soprattutto Honda).

Gli pneumatici

Le mescole scelte da Pirelli sono esattamente quelle della scorsa stagione: SuperSoft, Soft e Medie. Analizzando i set di pneumatici scelti da ciascun pilota si nota che, Ferrari e Mercedes, hanno fatto scelte identiche. Questo lascia pensare che, durante le libere, i due top team avranno un programma di lavoro molto simile.
RedBull ha invece optato per una differenziazione interna tra i due piloti che nel caso di Verstappen risulta avere un set in più di SuperSoft e uno in meno di Soft. 

Per gli pneumatici sarà un Gran Premio abbastanza "stressante". Le Pirelli 2017 dovranno infatti sopportare sforzi laterali medio alti, nonché un elevato carico aerodinamico dovuto alle ali molto cariche.
Viste le temperature ambientali previste nella giornata di domenica la gomma di gara potrebbe essere quella “gialla” che essendo una High Working Range funziona con un intervallo di temperatura più alto.

Pirelli per questo appuntamento ha imposto le seguenti pressioni minime:
- 18.5 psi all'anteriore rispetto ai 19 psi del 2016
- 17,5 psi  al posteriore rispetto ai 18 psi del 2016.

Favorito?

In questo appuntamento dovremmo vedere una SF70H più vicina alla Mercedes rispetto a Silverstone. L’efficienza aerodinamica e la potenza della power Unit non sono così importanti su questo tracciato ed è per questo che la SF70H dovrebbe riuscire a chiudere il gap con la W08.