MotoGP ad Assen: le pagelle del GP d’Olanda
DI P.BELTRAMOIntroduzione
Marc Marquez non si ferma più e vince anche ad Assen conquistando la quinta vittoria su nove gare lunghe disputate in stagione: 10 e lode. Un fantastico Marco Bezzecchi (voto 10) conclude 2° mentre Pecco Bagnaia (voto 9) finisce sul gradino più basso del podio. Di seguito le pagelle del GP d'Olanda a cura di Paolo Beltramo
Quello che devi sapere
DOMINIO DI MARQUEZ
- L’uomo dei record - Marc Marquez dopo aver ottenuto la centesima pole, vinto la novantatreesima gara al Mugello, qui ad Assen si è preso il terzo primo consecutivo, 68° successo nella top class che lo porta ad eguagliare Giacomo Agostini al secondo posto di sempre dietro a Valentino Rossi con 89. E vince anche ad Assen dove non batteva tutti dl 2018, dopo essere tornato al successo al Mugello dal 2014… Era partito benissimo Pecco Bagnaia che era andato in testa, ma una volta presa la testa Marquez non ha più mollato la presa. Ha domato tutti.

MARC MARQUEZ: 10 E LODE
- Marquez, 10 e lode comunque ha una volta ancora dominato gestendo con calma e sicurezza, senza esagerare, ma puntando al massimo senza sbavature, errori, né fare un inutile show e senza essere il più veloce. Ora guida la classifica con 68 punti sul fratello Alex che è caduto dopo un contatto nelle fasi iniziali con Acosta che gli ha fatto perdere il controllo dell’avantreno, fratturandosi il secondo metacarpo della mano sinistra in modo esposto: peccato, dovrà essere operato a Madrid, auguri. Marc e Marco hanno meritato di stare davanti dopo una gara tesa, bella, sempre sul filo, ma a questi livelli è difficile vedere le attese sportellate finali, anche per le difficoltà dovute all’aerodinamica. Se chi è davanti non commette una sbavatura chi è dietro a fine gara ha raramente la chance per il sorpasso.

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BEZZECCHI: 10
- Anche un fantastico Bezzecchi arrivato come un falco alle sue spalle con un'Aprilia che sembra voler zittire con le prestazioni del suo Bez le voci su Martin, sta impostando una leadership simpatica ed efficiente. Non male neppure Raul Fernandez con l’Aprilia Trackhouse ottavo, 7, mentre Savadori e Ogura si sono stesi.

BAGNAIA: 9
- Bagnaia è andato meglio delle ultime gare, è partito benissimo, ha preso la testa, ma poi ha dovuto cedere a Marquez e anche al rimontante Bez. Ma ha lottato, ci ha provato, ha fatto il giro veloce, voleva di più, ma non riesce a spingere quanto vorrebbe, a sorpassare senza rischiare troppo. Insomma, un po’ meglio, ritmo buonissimo, ma un inizio difficile. Ancora non ci siamo con l’armonia tra moto e pilota. La velocità c’è, non c’è il guizzo che dà il sorpasso, la frenata che vuole. C’è poco da fare: aspettare che i problemi si risolvano, ma la verità è che la moto di quest’anno a parità di gomme è a volte meno veloce di quella del 2024. 9, che dire: ci prova sempre e non smette di crederci.

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ACOSTA: 8. VINALES: 7
- Buonissima gara per KTM stavolta con un Acosta (8) ritornato aggressivo e velocissimo finito quarto dopo un bel duello con Bagnaia e la bagarre iniziale. La moto ancora non è al livello di Ducati e dell’Aprilia in mano al Bez, ma è solida, veloce, affidabile. 8. Dietro allo spagnolo è infatti arrivato Viñales (7) che ha mollato a oltre due secondi le due Ducati gialle del Diggia e di Morbidelli. Inoltre Bastianini 6, è finalmente nono, mentre Binder undicesimo, 5.

DI GIANNANTONIO-MORBIDELLI: 7 e 6,5
Duello all’interno del Team VR46 tra Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli che concludono rispettivamente 6° e 7°. Voto 7 per il primo mentre 6,5 per il secondo.

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QUARTARARO: 6
- Il poleman, Quartararo ci ha provato all’inizio, ma non ha avuto chance, alla fine ha chiuso decimo a oltre 23 secondi dal primo, troppo lontano, 6. Meglio comunque di Rins e Miller 13° e 14° 5, e di Oliveira caduto. Non una bellissimo Week end per Yamaha sul passo, mentre è velocissima sul giro secco.

MALE LE HONDA
- Pure Honda piuttosto male con Zarco 12° (5), Mir è caduto, Chantra ha chiuso 15° conquistando il suo primo punto nel campionato MotoGP finendo davanti ad un Espargaro a quasi 50” dal primo: 4. Arriveranno piste più adatte.

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MOTO 2
- Prima vittoria in assoluto per Diogo Moreira e per un brasiliano in Moto2. Il pilota sudamericano ha gestito stavolta benissimo la seconda posizione dietro al fuggitivo ed esperto Canet, poi al penultimo giro lo spagnolo ha come lasciato passare il rivale che non si è più fatto minacciare ed ha vinto con sicurezza. 10 a Diogo, 9 ad Aron che hanno dominato la corsa. Canet è recordman di secondi posti con 21…Alla fine terzo Manuel Gonzales (9) che all’inizio ha avuto un sacco di problemi con la gomma posteriore, ma poi è riuscito a risalire e così a mantenere la leadership del campionato di 5 punti su Canet e 31 su Moreira.
- Una gara che conferma i valori della classifica mondiale. Dietro una gara abbastanza lineare, con qualche sorpasso, qualche caduta e l’undicesimo per Vietti che al Mugello è salito sul podio, il che conferma questo andamento sinusoidale delle sue prestazioni (6). 13° Arbolino (6-) che è ancora lontano dal pilota che due stagioni fa ha conteso il titolo ad uno come Pedro Acosta, ma quel pilota esiste ancora dentro di lui, bisogna riuscire a tirarlo fuori di nuovo. Buona gara per Dixon e Roberts, 7.

MOTO 3
- Dramma sfiorato con Luca Lunetta, pilota del Team Sic 58, che alla fine dell’ultimo giro ha tamponato Carpe che stava scivolando e ha rallentato in mezzo alla chicane cadendo e venendo sfortunatamente investito da Furusato. Era un tipico finale di Moto3, con tanti piloti in lotta in un gruppo di combattenti. Purtroppo per Lunetta invece di un podio o di un successo, c’è stata questa brutta avventura, alla fine terminata con una brutta frattura a tibia e perone, sarebbe potuta finire molto, ma molto peggio. Il pilota italiano sarà operato in Olanda. "Trasportato in ospedale a Groningen, a Luca è stata confermata la plutiframmentaria frattura di tibia e perone e verrà presto sottoposto ad operazione chirurgica. Grazie a tutti per i numerosi messaggi. Vi teniamo aggiornati" ha scritto il team Sic58 sul suo profilo Instagram. Peccato per le conseguenze, per una gara bellissima sfumata in questo modo traumatico e cattivo. Alla fine bandiera rossa e classifica al giro 19 anziché 20.
- Ha vinto con grande superiorità il solito Rueda 10 e lode che qualche giro prima era decimo e al momento giusto è risalito prendendosi la sesta vittoria stagionale e rafforzando la sua leadership con 69 punti di vantaggio su Carpe (8), finito quarto dietro a Munoz (9) e Perrone (9). Non male l’ottavo di Foggia (6) dopo il podio del Mugello. Ma questa gara è soprattutto la dimostrazione dei progressi fatti nei sistemi di protezione dei piloti e pure che ogni tanto, per fortuna, gli dei del motorsport sono benevoli. Ma che paura per il bravo e simpatico Luca Lunetta.

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