La Renault conferma le sue ambizioni mettendo in pista una lineup di alta qualità: al confermato Hulkenberg si è aggiunto Daniel Ricciardo, alla prima esperienza al di fuori della famiglia Red Bull. Ecco storia, statistiche e curiosità dei due piloti
La Renault 2019 non si può più nascondere: il materiale umano a disposizione della casa francese è di primissima qualità. A Nico Hulkenberg, senza dubbio uno dei piloti più veloci e costanti del circus, è infatti stato affiancato (a sorpresa) Daniel Ricciardo, alla prima esperienza fuori dalla famiglia Red Bull.
DANIEL RICCIARDO
Chissà se rivedremo a breve il sorriso più bello della Formula 1 mentre beve champagne dalla sua scarpa. La scommessa di Daniel Ricciardo sembra piuttosto azzardata: lasciare la Red Bull per approdare in Renault, scuderia che ha sì chiuso al quarto posto il Mondiale costruttori nel 2018, ma che non è mai stata capace di portare uno dei suoi piloti sul podio.
La carriera
Forte, forse anche più di quello che abbiamo visto dall'11 luglio 2011, data del suo esordio in Formula 1. In Gran Bretagna lasciò il ruolo di terzo pilota della Scuderia Toro Rosso per quello di titolare alla HRT, sostituendo Narain Karthikeyan. Da allora ha corso 150 gare, ottenendo 5 vittorie e 29 podi per un totale di 986 punti. Il suo tallone d'Achille sono le pole: finora solo una. Ha corso con la Red Bull dal 2014, squadra con cui ha chiuso sul podio mondiale in due occasioni. Dopo essere stato accostato alla Ferrari, Daniel "Riccardo" (così si pronuncia correttamente il suo cognome), ha lasciato la casa madre alla fine della scorsa stagione dopo 8 stagioni divise tra Red Bull e Toro Rosso, rispondendo alla chiamata della Renault.
Curiosità
Orgogliosamente australiano, Daniel non rinnega le origini italiane. Una lingua che parla piuttosto bene, restituendo talvolta parole ed espressioni molto divertenti. Il padre è nato a Ficarra, Sicilia, e si è trasferito in Australia a 7 anni. La mamma nasce invece in Australia, ma da una famiglia di origini calabresi. Da quelle parti ci sono ancora tanti parenti. A una domanda su quanto pesi la sua italianità rispetto alla nazionalità ufficiale, lui stesso l’ha quantificata in un 49%.. Ha vissuto in Italia e conosce la nostra musica, come dimostra il "Niente paura" di Ligabue intonato in un GP del Giappone per rispondere sulla rivalità con Verstappen. Il periodo vissuto in Italia lo ricorda con piacere (correva in F3), a parte un dettaglio raccontato dal sito della Red Bull: "Le ragazze italiane mi piacevano molto, ma all'epoca non ne ho trovata nessuna che mi ricambiasse: forse non mi ritenevano abbastanza carino". Simpatico, sorriso e battuta sempre pronta lo hanno reso uno dei personaggi più amati nel circus.
NICO HULKENBERG
Se Ricciardo è la novità, Hulkenberg è la continuità in casa Renault. I francesi vogliono tornare ai fasti dello scorso decennio, quando con Alonso e Briatore portarono a casa due titoli iridati nel 2005 e 2006. Per farlo, hanno confermato il tedesco, protagonista lo scorso anno della sua miglior stagione di sempre
La carriera
A 31 anni, Nicolas Hulkenberg, detto Nico, si prepara a vivere la sua stagione numero 9 in Formula 1. Non male. Male, invece, è quel record negativo che si porta ancora dietro: è il pilota che ha corso più gare valide per il campionato Mondiale di F1 (158) senza mai andare a podio. Ma se nel 2010 Sir Frank Williams lo volle nel suo team, allora possiamo fidarci e non dubitare (troppo) del suo valore. Dopo due stagioni come collaudatore, a inizio novembre 2009 la scuderia britannica lo promosse titolare accanto al navigato Rubens Barrichello per il Mondiale successivo. Nato a Emmerich am Rhein il 19 agosto 1987, nella sua carriera ha guidato anche la Sauber e la Force India. Sono 158 i GP disputati, con 1 pole e 2 giri veloci; 474, invece, i punti ottenuti, di cui 69 lo scorso anno, quando ha chiuso al 7° posto il Mondiale, suo miglior risultato della carriera.
Curiosità
Ha una casa a Zurigo, in Svizzera, ed è fidanzato da tempo. Lo sport, oltre la F1, lo vede talvolta sulle piste da sci o in piscina. Amante del calcio, come dimostrano molti post su Instagram e qualche palleggio fatto anche davanti ai box del Mondiale. Il supererore Hulk è diventato anche il suo nickname.