Formula1, GP Brasile: tutto ciò che c'è da sapere sulla gara

Formula 1

Cristiano Sponton

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Penultimo appuntamento del mondiale 2017 in scena sul circuito di Interlagos a San Paolo do Brasil. Ecco tutto quello che c’è da sapere prima del GP: dall’analisi del tracciato, agli assetti per arrivare alla scelta delle gomme dei top team. GP del Brasile live domenica 12 novembre alle 17.00 su Sky Sport F1 HD (canale 207) e Sky Sport 1 HD (canale 201)

Il Circus della Formula1 arriva in Brasile con il mondiale piloti e Costruttori già assegnato ad Hamilton e alla Mercedes. Se la lotta per il vertice è ormai conclusa lo stesso non si può dire per il ruolo di vice-campione con Sebastian Vettel che deve difendere i 15 punti che ha di vantaggio nei confronti di Bottas. In classifica costruttori è molto accesa la lotta per il quinto / sesto posto con ben 4 Team in lotta: Williams (76 punti), Toro Rosso (53 punti), Renault (48 punti) e Haas (47punti).

Interlagos è un circuito da medio/medio alto carico

Il tracciato brasiliano è un tracciato solitamente da medio/medio alto carico aerodinamico per via delle numerose curve presenti soprattutto nel secondo settore che però va anche ad esaltare le caratteristiche motoristiche delle vetture. Da segnalare infatti la presenza di due lunghi rettilinei tra il primo e terzo settore dove servirà generare velocità molto elevate sia per minimizzare la perdita di tempo sul giro sia per riuscire ad essere efficienti nell'effettuare sorpassi in gara.

Analisi del tracciato

Il primo settore è composto da tre rapidi cambi di direzione che seguono una frenata molto impegnativa. Un tratto di pista che, sulla carta, sembra adattarsi piuttosto bene alle caratteristiche tecniche della Ferrari SF70H e della Red Bull RB13.           Primo settore che si conclude con un lungo rettifilo dove la maggior potenza della Mercedes potrà fare la differenza sulla Ferrari e soprattutto sulla Red Bull motorizzata Renault.
Il secondo settore della pista brasiliana è senza dubbio quello più tecnico dove sarà fondamentale avere tanto carico aerodinamico per essere precisi in inserimento e dove il grip meccanico e lo sfruttamento ottimale degli pneumatici farà sicuramente la differenza. Un settore che sembra essere molto adatto a vetture con tanta dowforce come Ferrari e Red Bull.
L’ultimo tratto di pista è quello in cui servirà avere una buona velocità massima e dove la potenza della Power Unit farà la differenza. Oltre alla potenza servirà anche un ottimo grip meccanico e una buona trazione in uscita dalla curva Junçao. Settore il terzo che, teoricamente, sembra adattarsi alla Mercedes e sarà piuttosto sfavorevole alla Red Bull.

Anche Interlagos è in altura… ma non come il GP del Messico

Il circuito di Interlagos è situato ad 800 metri sopra il livello del mare e quindi i team dovranno affrontare, seppur in modo minore, alcuni problematiche affrontate nel recente GP del Messico.  
Per quanto riguarda la Power Unit, il tracciato brasiliano non sarà troppo impegnativo per le unità endotermiche, ma andrà a mettere sotto pressione i turbocompressori. Per compensare la perdita di potenza, stimata in circa 1,5%, a causa dell’aria più rarefatta, il gruppo turbocompressore dovrà girare ad una velocità maggiore di circa 2.000 giri/min. I consumi non saranno eccessivamente elevati con i Team che non dovranno preoccuparsi troppo di risparmiare carburante durante l'arco della gara, fattore positivo questo per Ferrari.

Gli pneumatici

Per questo appuntamento Pirelli porterà in pista le gomme SuperSoft, Soft e Medium. In gara i team dovranno utilizzare obbligatoriamente un treno di soft o di medie.
Su questa pista gli pneumatici sono soggetti a elevate forze laterali e longitudinali, il che fa aumentare la temperatura della mescola che non ha mai troppo tempo di riposare. Il carico aerodinamico è mediamente alto, con eguali necessità di grip meccanico ed aerodinamico, il che comporta ulteriore sforzo per le gomme. 
Sarà fondamentale, soprattutto per la Mercedes W08, non “stressare” troppo gli pneumatici, durante la qualifica, per arrivare all’accelerazione di curva 12 (quella che porta sul rettifilo) con le gomme nel giusto range di funzionamento. Questa condizione sarà fondamentale per non perdere troppo terreno nelle prime frasi del lungo rettilineo in salita.
Se andiamo ad analizzare i set di gomme scelti dai vari piloti possiamo notare che la gomma media, non è stata presa in considerazione da nessun team. E’ stato scelto, da tutti i piloti, il solo treno obbligatorio.
La scelta tra i top team è stata piuttosto simile: Ferrari e Verstappen quelli con il maggior numero di set di Super Soft. Scelte analoghe tra Mercedes e Ricciardo con 4 set di Soft e 8 di Super Soft.

I team inizieranno a lavorare per il 2018?

Non dovremo aspettarci grossi sviluppi sulle vetture in questo finale di stagione. Gli ingegneri, ormai da diversi mesi, stanno lavorando al 100% sulla vettura del 2018. Non è escluso che, alcuni team, durante le prove libere 1, possano testare alcuni componenti utili allo sviluppo della vettura del prossimo anno.