F1, GP Austria 2018: il commento di Mara Sangiorgio. "Ricciardo, Raikkonen e... la McLaren"

Formula 1

Mara Sangiorgio

In Austria, in attesa delle prime libere, i grandi protagonisti delle chiacchiere da paddock sono Raikkonen e Ricciardo, accostati entrambi alla McLaren. L'australiano sembra più vicino a un rinnovo con Red Bull mentre il ferrarista - a suo modo - scherza. La Mercedes ha un nuovo pacchetto aerodinamico. GP Austria, domenica 1 luglio, in diretta esclusiva su SkySportF1 - canale 207 - alle 15.10 (pre-gara dalle 13.30)

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Kimi Raikkonen e Daniel Ricciardo, il destino dei due è comune. Più che in pista queste ultime settimane sono stati i protagonisti indiscussi di tante voci di mercato, di cui una li avvicina a uno stesso team. La McLaren senza tanti segreti sta cercando un pilota d’esperienza, che possa sostituire nel 2019 Fernando Alonso e aiutare il team nello sviluppo visto che sull’altro sedile al 90% ci sarà il giovane pupillo di Zac Brown Lando Norris. Daniel Ricciardo potrebbe essere tentato da quella che sembra un’allettante proposta economica, ma è ancora Red Bull – anche se con il nuovo motore Honda – ha dargli più garanzie tecniche. Il rinnovo quindi sembra più vicino ma l’australiano non ha fretta: l’importante – ha confermato – è mettere una firma prima della pausa estiva. A modo suo invece è Kimi Raikkonen a non chiudere la porta: più sorridente e loquace che mai il finlandese ha ricordato che anche dopo la sua partenza in Ferrari è tornato, quindi… mai dire mai. Sono queste chiacchiere da paddock a tenere banco in Austria in attese di rivedere le monoposto in pista. La curiosità – nei primi giri delle prove libere – sarà tutta per la Mercedes, che dopo aver fatto debuttare la nuova power unit in Francia, qui ha portato un grosso pacchetto di novità aerodinamiche.  Nuove pance, ala posteriore e non solo. E' una W09 che può o vuole far paura qui dove negli ultimi quattro anni ha vinto tutto. Ma Vettel e la Ferrari non si scompongono. Il tedesco sa che ha una grande chance di recuperare subito i punti persi in Francia. E soprattutto di farlo ad armi pari.