Formula 1, Carmen Jorda nella Commissione donne della FIA. E' polemica sui social

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La 29enne spagnola entra a far parte della Commissione che ha come obiettivo l'integrazione del mondo femminile nel motorsport. La nomina ha però sollevato una mobilitazione sul web, a causa del suo sostegno all'idea di un Mondiale riservato alle sole donne

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L'annuale riunione della FIA, che si è chiusa venerdì a Parigi, ha ufficializzato la rielezione di Jean Todt alla carica di Presidente del massimo organismo mondiale di motorsport. L'ex team principal della Ferrari è stato eletto all'unanimità e per acclamazione. Questa notizia, piuttosto scontata vista la mancanza di rivali, è passata in secondo piano dopo il tweet di Carmen Jorda, in cui l'ex pilota della Lotus annunciava il suo ingresso nella Commissione donne della FIA, che si pone come obiettivo principale quello di integrare il ruolo femminile negli sport a quattro ruote. "Sono onorata di entrare nella commissione e di avere l'opportunità di rappresentare e lottare per tutte le donne nel mondo dei motori", ha scritto la 29enne spagnola, figlia d'arte, che dopo aver cominciato con i kart ha avuto esperienze in Formula 3, Le Mans Series, Indy Lights e GP3 Series, prima di essere inserita nel 2015 nel programma di F1 della Lotus, pur senza mai riuscire a guidare la monoposto di Enstone. Carmen, fisico da modella e fenomeno sui social, ha recentemente appoggiato l'idea di correre un campionato mondiale riservato solamente alle donne, ritenendolo il miglior modo per infrangere una barriera fin qui quasi indistruttibile: "Tutte sognano di vincere e molti credono che le donne non possano farlo in F1 - ha detto Jorda -. Penso che un Mondiale  tutto al femminile sia una buona idea, ci sono tanti estimatori. Se diventasse realtà questo progetto, sarebbe fantastico". 

Jorda, la rivolta sui social

Il lavoro di Jorda alla FIA non sarà certamente semplice, viste le premesse. La presidente della Commissione è infatti quella Michele Mouton vice-campionessa del mondo nel WRC nel 1982 e vincitrice di quattro prove iridate nei rally, che nel 2015 criticò duramente la spagnola, non considerandola a un livello adeguato per entrare in Formula 1. Nel frattempo, sui social si è sollevata una mobilitazione di tutte coloro che non vorrebbero alcuna distinzione tra uomini e donne nel motorsport. La voce più autorevole è senza dubbio quella di Pippa Mann: la britannica, prima donna a correre nella Fórmula Renault 3.5, ha vinto tre gare negli Stati Uniti nella Indy Lights e ha disputato in varie occasioni la mitica 500 Miglia di Indianapolis. "Cara FIA - ha scritto in un tweet che è diventato presto virale sul social -, se la notizia che leggo è corretta, avete nominato una pilota senza risultati di rilievo, che non crede che abbiamo uguali opportunità in questo sport. Sono molto dispiaciuta che rappresenti tutte le donne". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Tatiana Calderón, pilota di Formula 2 e nel giro della Sauber, ma anche Alice Powell, Nina Rochette e Leena Gade: le polemiche sembrano solo all'inizio...