MotoGP, mercato piloti. Domenicali: "Complesso portare Marc Marquez in Ducati"

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In un’intervista concessa al Corriere della Sera, l’amministratore delegato dell’azienda bolognese allontana lo spagnolo da un possibile arrivo in Ducati: "Sarebbe molto complesso e difficile, in qualunque situazione". Poi commenta la stagione esaltante della Rossa: "Non ci aspettavamo un dominio del genere in MotoGP: noi abbiamo fatto un passo avanti, ma sono mancati gli altri"

La MotoGP è ferma per la pausa estiva e inevitabilmente scattano i bilanci della prima parte di stagione. È un momento magico per la Ducati. Pecco Bagnaia, campione del mondo in carica, è in testa alla classifica piloti: ha consolidato il primato dopo la vittoria nell’ultima gara ad Assen, adesso ha un vantaggio di 35 punti su Jorge Martin. Lo spagnolo guida un’altra Ducati, quella del team satellite Prima Pramac. Nelle prime cinque posizioni della classifica della MotoGP ci sono quattro piloti che guidano una Desmosedici: 1° Bagnaia (Ducati factory), 2° Jorge Martin (Ducati Prima Pramac), 3° Marco Bezzecchi (Ducati Mooney VR46), 5° Johann Zarco (Ducati Prima Pramac). Non poteva esserci estate migliore per Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati, intervistato dal Corriere della Sera.

"La Ducati è come una famiglia"

Domenicali prova a spiegare il successo della Ducati in tre semplici parole: "Passione, prestazioni e famiglia. Perché qui dentro ci sentiamo dentro a una famiglia. Sappiamo di avere una squadra ufficiale forte, così come i nostri team clienti, ma non ci aspettavamo un dominio del genere in MotoGP. Noi abbiamo fatto un passo avanti, ma sono mancati gli altri. Credevo che Marc Marquez e Fabio Quartararo sarebbe stati i nostri rivali, invece non sono stati capaci nemmeno di andare forte come l’anno scorso. Anche l’Aprilia ha reso meno rispetto a quanto aveva mostrato nei test. Solo KTM vive una bellissima stagione"

"Nessuna chiusura nel rivalutare le concessioni"

Visto il dominio della Ducati, circola l’idea nel paddock di concedere aiuti alle case giapponesi per recuperare terreno dalla scuderia di Borgo Panigale. Questo il commento di Domenicali: "Sull’argomento provo sensazioni miste, anche noi abbiamo interesse a un campionato combattuto con tanti costruttori presenti. Non c’è una chiusura di principio nel rivalutare il sistema delle concessioni. L’importante è farlo con equilibrio, altrimenti sarebbe troppo facile. In qualche modo è anche un riconoscimento allo straordinario lavoro della Ducati. Siamo favorevoli a un Mondiale spettacolare che generi interesse".

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"Marquez va compreso e rispettato"

Estate significa inevitabilmente mercato piloti e trattative che entrano nel vivo. Marc Marquez non sta vivendo un momento felice con la Honda, il suo contratto con la casa giapponese scade nel 2025, per liberarsi in anticipo dovrebbe pagare una maxi penale da 25 milioni di euro. Ma immaginare lo spagnolo in Ducati è improbabile, come spiega Domenicali: “Sarebbe molto complesso e difficile, in qualunque situazione. Alla prima gara dell’anno Marquez era in pole dopo un inverno complicato. Poi con certi comportamenti è arrivato troppo al limite, però rispetto ai suoi compagni di marca faceva la differenza. Al Sachsenring, su una pista amica, aveva aspettative alte. E invece ha dovuto gestire una situazione imprevista, è caduto cinque volte. Ha avuto un cedimento, va compreso e rispettato. Spero di ritrovarlo presto come avversario”.