Formula 1, a Monza il venerdì è della Mercedes. E la Ferrari...

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Carlo Vanzini

Bottas durante le prove libere (foto: Sutton Images)
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Bottas, chiamato dal suo team al ruolo di seconda guida, impressiona con la miglior prestazione, ma sono in tre, Hamilton 2° e Vettel 3°, ad essere racchiusi in appena 140 millesimi. Ecco che sabato e che gara dobbiamo attenderci

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"Ci sono ancora 200 punti da conquistare da qui alla fine del mondiale e Lewis non è così lontano, se avrò occasione cercherò di giocarmela ancora", così Bottas ha parlato prima di scendere in pista, in risposta alla voce certa della scelta Mercedes di metterlo a disposizione di Hamilton per il proseguo del campionato, visto il -34 rimediato dopo SPA.

Bottas aveva la faccia di uno che voleva uscire in fretta da una domanda scomoda e se l'è giocata bene aggiungendo anche "seguirò le scelte della squadra", ma in macchina ha forse voluto ribadire il concetto di non sentirsi tagliato fuori.

Sa che per farlo deve stare davanti a Lewis in qualifica e magari avere, tra se e lui, una Ferrari. Per ora, al termine della prima giornata, è riuscito nella prima parte, anche se la sensazione netta è che Hamilton, dopo il tempone della mattinata, abbia giocato un po' a nascondino nel pomeriggio. La seconda parte dipende da Ferrari che forse firmerebbe per stare con Vettel dietro a Bottas, ma davanti al suo primo inseguitore in campionato. Sembra tutto aperto e il pilota tedesco è lì in agguato con il suo terzo tempo. Attaccati, vicini, vicinissimi. Tutto dipenderà da quanta potenza in più riuscirà a mettere Mercedes in qualifica e in gara e da quanto Ferrari riuscirà a fare quel suo classico balzo in avanti tra venerdì e sabato. La forza Mercedes sta in un assetto più carico, ma non a discapito della velocità, quella Ferrari nel fatto che ci sono ancora ampi margini.

Vettel è andato forte anche nella simulazione passo gara, lasciandosi scappare un 1.24.5, un super tempo considerando l'utilizzo della gomma soft e vedremo se azzarderà un superamento del taglio Q2/Q3 con quella gomma per una strategia diversa. Difficile stabilire una gerarchia dopo questo venerdì, fermo restando Mercedes favorita e Ferrari chiamata a dover tentare il colpaccio su una pista che fino a poco tempo fa era più chiaramente a favore di Mercedes. Monza resta sempre a favore delle frecce d'argento, ma è evidente che le rosse possono essere più competitive ovunque con il nuovo motto del team principal Maurizio Arrivabene: "la pista non c'è favorevole, per questo saremo umili, ma non arrendevoli".