Formula 1, per sempre Enzo Ferrari: 29 anni senza il mito Drake

Formula 1

Il 14 agosto 1988 moriva a Modena il più grande mito dell'automobilismo mondiale. Sul sito ufficilae della Scuderia una sua frase: "Come vorrei essere ricordato? Preferirei il silenzio"

"Come vorrei essere ricordato? Preferirei il silenzio",  diceva proprio così Enzo Ferrari, parole con le quali il sito della Scuderia Ferrari apre la sua home page nel giorno che sancisce il 29esimo anno dalla scomparsa del fondatore dell’azienda. La morte del 'Drake' risale al 14 agosto 1988 e quella data ha significato la fine dell'avventura terrena del più grande personaggio dell'automobilismo di tutti i tempi, fondatore dell'azienda automobilistica più amata al mondo. L'universo delle quattro ruote sarebbe stato più grigio se lui non fosse esistito Enzo Ferrari: a tanti anni dalla sua morte il mito del “cavallino rampante” non ha perso un briciolo del suo appeal. Lui, però, faceva la differenza, con il suo carisma unico e inimitabile. Dal suo genio sono nate auto stradali e da gara memorabili che hanno regalato ed ancora oggi regalano grandissime emozioni.

L’omaggio di Modena

Un omaggio di Modena alla memoria di Enzo Ferrari in occasione dei 29 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 14 agosto 1988. E' il significato della breve cerimonia che si è svolta oggi al cimitero cittadino di San Cataldo dove l'assessora Anna Maria Vandelli, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, ha deposto sulla tomba del Drake un cesto di fiori gialli e blu con la scritta "Città di Modena". Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli nei giorni scorsi aveva inviato un telegramma al figlio Piero sottolineando come a Enzo Ferrari, creatore di "un mito immortale", venisse ancora tributato affetto e ammirazione dell'intera città: "Il tempo che passa ha reso sempre più lucente il mito della Ferrari, che oggi, come e più di ieri, rappresenta nel mondo velocità, bellezza e sogno". Il presidente e ad della casa di Maranello, Sergio Marchionne, ricorda il Drake "rinnovandone l'insegnamento con immutata passione". E Luca di Montezemolo "con affetto e gratitudine".