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Formula 1, GP Montecarlo. Mattia Binotto: "Mercedes avanti, ma il Mondiale non è un tabù"

Formula 1

Dopo le Libere di Monaco, Binotto ha analizzato il momento della Ferrari a Sky Sport F1: "La Mercedes sta facendo meglio di noi, dobbiamo recuperare terreno: c’è tempo per farlo, soprattutto è nostro dovere farlo. C’è una classifica che non ci dà ragione, le nostre aspettative erano superiori dopo i test invernali"

GP MONACO, LA CRONACA DELLA GARA

Mattia Binotto, team principal della Ferrari, è stato ospite di Paddock Live Show al termine delle Libere di Montecarlo per affrontare i temi legati alla Rossa. Dal divario in classifica con le Mercedes alle potenzialità di Charles Leclerc, passando per il dolore per la perdita di Niki Lauda.

La parola Mondiale è tabù per questo Mondiale?

"Non era un tabù a inizio stagione, quindi non lo deve diventare oggi. Sicuramente le nostre aspettative erano superiori dopo i test invernali. C’è una classifica che non ci dà ragione".

Quindi le aspettative dei test sono ridimensionate oppure in classifica siete dove pensavate di poter essere?

"Io credo che la prestazione in Formula 1 non è mai assoluta, è sempre relativa ai tuoi avversari. I nostri avversari hanno fatto più punti e la classifica lo dice, hanno vinto l’ultima gara a Barcellona. È vero che in Bahrain potevamo fare molto meglio, forse anche a Baku. Complessivamente la Mercedes sta facendo meglio di noi, in questo confronto relativo hanno un vantaggio che dobbiamo cercare di colmare. Ci saranno piste che potranno favorirci o sulle quali potremmo essere competitivi, ma in senso più ampio dobbiamo recuperare terreno. C’è tempo per farlo, soprattutto è nostro dovere farlo, dobbiamo dimostrare che come squadra siamo capaci di interpretare la vettura e di saperla migliorare. Oggi la vettura che abbiamo è questa, gara dopo gara dobbiamo cercare di fare il meglio, alla fine faremo la somma".

Quali sono le potenzialità di Leclerc?

"Leclerc deve fare esperienza, la sta facendo. Si sta impegnando per migliorare giorno dopo giorno, lavorando a stretto contatto con gli ingegneri. È consapevole dei propri errori. Credo che alla fine sia giusto che Charles cerchi il limite, che si faccia le ossa. È un pilota molto maturo per la sua età, sarebbe sbagliato giudicarlo come un pilota che commette molti errori. Anzi, al contrario, lui è molto costante, si vede anche in gara. Alla lunga diventerà un pilota veramente completo".

Un ricordo particolare per Niki Lauda?

"Niki era una persona straordinaria, schietta e diretta, tutto il mondo della Formula 1 è dispiaciuto. Per noi ferraristi rappresenta un grandissimo pilota. Ricordo che mentre lui vinceva il Mondiale con la Ferrari, io giocavo da bambino con una macchinina: era una macchinina rossa con il nome Niki Lauda".