F1, GP di Giappone 2019. L'analisi tecnica delle prove libere a Suzuka

Formula 1

Cristiano Sponton

Settore dopo settore, l'analisi del venerdì di libere di Suzuka. In Giappone le Mercedes hanno fatto la differenza sulle altre

GP GIAPPONE, LA DIRETTA DELLA GARA

La Mercedes si dimostra la vera favorita in questo fine settimana. Le libere sono state dominate dalle due Frecce d’Argento con Bottas che è riuscito a precedere Hamilton di 1 decimo. Entrambe le W10 sono scese in pista con la W10 dotata dell’ultimo pacchetto aerodinamico con interventi agli endplate dell’ala anteriore, deviatori di flusso ai lati delle fiancate e diffusore.
Dietro alle due Mercedes troviamo la Red Bull di Verstappen, staccato di 281 millesimi. Il pilota olandese, in questo Gp di casa, utilizzerà una Power Unit Honda piuttosto spinta per cercare di ben figurare in terra nipponica. Solo quarto e quinto tempo per le due Ferrari di Leclerc e Vettel che hanno dato l’impressione di essere ancora piuttosto bassi con i cavalli della Power Unit. Il distacco rimediato è rispettivamente di 356 millesimi e di 591 ma, i piloti della Rossa, hanno realizzato il loro tempo negli ultimi giri con la pista molto più gommata rispetto a quando ha girato Mercedes. Va comunque detto che, Vettel, nel suo giro lanciato ha trovato del traffico e quindi il suo “best time” poteva essere sicuramente migliore.

Al settimo posto troviamo la McLaren di Carlos Sainz che è riuscito a precedere la Racing Point di Perez e la Toro Rosso di Gasly. A chiudere la top 10 c'è Kimi Raikkonen con l'Alfa Romeo, mentre Giovinazzi si è dovuto accontentare del 14esimo.

Vettel con MGU-K di Melbourne

Il pilota tedesco della Ferrari, dopo il problema all’ibrido avuto nel recente Gp di Sochi, utilizzerà fino a fine stagione la MGU-K utilizzata nella gara inaugurale di Melbourne. A Sochi, la Ferrari numero 5, era stata costretta al ritiro per un problema ad una pompa di raffreddamento che ha provocato un surriscaldamento anomalo del sistema ibrido. Tale innalzamento di temperatura ha provocato un black out alla centralina elettronica che comanda la parte ibrida del 6 cilindri, provocando l’allarme per l’improvvisa perdita di potenza elettrica della MGU-K.

Prove libere 3 a causa del tifone Hagibis, le qualifiche sposate a domenica mattina

Nella giornata di sabato, per condizioni meteo avverse, saranno annullate tutte le attività in pista. La terza sessione di prove libere non sarà disputata, mentre le qualifiche sono state spostate a domenica mattina, ore 10 locali (3 in Italia) mentre, la partenza della corsa è rimasta invariata alle ore 14.10 locali (7.10 in Italia). Se anche domenica mattina il meteo sarà avverso la griglia di partenza terrà conto dei risultati delle prove libere 2 di oggi.

Simulazione di qualifica: Mercedes fa la differenza nel primo e secondo settore

Le simulazioni di qualifica ci hanno mostrato una Mercedes veramente competitiva. Sicuramente i nuovi aggiornamenti hanno influito nella performance della vettura anglo-tedesca ma, il layout del circuito, è stato sicuramente determinante visto che, va ad esaltare tutte le doti della W10. Questo lo si nota principalmente nel primo e secondo settore dove, Bottas ed Hamilton, hanno fatto la differenza nei confronti di Ferrari e Mercedes.

Se analizziamo nel dettaglio questi tratti di pista possiamo notare il solco che i due piloti del team anglo-tedesco hanno costruito rispetto ai rivali grazie alle grandi doti di inserimento in curva della W10. Nel primo settore, Hamilton, ha rifilato oltre 2 decimi a Leclerc, Verstappen, Vettel e ben 3 decimi a Bottas e Albon. Molto strano il distacco rimediato dal finlandese ma, probabilmente, è dovuto al giro outlap troppo lento fatto da Bottas che non gli ha permesso di portare nel giusto range di temperatura gli pneumatici anteriori.

Nel secondo settore, Bottas, ha rimediato al primo settore lento ed ha inflitto oltre 3 decimi ad Hamilton. Anche Red Bull e Ferrari hanno accusato distacchi pesanti, superiori ai 2 decimi di secondo. Per Hamilton, questo secondo settore, è poco veritiero, in quanto, nel suo best lap, ha incontrato del traffico che non gli ha permesso di mostrare il suo reale potenziale.

Anche il terzo settore, piuttosto corto, è marchiato dalla Mercedes di Bottas che è stato leggermente più veloce rispetto ad Hamilton (69 millesimi). Verstappen e Leclerc hanno rimediato 1 decimo mentre, Vettel, causa traffico si è fermato a 2 decimi da Bottas.

Simulazione passo gara: Mercedes la più veloce con entrambe le mescole

In simulazione di gara il gap visto tra la Mercedes e tutti gli altri è stato maggiore rispetto a quello della simulazione qualifica. Hamilton e Bottas hanno dimostrato di essere veloci e costanti sia con le soft sia con le medie mentre, Ferrari, specialmente con Vettel ha sofferto molto con le "gialle".

Nel primo stint, tutti i piloti analizzati, ad eccezione del pilota tedesco della Ferrari, hanno iniziato la simulazione di gara con le soft mentre, la vettura numero 5, è scesa in pista con le medie.

Se analizziamo i tempi delle due Ferrari possiamo notare che il giro di attacco non è stato all’altezza di Mercedes e Red Bull ma, quello che deve preoccupare maggiormente, è la mancanza di costanzavisto che, Vettel, dopo 5 giri ha avuto un preoccupante innalzamento dei tempi. Stessa cosa si nota nel grafico di Leclerc che dopo 4 giri piuttosto costanti ha accusato un degrado anomalo degli pneumatici che lo ha costretto ad alzare il ritmo. Lo stesso andamento lo vediamo anche nei tempi di Verstappen che, dopo 3 giri costanti, ha accusato un brusco aumento dei tempi sul giro.
Se osserviamo i tempi di Hamilton, invece, notiamo un comportamento opposto visto che ha realizzato il "best time" dello stint nel suo ultimo giro lanciato prima di rientrare ai box.

Nel secondo stint, la Ferrari, ha fatto solo un giro cronometrato con Vettel (gomme soft) ma il suo tempo di attacco, pur con gomme più prestazionali, non è stato al livello di Mercedes. Con gomme medie, lo stint di Bottas, è stato piuttosto costante e dopo 8 giri cronometrati non si sono visti innalzamenti dei tempi sul giro.

Se analizziamo il ritmo dell’intero stint possiamo notare che Hamilton è stato il più veloce precedendo Verstappen e Bottas rispettivamente di 2 e 3 decimi. Non teniamo conto del tempo realizzato da Vettel visto che, come scritto in precedenza, ha effettuato un solo giro lanciato.