MotoGP, verso il GP di Aragon in Spagna: come arrivano piloti e team

30 ago - 1 set
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Introduzione

Nel weekend dal 30 agosto all'1 settembre la MotoGP torna in pista ad Aragon, in Spagna per il dodicesimo appuntamento della stagione (tutto in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW). Sul circuito iberico si ripartirà con Bagnaia leader davanti a Martin, Bastianini e Marc Marquez. Ecco il punto sui piloti e sui team che si daranno battaglia ad Aragon

 

GP ARAGON, LA GARA LIVE

 

Quello che devi sapere

Ad Aragon con due primati raggiunti

Ad Aragon arriviamo con due record piuttosto importanti e tra loro legati: Pecco Bagnaia ha raggiunto Kevin Schwantz al decimo posto di tutti i tempi con 25 GP vinti e la Ducati con 97 ha pareggiato i successi della Suzuki in 500/MGP. Insomma uno dei piloti più iconici di Ducati pareggia i successi di uno dei miti di Suzuki. Bella questa storia che andrà a cambiare a favore di Ducati molto probabilmente già da domenica sul tracciato di Aragona, in Spagna.

Ad Aragon con due primati raggiunti

Ducati favorita anche ad Aragon

Oramai l’hanno capito anche i negazionisti più incalliti: Ducati è la moto di gran lunga migliore e la lotta per il titolo è destinata ad essere un lungo, interminabile, acceso, appassionante duello tra due piloti che corrono col marchio italiano e cioè Pecco Bagnaia e Jorge Martin. Dovesse entrare nella disputa qualcun altro può essere soltanto un pilota Ducati come Enea Bastianini o Marc Marquez. Pure l’outsider per il successo viene da pensare che possa essere uno degli altri 4 piloti della bolognese e cioè Di Giannantonio, Bezzecchi, Morbidelli e Marquez Jr. Punto.

Ducati favorita anche ad Aragon

Solo 5 punti tra Bagnaia e Martin...

Tra Bagnaia, leader del campionato e Martin che lo insegue ci sono soltanto 5 punti. Un nulla se contiamo che ne sono stati assegnati ben 407 e ne mancano ancora 333… I due sono fortissimi, abituati a giocarsi gare e titolo visto che ultimamente stanno letteralmente dominando. Bagnaia ha già 2 campionati MotoGP in saccoccia, sa gestire pressione, tensione e imprevisti. Martin ci sta arrivando pure lui, anche se per entrambi è impossibile correre così tante gare senza commettere un errore ogni tanto. Con 40 gare, due ad ogni weekend, tra breve e GP credo sia umanamente impossibile disputare una stagione scevra da errori. Il campionato perciò potrebbe andare a chi sbaglierà meno, non semplicemente a chi vincerà di più e soprattutto a chi se proprio dovesse sbagliare lo faccia il sabato con metà punteggio. Questo discorso è la dimostrazione di come i due litiganti arrivino col piglio dei dominatori e come sulla carta sia difficile immaginare un vincitore diverso anche perché i due sono davvero i migliori. Ma…

Solo 5 punti tra Bagnaia e Martin...

Occhio a Marquez e Bastianini...

Ma Aragon è un tracciato antiorario, cioè che ha la maggioranza delle curve che girano a sinistra, una caratteristica abbastanza rara e che Marc Marquez ama. Parliamoci chiaro lo spagnolo del team Gresini ha un obiettivo chiaro, che brilla come una stella in cielo: conquistare la sua prima vittoria dopo l’era Honda con la Ducati. Aragon è una delle 3 restanti piste sinistrorse (insieme a Phillip Island e Valencia) dove Marc potrebbe annullare gli svantaggi della sua moto versione ’23 con la una guida che in modo naturale lo aiuta su queste piste. In Austria Marc ha fatto vedere di essere velocissimo ovunque, di essere arrivato a guidare come sa, gli manca un po’ di fortuna nel non cadere in prova o non avere piccoli inconvenienti che gli complicano tutto come al Red Bull ring. Vedremo, questa è una delle occasioni vere per lui. Una delle ultime. Quanto a Bastianini, beh dopo la doppietta di Silverstone qualche problema di messa a punto in Austria, ma lui è in forma, è capace di vincere ovunque anche perché ha meno pressione e può correre con più libertà.

Occhio a Marquez e Bastianini...

Gli outsider

Bezzecchi a Zwelteg ha preso in mano la moto e sembrava quello dello scorso anno. Speriamo che i problemi di simbiosi con la GP 23 siano superati, così ci farà divertire insieme al suo compagno Diggia se questi sarà fisicamente a posto dopo la distorsione della spalla. Così come penso che Morbidelli possa giocarsi il podio ammesso che non si qualifichi dietro o che abbia incidenti in partenza. Alex, infine, se imbrocca una giornata di quelle buone dentro i primi 5 ci può stare tranquillamente (si fa per dire). Insomma vediamo se la casa italiana continuerà a vincere e occupare podi interi come oramai d’abitudine. Ricordiamoci che ha vinto 19 delle ultime 20 gare.

Gli outsider

Aprilia, prosegue lo sviluppo

La moto è molto buona, lo sviluppo continua senza sosta (la top speed in Austria del collaudatore Savadori lo dimostra), ma resta da trovare continuità, stabilità, concretezza. Una volta va forte, molto forte Espargaro, un’altra Viñales, quasi mai entrambi e pure i due piloti del team esterno Trackhouse. C’è da dire che Aleix smetterà a andrà a fare il collaudatore Honda, Viñales correrà con KTM, Oliveira con Yamaha…non è certo la situazione migliore per concludere in bellezza. È però anche vero che quando chiudono la visiera i piloti a tutto pensano meno che a quello che faranno l’anno prossimo. Vediamo, la sorpresa è possibile.

Aprilia, prosegue lo sviluppo

Novità in KTM

Anche sulle moto della casa austriaca tanto lavoro, tante novità, ma alla fine Ducati resta ancora molto lontana. Adesso sta tornando fuori Brad Binder dopo un periodo di appannamento, ma appunto, la vittoria sembra molto difficile. Jack Miller separato in casa pure lui, cade troppo spesso, ma è veloce come sempre. Pedrito Acosta è tornato a più miti consigli dopo l’inizio scoppiettante e sinceramente fantastico. Dopo un po’ di cadute e conseguenti botte, però, anche ad un pazzo giovanissimo, coraggioso, pieno di talento e fame come lo spagnolo ha un po’ tirato i remi in barca e ha fatto benissimo. Vediamo, magari in Aragona torna lo stupefacente esordiente che abbiamo avuto il piacere di vedere.

Novità in KTM

Così Yamaha e Honda

Piacerebbe essere smentito, ma credo che tutti i 6 piloti di Yamaha e Honda aspettino con ansia, desiderio e un po’ di aspettative i test dopo la prima gara di Misano che si terranno lunedì 9 settembre. Fino ad allora la situazione tecnica è quella conosciuta con magari una possibilità di avvicinare i primi 10, ma senza farsi tante illusioni. Purtroppo è così.

Così Yamaha e Honda

Moto2 e Moto3

In Moto2 e Moto3 si continua la lotta per il titolo che nella categoria minore sembra già indirizzata verso le mani piene di talento e capacità di David Alonso. Vediamo poi se dopo l’Austria Vietti potrà farci godere ancora.

Moto2 e Moto3