Formula 1, GP Singapore. L'analisi tecnica in vista del GP

Formula 1

Cristiano Sponton

Tutto ciò che c’è da sapere per arrivare preparati al GP di Singapore: dai freni all’importanza della parte elettrica delle Power Unit, dal rischio consumi al debutto della Hypersoft sul circuito di Marina Bay

SINGAPORE, LA CRONACA DEL GRAN PREMIO

LE CLASSIFICHE

Dopo la vittoria di Hamilton a Monza, il Circus della Formula 1 abbandona l’Europa per affrontare l’ultimo terzo di questo avvincente mondiale. Domenica prossima si correrà sul tracciato cittadino di Singapore e la Ferrari, su una pista che si adatta molto bene alle caratteristiche della SF71H, avrà una grossa chance per ridurre il distacco sia nella classifica piloti che in quella costruttori.

Singapore ha portato bene negli ultimi anni alla Scuderia di Maranello visto che Vettel ha vinto nel 2015 e nel 2017 ha ottenuto la pole position, vanificata poi alla partenza per via di un contatto con il compagno di squadra Raikkonen. Sarà un fine settimana molto interessante anche per gli sviluppi di mercato in ottica 2019 visto che il pilota finlandese non è stato confermato alla Ferrari e il prossimo anno correrà con il team Alfa Romeo Sauber. Il suo posto verrà preso dal giovane Charles Leclerc che, dopo una positiva stagione con Sauber, è stato promosso e guiderà per la Rossa nel 2019.

Un circuito cittadino nel cuore di Singapore

Il Gran Premio di Singapore giunge alla sua undicesima edizione e viene ospitato al Marina Bay Street Circuit, percorso cittadino lungo 5.073 metri e disegnato dal noto architetto tedesco Hermann Tilke. E’ stato il primo GP nella storia della Formula 1 ad essere corso in notturna grazie all’impianto di illuminazione, progettato ed installato dalla ditta italiana Valerio Maioli Spa.
Così come Interlagos, Istanbul, Abu Dhabi, Austin e Yeongam, il Singapore Street Circuit viene percorso in senso antiorario. Il tracciato si snoda lungo le strade più suggestive della città di Singapore, partendo dal Republic Boulevard e attraversando la Nicoll Highway, la Stamford Road e il Ponte Benjamin Sheares. E’ una pista tecnica, pensata per esaltare le caratteristiche di guida dei piloti.

Sorpassi complicati, ma azione incessante per garantire spettacolo

Essendo un circuito cittadino molto tortuoso i sorpassi sono piuttosto difficili e per questo nel corso della varie edizioni gli interventi per aumentare lo spettacolo sono stati numerosi. Nel 2009 sono state smussate le cure 1, 2 e 3 per permettere ai piloti di attaccare con più facilità; nel 2010 è stato modificato il disegno della chicane Sling con l'intento di migliorarne la traiettoria in uscita; nel 2013 la stessa è stata rimossa e sostituita da una semplice curva a sinistra per innalzare la velocità media sul giro. Nel corso degli anni non sono stati fatti solo interventi sul tracciato per migliorare i sorpassi ma un occhio di riguardo è stato prestato anche alla sicurezza, infatti, nel 2015 sono state effettuate alcune modifiche nel tratto compreso tra la curva 11 e la curva 13: la curva 11 è stata resa più stretta, mentre la curva 12 è stata rivista cosicché le monoposto possano inserirsi sul lato sinistro dell'Anderson Bridge; infine la curva 13 è stata allargata di un metro per favorire i sorpassi.

Caldo e bassa velocità, nemici dei freni

Il circuito è considerato ad alta severità per l’impianto frenante (informazioni Brembo). La bassa velocità media, la temperatura ambientale e l’umidità metteranno a dura prova i freni delle monoposto che saranno molto sollecitati soprattutto nelle prime fasi di gara quando le vetture avranno tanta benzina a bordo. Per queste ragioni le prese d’aria degli impianti risultano essere  sovradimensionate, garantendo così una maggiore portata d’aria che compensa la bassa velocità media.

Power Unit non così importante, focus su elettrico e curva di coppia

Se i freni sono molto sollecitati la stessa cosa non si può dire per la parte endotermica della Power Unit che sul tracciato cittadino di Marina Bay viene poco sfruttata a pieno regime. Molto più importante saranno la parte elettrica ed una corretta mappatura; sarà fondamentale aver cura dell'erogazione della potenza ai bassi regimi perché a Singapore non conta tanto la potenza massima, ma soprattutto la curva di coppia e di erogazione.

Proprio per i motivi sopracitati sarà possibile, per Ferrari e Mercedes, effettuare delle rotazioni sul motore endotermico e, molto difficilmente, sia sulla SF71H che sulla W09, vedremo il motore Evo3 portato in pista a Monza. Discorso differente bisogna fare per Raikkonen che avendo a disposizione una Power Unit Evo2 con molti chilometri potrebbe optare per l’utilizzo della Evoluzione 3.
Per massimizzare l’estrazione d’aria e garantire il giusto raffreddamento alla Power Unit e ai suoi componenti, i Team utilizzeranno dei cofani motori con aperture extra large nella parte terminale.

Attenzione ai consumi, ma le Safety Car aiuteranno sicuramente

La gara di Singapore è una delle più lunghe della stagione con ben 309 km. Percorrenza e alto carico aerodinamico fanno diventare il GP molto critico per quanto riguarda i consumi. I team dovranno partire con tutti i 105 kg di carburante a bordo per riuscire a terminare la corsa senza problemi. Una possibile riduzione dei consumi avverrà sicuramente grazie all’intervento dalla Safety Car che, nelle precedenti nove edizioni, è sempre scesa in pista almeno una volta.

Al debutto la gomma Hypersoft

Per la prima volta a Singapore verranno utilizzati gli pneumatici Hypersoft, di due step più morbidi rispetto alla Ultrasoft nel 2017. Proprio per questo motivo sarà possibile, in caso di pista asciutta, battere il record della pista siglato da Sebastian Vettel nella passata stagione.

Il circuito di Singapore presenta il maggior numero di curve tra quelli presenti nel mondiale, ben 23. Non è molto impegnativo per gli pneumatici anche se, qualche problema di overheating alle posteriori potrebbe esserci, visto che sono molto stressate soprattutto in trazione.Se andiamo ad analizzare le scelte fatti dai team possiamo notare che, come spesso abbiamo visto in questo 2018, Mercedes è stata piuttosto conservativa portando solo 6 set della mescola più morbida, 4 di Ultrasoft e 3 di Soft, mentre Ferrari ben più aggressiva con 9 set di Hypersoft.