MotoGP, GP Giappone: le PAGELLE della gara di Motegi

MotoGp
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Introduzione

Fioccano 10 dopo la gara di Motegi: Bagnaia, Martin e la Ducati. Pecco si merita anche la lode per la vittoria, e il recupero di 11 punti sullo spagnolo, così come il team che è certo di conquistare anche il mondiale piloti, dopo quello costruttori. Un voto in meno per Marquez, che chiude 3°, e un 8 per Bastianini e Morbidelli. Stesso voto per i due piloti VR46. Insufficienza per Acosta, alla sua seconda caduta in due gare

 

HIGHLIGHTS - CLASSIFICA

Quello che devi sapere

MONDIALISSIMO TRA BAGNAIA E MARTIN

Questo tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin è uno dei mondiali più belli, tesi, indecifrabili di sempre. Dopo 16 gare, cioè 592 punti in palio, il distacco tra i due leader è di soli 10, accorciato con questa doppietta (sprint e GP) giapponese da un Pecco Bagnaia al suo meglio, talentuoso, preciso, elegante, efficace, imbattibile. 

MONDIALISSIMO TRA BAGNAIA E MARTIN

BAGNAIA RECUPERA 11 PUNTI SU MARTIN

Pecco recupera 11 punti, conquista la vittoria numero 900 per i piloti italiani nel motomondiale, l’ottava di questa stagione. Insomma riesce a tenere un Martin fantastico, che partendo undicesimo riesce ad arrivare se non quasi immediatamente, piuttosto in fretta nonostante i molti sorpassi, alle spalle di Pecco e a giocarsi il successo: preme, lotta anche se mai a contatto diretto grazie alla gestione magistrale di gomme, frenata, mappe e fatica da parte del campione del mondo. 

BAGNAIA RECUPERA 11 PUNTI SU MARTIN

LODE PER BAGNAIA E DUCATI, 10 PER MARTIN

Lottare a distanza con un ritmo così veloce è difficilissimo, non ci sono riferimenti vicini, non si può commettere il minimo errore. Insomma due fenomeni che meritano uno, Bagnaia, 10 e lode, Martin 10. E già che ci siamo, 10 e lode anche a Ducati che, dopo aver conquistato quello marche, da questa gara giapponese è sicura di avere un suo pilota campione del mondo.

LODE PER BAGNAIA E DUCATI, 10 PER MARTIN

9 PER MARQUEZ, 8 PER BASTIANINI

Altre 3 Ducati a completare un quasi abituale quintetto davanti a tutti con Marc Marquez (9) terzo a chiudere il podio con una gara tosta, difficile che riesce a tenere a bada nientemeno che il solito Bastianini arrembante, ma stavolta battuto (8) nonostante il tentativo continuo di finire sul podio. 

9 PER MARQUEZ, 8 PER BASTIANINI

8 ANCHE PER MORBIDELLI, ALEX MARQUEZ DA 3

A chiudere il quintetto d’oro è arrivato Franco Morbidelli, che conferma la sua rinascita e che batte un grintoso Binder. 8. Male Alex Marquez, 3, che appena dopo il via si impacchetta con Mir e chiude il suo GP Giapponese. Comunque 7 Ducati nei primi 8. Basta così, dice tutto.

8 ANCHE PER MORBIDELLI, ALEX MARQUEZ DA 3

TROPPE CADUTE, 4 PER ACOSTA

Pedrito Acosta anche oggi si è steso mentre cercava di stare con Bagnaia e sognava il primo successo dopo essere partito dalla sua prima pole. Troppa foga, servirà per imparare, ma due cadute in due giorni valgono un 4, non si può sempre considerare che è un esordiente e che promette un futuro da fenomeno. 

TROPPE CADUTE, 4 PER ACOSTA

BINDER 8, MILLER 6

KTM ha comunque il suo futuro assicurato e un presente buono considerando la gara di Binder che ha chiuso sesto (8) in lotta con 3 Ducati. Non benissimo Miller (6) che dopo un inizio scoppiettante chiude decimo a 31 secondi.

BINDER 8, MILLER 6

7 A BEZZECCHI E DIGGIA

Settimo e ottavo i due compagni di squadra del team VR46, con i soliti problemi di traffico all’inizio, che rendono problematico partire in mezzo al gruppo. Buona gara comunque per il Bez, settimo e per il sofferente Diggia ottavo, in scia a Binder e Morbidelli. 7 a entrambi. 

7 A BEZZECCHI E DIGGIA

ESPARGARO 6, VINALES 4

Il vecchio Aleix è stato il migliore, nono, 6. Viñales è caduto, dopo essere partito non bene, 4. In casa Aprilia è in atto una rivoluzione in vista del prossimo anno, quando andranno via Viñales, Oliveira, Espargaro e il direttore tecnico Albesiano e arriveranno Martin, Bezzecchi e l’ingegner Sterlacchini

ESPARGARO 6, VINALES 4

4 PER HONDA E YAMAHA

Visto il dato delle 7 Ducati nei primi 8, delle 10 moto europee su 10 ai primi posti, non può certo essere l’undicesima posizione di Zarco davanti a Quartararo a oltre 31 secondi di distacco a far felici i padroni di casa della Honda e gli storici avversari della Yamaha. Anche qui si punta a finire la stagione magari migliorando, ma si punta al 2025. D’altronde che altro possono fare? 4 di gruppo, dai. 

4 PER HONDA E YAMAHA

LA MOTO3 HA UN CAMPIONE: DAVID ALONSO

L’impressione, forte, netta è che oggi sia stato eletto non soltanto un campione del mondo della Moto3, ma anche e soprattutto un fenomeno, un pilota che farà parlare molto di sé in futuro, un ragazzo simpatico, gentile, appassionato, un ragazzo che guardandosi allo specchio la notte precedente questa gara decisiva quando si diceva che oggi avrebbe potuto diventare campione, si metteva a piangere. 

LA MOTO3 HA UN CAMPIONE: DAVID ALONSO

ALONSO, TITOLO CON RECORD

A soli 18 anni David Alonso, primo colombiano della storia, ha vinto la gara di Motegi e stravinto il campionato portando a casa, con ben 4 gare ancora da disputare, non soltanto il titolo, ma pure il record i 14 vittorie, pareggiando (con Mir) i 10 successi in una sola stagione. Un pilota serio, capace, concentrato, freddo, capace di gestire benissimo i finali di gara sempre convulsi della Moto3 così come ha fatto stavolta. 

ALONSO, TITOLO CON RECORD

110 E LODE CON BACIO ACCADEMICO PER ALONSO

Per un pilota non esiste niente di meglio di vincere vincendo e lui c’è riuscito, affamato, ingordo come soltanto i campioni sanno essere. 110 e lode, con bacio accademico per il pilota del Team Martinez, una struttura che sa valorizzare i talenti (10 e lode). Divertente anche il festeggiamento con la sua vecchia cara minimoto che gli ha consentito di iniziare a vivere il suo sogno. 

110 E LODE CON BACIO ACCADEMICO PER ALONSO

8 PER I PILOTI DI MOTO3

La gara di oggi è stata piuttosto lineare fino a cinque/sei giri dalla fine, quando Alonso ha cominciato a lottare coi suoi migliori avversari fino a prendere il largo e vincere anche nel giorno in cui non sarebbe stato necessario. Bravi tutti gli altri, un bell’8 di gruppo a chi ci ha provato, senza però riuscire davvero mai a riuscire a giocarsi più di un successo saltuario. E parliamo di gente come Holgado, Veijer, Ortola, Munoz, Fernandez, i piloti che ci divertiranno l’anno prossimo. Oggi in Moto3 si deve omaggiare soprattutto, se non soltanto, David Alonso. 

8 PER I PILOTI DI MOTO3

6 PER GLI ITALIANI

Gli italiani non hanno brillato in modo particolare: Lunetta è caduto, il migliore è stato Nepa decimo davanti a Bertelle, poi 13° Farioli e alle sue spalle Rossi. Un 6 di gruppo.

6 PER GLI ITALIANI

JOLLY IN MOTO2

Gara fermata per l’inizio di pioggia e ripartenza con corsa ridotta a 12 giri. A quel punto si doveva scegliere se partire con le gomme da pioggia o azzardare le slick visto che aveva smesso di piovere, anche se il cielo restava plumbeo e minaccioso. Il jolly l’hanno giocato in 6 partendo con le gomme da asciutto e questi sono finiti ai primi 6 posti. Segno di un’intuizione geniale, importante, decisiva. 

JOLLY IN MOTO2

10 PER OGURA E GONZALES

Tra di loro, coraggioso più di tutti, Ai Ogura che da leader del campionato decide comunque di partire scommettendo sull’asciutto. Genialata visto che alla fine ha chiuso secondo (10) dietro a Gonzales (altro 10) che ha portato a casa la prima vittoria della carriera mettendo a segno un gran bel colpo portando il suo vantaggio a ben 60 punti su Garcia finito quattordicesimo. 

10 PER OGURA E GONZALES

8 DI GRUPPO DIETRO AI PRIMI

Insomma bene i primi 6, hanno avuto ragione, niente da fare: dietro ai primi 2 ecco Salac, Alcoba, VdGoorbergh, Artigas, 8 di gruppo. Il meglio -meno peggio- dei prudenti con le gomme da bagnato è stato Vietti 5, finito però a decine di secondi dal vincitore. Insomma gara atipica, bella divertente e, se non ancora decisiva, molto importante per avere di nuovo un campione del mondo giapponese. In attesa che tornino le moto, almeno i piloti ci sono.

8 DI GRUPPO DIETRO AI PRIMI