Dopo i forti dubbi sul futuro del GP Spagna, il calendario del Mondiale di F1 2020 rischia di perdere anche la Germania: difficoltà economiche ma anche l'ingresso di Vietnam e Olanda, potrebbero costare caro alla tappa di Hockenheim. La F1 tornerà con il GP di Monte-Carlo del 26 maggio: diretta escluisiva su Sky Sport F1 (canale 207)
La Formula 1 che cambia, velocemente come le sue monoposto che volano in pista. Il GP di Spagna dal 2020 rischia seriamente di non far più parte del calendario del Mondiale. Arriva invece la gara in Olanda, con il circuito di Zandvoort che riaprirà i battenti dopo 34 anni dall'ultima volta. Un tracciato, quello dei Paesi Bassi, che ha arricchito la storia della F1: qui, ad esempio, James Hunt centrò la sua prima vittoria nel 1975, mentre Niki Lauda nel 1985 ottenne la sua ultima vittoria. Torna l'Olanda, dunque, potrebbe venir meno Montmeló, dove anche i test pre e in season rischiano di sparire. Le voci, tutte da confermare, in tal senso indicano il passaggio in Bahrain. Ma qui i conti (in senso letterale) andrebbero fatti con un certo anticipo dati i costi, appunto, che una trasferta del genere porta con sé. Valutazioni, ripetiamo, e nulla più al momento. Come valutazioni riguardano un altro storico circuito della Formula 1: Hockenheim. Non è la prima volta che rimbalzano ipotesi su un futuro incerto per il GP della Germania. Complici le difficoltà economiche degli ultimi anni (fa strano parlare di crisi economica in Germania...), ma soprattutto l'arrivo delle tappe del Vietnam e dell'Olanda, la permanenza della gara tedesca è in bilico per la prossima stagione. L'ipotesi diventa conferma stando alle parole di Georg Seiler, responsabile dell'autodromo, e riportate dal Kolner Express: "Non abbiamo sussidi statali e non possiamo permetterci rischi dal punto di vista finanziario. Per questo il destino del GP è in bilico già per il 2020".
Chi entra: Vietnam e Olanda
Detto dell'Olanda, la cui ufficialità è arrivata nelle ultime ore, ricordiamo anche che Liberty Media - proprietaria della F1 - lo scorso novembre aveva ufficializzato l'inserimento nel calendario del Mondiale di un'ulteriore tappa "esotica" in Vietnam. Un accordo pluriennale per correre nel cuore della capitale Hanoi, su un circuito che sarà lungo 5.565 km e con 22 curve. L'obiettivo dichiarato da Chase Carey - presidente della F1 - è di allargare il fascino di questo sport. E il GP del Vietnam va esattamente in questa direzione. Quanto basta per rispondere alla domanda "che F1 sarà?", ma con la certezza che per il momento un pezzo importante del Circus finisce in nafalina.