Dalla prima alla seconda giornata, non cambia il copione al Ricardo Tormo. Tre Yamaha nelle prime posizioni: Vinales, Quartararo (leader del martedì), Morbidelli. 7° Marc Marquez, 9° Rossi, 11° Dovizioso. In mattinata paura per Iannone: in fiamme la sua Aprilia
A Valencia dopo 5 giorni di pista, tra gara e test, i piloti avrebbero girato anche bendati in una sorta di looping motoristico dal quale distillare i possibili valori del 2020. Aldilà dei tempi, che ci danno Vinales, Quartararo, Morbidelli, Crutchlow e Mir nelle prime cinque posizioni, il bilancio è giocoforza provvisorio perché per le indicazioni tecniche occorre la controprova di altri tracciati.
Innovazioni Yamaha: motore e telaio da 7 e mezzo per Vinales, autore di due long run al mattino, visto che il propulsore è più potente anche se non quanto servirebbe per livellare la velocità di punta alla concorrenza. Rossi ha perso 3 ore di lavoro con la nuova moto a causa di un problema tecnico, cosi ha dovuto continuare con quella standard. Ma il mood di Valentino è abbastanza positivo, anche se non è li davanti con gli altri Yamaha solo per una sbavatura nel time attack.
In Ducati Dovizioso e Miller, visto l’indisponibilità di Petrucci infortunato alla spalla, hanno detto sì al pacchetto telaio-evoluzione motore ed anche al maxi codone più capiente, con possibile ammortizzatore inerziale all’interno che ha ispirato anche la Honda. Il nuovo motore Suzuki ha spinto Mir e Rins nelle posizioni che contano e si presenta anche più armonico nella gestione oltre che potente.
Ha passato l’esame Alex Marquez, che dopo la caduta iniziale ha inanellato nel secondo giorno il maggior numero di passaggi (ben 79) e telemetria alla mano il suo miglior crono ci dice che in tre curve staccava come Marc, prima di aprire il gas evidentemente più tardi. I due fratelli si sono ritrovati (Marquez dice casualmente, ma in sala stampa si sapeva dal mattino) insieme per qualche passaggio, alternandosi lì davanti, e per il rookie hanno il valore dell’oro colato i consigli del campionissimo. che si è detto soddisfatto del nuovo motore Honda.
Che baruffa nel team Ducati Avintia: Karel Abraham sta per ricevere una mail nella quella verrebbe salutato per far posto a Zarco supportato ufficialmente da Ducati. Karel e suo papà però si sono messi di traverso, per usare un eufemismo, ricordandosi di essere buoni contribuenti del team e della MotoGP con il GP della Repubblica Ceca, visto che sono proprietari del circuito di Brno. La palla di cristallo ci dice che dovranno soccombere, è in cottura il comunicato Avintia e a Jerez Zarco sarà pilota Ducati dopo essere stato alla corte di Yamaha, Ktm ed Honda.
Ultimi 5 minuti in pista.
Il team di Lucio Cecchinello saluta "Xavi", applausi da tutta la squadra.
Ultimo quarto d'ora, in pista solo Smith.
1 | M. VIÑALES | 1:29.849 | |
2 | F. QUARTARARO | +0.164 | |
3 | F. MORBIDELLI | +0.265 | |
4 | C. CRUTCHLOW | +0.467 | |
5 | J. MIR | +0.578 | |
6 | A. RINS | +0.654 | |
7 | M. MARQUEZ | +0.707 | |
8 | P. ESPARGARO | +0.836 | |
9 | V. ROSSI | +0.932 | |
10 | J. MILLER | +1.005 |
Inizia l'ultima mezz'ora. Stanno girando solo Vinales, Alex Marquez e Smith.
Dentro ora solo Crutchlow, Marc Marquez, Rossi, Lecuona, Smith. Mancano 41 minuti al termine dell'attività.