Moto3, GP Giappone 2018. Il venerdì di Motegi è di Kornfeil al mattino e Bezzecchi al pomeriggio

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Paolo Lorenzi

Motegi 2018 - Kornfeil (foto: getty)

Sull'asfalto asciutto del mattino spicca il compagno di squadra di Bezzecchi, che si mette invece in evidenza sulla pista in parte bagnata del secondo turno. Martin sembra optare per un approccio prudente, bene Bastianini e Di Giannantonio

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Una giornata loffia, un po’ bagnata e un po’ no, un ibrido che non scalda gli animi, nemmeno quelli dei più esuberanti giovani della Moto3. Cielo bigio, colore quasi naturale da queste parti, e il lavoro ai box complica. Tra tracce di asciutto e di umido anche i protagonisti del mondiale hanno girato con le dovute cautele. Martin non ha proprio forzato, conscio dei rischi e della posta in palio. A quattro gare dal termine, un titolo in gioco e 28 punti di vantaggio da amministrare, la prudenza può prendere il sopravvento. Discorso un po’ diverso per Bezzecchi, l’inseguitore numero uno. Marco ha forzato il passo con maggior convinzione, fermandosi però a quasi 5 decimi dal compagno di squadra Kornfeil al mattino. Nel secondo turno il romagnolo non si è risparmiato, nonostante la pista non ancora al meglio. Solo nel finale l’asfalto è migliorato consentendo tempi più rapidi.

Non solo a Bezzecchi, ampiamente primo (ma con qualche brivido all’ultimo giro) alla fine della FP2 e sesto di giornata, In evidenza anche Di Giannatonio che staccato di soli tre punti da Bezzecchi in classifica, è ben deciso a giocarsi le sue carte in questo finale di stagione. A fine turno il suo ritardo dal romagnolo è di 129 millesimi ma restano i tempi del mattino a fissare i valori della prima giornata di prove. Una classifica a due facce, con un gruppetto d’italiani in evidenza in FP1, complice l’asfalto asciutto (Bastianini e Dalla Porta) e altri protagonisti (Bezzecchi in testa) sull’asfalto in parte bagnato del pomeriggio. E Martin a osservare, consapevole che le previsioni meteo migliori per sabato gli lasciano il tempo di recuperare.

A margine vanno segnalati tre debutti: quello di Celestino Vietti, altro prodotto della scuderia VR46, chiamato a sostituire Nicolo Bulega rimasto a casa per un infortunio al tendine della mano destra che ha richiesto il ricovero in ospedale per un intervento chirurgico. E quello di due giapponesi, il diciottenne Yuto Fukushima, pilota di casa come la ventiseienne Shizuka Okazaki, venuta ad allungare la serie delle pilotesse del Motomondiale (l’ultima in ordine di tempo era stata Maria Herrera).

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