Formula 1, GP Singapore: le libere tra chi gioca a nascondino e il "bacio" di Seb al muro

Formula 1

Mara Sangiorgio

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La prima giornata a Marina Bay non ha fornito indicaizoni chiare: la lotta potrebbe sembrare infatti di nuovo tra Ferrari e Mercedes, ma occhio alle Red Bull. Vettel tocca il muro e chiude in anticipo le FP2

SINGAPORE, LA CRONACA DEL GRAN PREMIO

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A Singapore si è giocato a nascondino. La lotta potrebbe sembrare infatti di nuovo tra Ferrari e Mercedes ma forse non sarà così. La rossa più brillante è stata di quella di Kimi Raikkonen, che ha chiuso davanti a tutti con un super tempo che ha già abbassato di otto decimi il record della pista, che in attesa delle qualifiche ufficiali rimane ancora la pole position di Vettel dello scorso anno. Ma è sul passo gara che con tutta probabilità il finlandese si è tenuto in tasta qualcosa, scoprendo il vero potenziale della Ferrari solo all’ultimo giro della seconda sessione. Là dove invece è sembrata devastante la Red Bull. Verstappen e Ricciardo si sono presi invece tra i cinque e i sei decimi in simulazione qualifica, rispettivamente con il terzo e quarto tempo: troppi anche per la peggior Red Bull. E infatti entrambi i piloti a parole hanno poi confermato che con qualche cambiamento la sensazione è che a Singapore anche la loro monoposto possa essere da prima fila. Come in effetti fu dodici mesi fa con Verstappen. Chi è sembrata la più esposta e sincera è stata la Mercedes, che con Hamilton ha chiuso infatti a undici millesimi da Raikkonen ma alle prese con qualche bloccaggio di troppo. A non scherzare affatto è stato Sebastian Vettel con questo bacio al muro a metà delle seconde libere. Un bacio fin troppo intenso visto che il tedesco poi non è più tornato in pista e dovrà fare i compiti a casa con i dati del compagno. Tra sbavature e carichi di benzina lo scenario rimane aperto, in attesa della prova quella vera, su una pista che premia soprattutto coraggio e sincerità.