Formula 1, Wehrlein nuovo pilota per il simulatore Ferrari

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Manca ancora l’ufficialità ma il tedesco, amico di Vettel, è stato già visto al lavoro a Maranello. Un altro movimento in casa Ferrari dopo l'avvicendamento tra Arrivabene e Binotto nel ruolo di team principal

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La Ferrari si rafforza prendendo Pascal Wehrlein come pilota di sviluppo. Manca ancora l’ufficialità ma il tedesco, 39 GP in Formula 1 con Manor e Sauber, è stato visto a Maranello per lavorare al simulatore. Quello del pilota di sviluppo, o “development driver”, è un ruolo chiave nella F1 attuale e la Ferrari cercava qualcuno che sostituisse Daniil Kvyat, che correrà con Toro Rosso nel 2019, e Antonio Giovinazzi anche lui al via del mondiale con la Sauber. Dopo che Robert Kubica ha detto di no per correre a tempo pieno con la Williams, la scelta è ricaduta su Wehrlein. Ma non si tratta di un semplice ripiego per diversi motivi: è un ex, dal 31 dicembre, pilota Mercedes che ha lavorato tanto al simulatore e può portare dati, riscontri e informazioni preziose. È comunque considerato un buon pilota quindi potrebbe, in caso di necessità, essere il terzo pilota della scuderia o magari avere prospettive future (ha solo 24 anni). È amico di Vettel che ha di lui un’ottima considerazione. Difficile pensare che questa scelta sia stata fatta senza consultare Seb uno che ritiene il lavoro al simulatore fondamentale quasi quanto quello in pista.

Per fare un esempio pratico, in Canada quest’anno la Ferrari era in crisi al venerdì con assetti sbagliati. Il lavoro fatto da Antonio Giovinazzi al simulatore nella notte italiana permise ai tecnici della rossa di sistemare la macchina e di fare quindi pole al sabato e vittoria alla domenica. Wehrlein e Vettel poi hanno anche condiviso un paio di episodi particolari: prima dell’inizio della stagione 2017 i due erano gli alfieri della Germania alla Race Of Champions che si disputava a Miami. Durante una delle prove Pascal fece un tremendo incidente che gli portò i problemi alla schiena che poi lo costrinsero a saltare le prime due gare della stagione in cui venne sostituito da Antonio Giovinazzi. In quell’occasione Sebastian Vettel andò con lui in ospedale e restò al suo fianco per sei ore. Wehrlein ebbe modo di sdebitarsi, seppur in piccolo, con un passaggio al volo al termine del GP della Malesia del 2017 quando nel giro di rientro Vettel si ritrovò il posteriore della sua Ferrari distrutto dopo un contatto con Stroll.