F1, GP di Russia 2019: l'analisi tecnica delle qualifiche a Sochi

Formula 1

Crstiano Sponton

Settore dopo settore, l'analisi della straordinaria pole position di Leclerc a Sochi. Ferrari ancora in palla, la Mercedes è riuscita a limitare i danni grazie al giro di Hamilton che è riuscito a piazzare la sua W10 in seconda posizione

LA DIRETTA DEL GP DI RUSSIA

Charles Leclerc, anche a Sochi, conferma il momento magico della Ferrari che, dopo la batosta ungherese, è riuscita a collezionare 4 pole position consecutive e 3 vittorie. Il pilota monegasco è riuscito, ancora una volta, a battere il compagno di squadra Vettel (scatterà in P3), rifilando al quattro volte campione del mondo un gap di 4 decimi. La Mercedes è riuscita a limitare i danni grazie ad un meraviglioso giro di qualifica di Hamilton che è riuscito a collocare la sua W10 in seconda posizione. In quarta posizione si è piazzato Verstappen che, domani, partirà dalla nona posizione per l’utilizzo del nuovo motore Honda. Il momento no della Mercedes è confermato dal quinto posto di Bottas (al via scatterà in P4) che ha rimediato un distacco dalla SF90 di Leclerc di ben 1 s.

Nella lotta per il quarto posto nella classifica costruttori, Sainz, ha qualificato la sua McLaren in sesta posizione davanti alla Renault di Hulkenberg.  Le note positive per il team di Woking arrivano anche dall’ottava posizione di Norris che è riuscito a precedere Grosjean e Ricciardo.

Ferrari scarica la SF90 per le qualifiche

Rispetto a quanto visto nella giornata di ieri, gli ingegneri di Maranello, hanno lavorato molto a livello di setup sulla SF90. Fin dalle FP3, le vetture di Leclerc e Vettel, hanno utilizzato un’ala posteriore più scarica rispetto a quella usata durante le FP1 e FP2. Come possiamo osservare dal confronto in basso, nella giornata odierna è stato utilizzato un profilo principale a cucchiaio.

Con questa soluzione si si carica maggiormente la parte centrale dell’ala, andando a scaricare invece le parti esterne che sono generatrici di deleteri vortici di estremità e quindi di quel deleterio aumento della resistenza all’avanzamento. Anche grazie a questa scelta aerodinamica fatta dagli ingegneri di Maranello, la SF90, ha letteralmente volato nel primo settore.

Mercedes in difesa: partirà con le medie

In casa Mercedes hanno deciso di optare per una strategia diversa rispetto alla Ferrari, infatti, hanno qualificato entrambi i piloti nel Q2 con le gomme medie. Quindi, domani al via, la Rossa avrà a disposizione le soft che, almeno nello scatto al via, dovrebbero garantire un vantaggio rispetto alle medie che utilizzeranno Hamilton e Bottas. Per la Mercedes sarà fondamentale conservare almeno la seconda posizione ma, Hamilton, dovrà prestare parecchia attenzione a Vettel che avrà la possibilità di sfruttare la scia e la grande velocità sul dritto della SF90 per attaccare il cinque volte campione del mondo.

Ferrari devastante nel primo settore di Sochi

Se andiamo ad analizzare i singoli intertempi possiamo notare che, la Ferrari, è stata davvero devastante nel primo settore dove ha rifilato distacchi pesantissimi a tutti. Tra i rivali della Ferrari la vettura che è riuscita a rimanere più vicina è stata la Red Bull che ha utilizzato un nuovo motore endotermico ed un assetto aerodinamico piuttosto scarico. Nonostante questo, Verstappen, ha accusato un gap superiore ai 3 decimi. Così così la prestazione della Mercedes che ha accusato un gap superiore ai 4 decimi. La Ferrari, allo speed trap, è risultata essere più veloce, rispetto alla Mercedes, di soli 2 km/h e quindi, questo distacco, è imputabile principalmente alla maggior velocità nella prima fase del rettifilo dove, la SF90, sembra avere un sistema ibrido molto più efficace rispetto a quello degli anglo-tedeschi.

Anche nel secondo settore le due Ferrari si confermano le due vetture più veloci in pista. Leclerc, in questo tratto, ha rifilato quasi 2 decimi a Vettel e Leclerc e oltre 3 su Verstappen.

Il terzo settore, formato da curve lente a 90°, abbiamo visto una Mercedes molto competitiva ma, la Ferrari, si è ben difesa. In questo tratto finale, la SF90, è sembrata arrivare con qualche problema di surriscaldamento agli pneumatici posteriori e questo lo si è visto chiaramente nel giro di Leclerc dove, la sua SF90, è scivolata parecchio. Nonostante questo, Hamilton, è riuscito a guadagnare solo 234 millesimi su Leclerc e 351 su Vettel. Proprio questo guadagno nei confronti del pilota tedesco è risultato fondamentale per la seconda posizione del pilota inglese.