MotoGP a Misano: le pagelle del GP San Marino e Riviera di Rimini
di p. beltramoIntroduzione
Lode a Marc Marquez e Gresini, vincitori del Gran Premio a Misano a sette giorni dal trionfo di Aragon. Quasi perfetto Bagnaia, che recupera ben 19 punti su Martin, autore di un grave errore di valutazione. Bene anche Bastianini e Diggia
Quello che devi sapere
MARC MARQUEZ E GRESINI: 10 E LODE
Quello della vittoria dicono sia il migliore, ti fa diventare vittima di una dipendenza forte, ma bella, rara, indescrivibile che noi comuni mortali. Uno come Marc Marquez che ha vinto 8 mondiali e poi per qualche anno ha dovuto lottare per riprendere la forma fisica, ricordando, ma senza poterlo assaporare di nuovo anche per la perduta competitività della Honda che guidava. Il passaggio alla Ducati e al Team Gresini ha avuto bisogno di un po’ di gare prima di tornare al successo, ma dopo Aragon ecco che arriva Misano e la seconda vittoria consecutiva. Che dire, che fosse un fenomeno lo si sapeva, che lo sia ancora è ufficiale. Ha saputo approfittare della confusione creata da un breve scroscio d’acqua per recuperare sui primi con la sua abilità nel gestire situazioni difficili. Poi ha attaccato superando Bagnaia e mettendo, giro dopo giro, in chiaro che oggi non ce n’era per nessuno, neppure per il campione del mondo Bagnaia. 10 e lode a lui, al Team che ha corso coi colori della Garelli di Fausto Gresini sulle moto e sulle tute. Che le goccione di pioggia le abbia mandate Fausto lo ha detto Marc. Chissà, magari ha ragione. E comunque la settimana scorsa erano 1043 giorni che non vinceva. Stavolta 7.
BAGNAIA: 9
Pecco Bagnaia secondo, ma nella giornata del grave errore di valutazione di Martin che si è fermato a cambiare la moto pensando che avrebbe continuato a piovere, felice per il recupero di 19 punti sul distacco di 26: ora sono soltanto 7. Era partito davanti e ci era rimasto Pecco, stavolta non perdendo posizioni al via e probabilmente oggi avrebbe vinto, ma quando Marquez ha attaccato sulla pista infida non è stato in grado di controbattere pur avendoci provato. Va detto che considerando la situazione mondiale con Martin inopinatamente fuori gioco, ha fatto bene a non prendere troppi rischi, considerando che Marquez stava guidando benissimo. 9, gara intelligente, efficace, importante, razionale e veloce, come sempre. E onesto riconoscendo la superiorità di Marc. In più va sottolineato che la spalla lussata ad Aragon nella caduta con Alex Marquez lo ha infastidito in frenata, gli faceva male alla fine.
BASTIANINI: 8
Enea Bastianini ha colto pure lui il podio finendo terzo, guidando come sempre bene, avvicinandosi quando ha piovuto, ma poi pure lui non era stato bene stamattina e si è accontentato del podio di casa, per lui Riminese. 8.
MARTIN: 4
Prima l’ha commesso Franco Morbidelli mentre era terzo e guidava molto bene, lottava, combatteva cadendo quando ha iniziato a piovere (5), poi ha confermato la giornata sfortunata del Team Pramac il rientro ai box per cambiare moto da parte di Jorge Martin, che però è rientrato per primo senza copiare il suo avversario diretto. Avrebbe potuto essere una mossa vincente, purtroppo invece proprio no. Il che lo ha costretto a fermarsi di nuovo per riprendere la moto da asciutto che oltretutto non era pronta, né accesa, alla fine ha preso un giro e un punto, dimostrando a sé stesso di essere comunque veloce una volta stabili. La prossima gara sarà ancora qui, a Misano e pure lui crede che il titolo e la gara se li giocheranno i due in testa mal mondiale: Bagnaia e Martin. Comunque errore grave, da 4.
BEZZECCHI E ALEX MARQUEZ: 7 - DIGGIA: 8
Oltre all’ennesimo podio tutto Desmo, anche quinto posto per un veloce, combattivo Bezzecchi, che sembra finalmente aver capito la moto ’23 (7) sesto posto per il fratello da corsa Alex Marquez, pure lui autore di una gara combattiva e buona. 7. Bravissimo anche Di Giannantonio l’altro pilota fluo che ha chiuso nono, ma con una spalla che andrebbe operata, per il coraggio e la capacità di soffrire, 8. Per la casa di Bologna le vittorie in top class sono ora 99. Tocca tornare qui a Misano il 22…
BINDER: 7 - MILLER: 6
Buona gara per Brad Binder che in queste condizioni di aderenza e lotta si esalta sempre, e ha chiuso quarto ben coadiuvato da una buona KTM. 7. Bene anche Miller ottavo. 6. La casa austriaca si conferma con forza come seconda forza del campionato, per ora l’unico obiettivo razionalmente raggiungibile. Per attaccare Ducati, ammesso di riuscirci, serve altro tempo.
APRILIA: 4
Non era il giorno, il GP giusto per la casa di Noale. Viñales (16° a un giro) ed Espargaro (ritirato) si sono fermati subito, appena dopo Martin, per cambiare la moto sperando che continuasse a piovere, segno di un tentativo di aggiustare una gara che non era destinata a produrre grandi risultati. 4 ad entrambi. Meglio Oliveira che è rimasto fuori ed ha conquistato un undicesimo posto non esaltante, ma neppure così male come gli altri. 5.
YAMAHA: 7
Vedere Fabio Quartararo in bagarre con i piloti del primo gruppo e alla fine chiudere settimo dimostra che il test fatto qui è servito e che la Yamaha sta comunque lavorando e migliorando. 7.
HONDA: NG
Mir e Marini non al via per problemi fisici, gli altri a punti, ma lontani. Vedremo nei test se qualcosa di nuovo arriverà. NG
MOTO3, PIQUERAS: 10 E LODE
Un’impresa, qualcosa di assurdo, di pazzesco, roba da campione visionario che va oltre la fantasia, il razionale per Angel Piqueras che a Misano vince la sua prima gara dopo una penalità di 2 long lap. Una rimonta pazzesca, roba da Pedro Acosta, il che la dice lunga. 10 e lode per il ragazzino della Honda che si sta assicurando il titolo di miglior esordiente della stagione. Per quanto riguarda il mondiale resta leader per 70 punti il colombiano David Alonso, apparso però un po’ meno lucido nel gestire la sua gara e finendo sportellato più volte e anche penalizzato di una posizione (7°). 6. Il podio lo hanno completato, nella solita gara tosta e combattuta, Holgado (9) e Ortola (9). Il miglior pilota italiano è anche questa volta stato Luca Lunetta, pure lui penalizzato con un doppio long-lap per una partenza anticipata che non è davvero apparsa avvantaggiarlo neanche di un millesimo (7), finendo davanti al compagno del team Sic58 Filippo Farioli.
MOTO2, OGURA: 10
Ha vinto e si è preso la testa del mondiale il giapponese Ai Ogura (10) guidando benissimo, con intelligenza e aggressività, battendo lo specialista dei secondi posti Aron “Tattoo” Canet (9) ad una sola lunghezza dal recordman assoluto della categoria Luthi con, oggi, 17 e l’uomo della pole Tony Arbolino, non in perfetta forma, ma ritornato comunque ai vertici della Moto2 come merita (8). Il precedente leader della classifica Sergio Garcia ha chiuso dodicesimo piangendo, soffrendo per il secondo infortunio alla spalla in due settimane e perdendo la leadership, ma merita (8). Buono il quinto posto in recupero da parte dell’inglese Jack Dixon (7) che ora è a 45 punti dalla leadership, in lotta per prendersi almeno il podio della graduatoria. Purtroppo molto bene fino quasi alla fine per Celestino Vietti che stava giocandosi il podio quando è scivolato nella fase finale (5). Peccato.