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MotoGP a Spielberg: le pagelle della gara in Austria

di p. beltramo
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Introduzione

Sesta doppietta consecutiva per Marc Marquez che si becca un 10, ma stavolta senza lode per la mancata pole, anche a Spielberg. Stesso voto per il rookie Aldeguer, secondo al traguardo. Gran Bezzecchi sul podio: 9,5. In difficoltà Pecco Bagnaia: 4. 

 

GP AUSTRIA: HIGHLIGHTS - CLASSIFICA

Quello che devi sapere

MARC MARQUEZ: 10

  • Mancava l’Austria all’elenco dei trofei di Marc Marquez, beh ora non gli manca più. Al Red Bull Ring il 93 ha infatti conquistato la 71° vittoria in MotoGP, la sesta doppietta consecutiva, portato il suo vantaggio sul fratello Alex a 142 punti (il secondo maggiore dopo 13, 197 su Bagnaia). Insomma ha messo molto più di un’altra pietra, direi una camionata di cemento armato alla costruzione del suo nono titolo mondiale: l’esperienza sempre più solidamente associata a quel talento, quella classe, quell’istinto, quella combattività ora dominate, utilizzate, non più dominanti. Su 13 gare ha vinto 12 sprint e 9 GP. Un dominio suo e di Ducati che così porta a 10 le vittorie in Austria! Marc è partito bene dalla seconda fila, ha seguito un fuggitivo e velocissimo Bezzecchi fino a 9 giri dal termine, poi lo ha attaccato, c ‘è stato uno splendido duello con botta e risposta, poi lo ha domato e se ne è andato. Insomma una gestione intelligente, razionale, ma sempre velocissimo. Un Marquez così, concentrato, umile, motivatissimo, sereno, felice è difficilissimo se non impossibile da battere. 10, per la perfezione stavolta manca la pole…

MARC MARQUEZ: 10

ALDEGUER: 10

  • Sugli scudi Fermin Aldeguer, classe 2005, esordiente in MotoGP, scoperto da Luca Boscoscuro in Moto2 e messo sotto contratto da Ducati fin da un anno fa. Giustamente vien da dire visto il secondo posto odierno con addirittura un tentativo finale di attacco a Marc Marquez là davantI. Il Team Gresini ha messo comunque una sua moto sul podio, bene, con una rimonta fantastica, di lotta, cattiveria e classe e capacità di gestione delle gomme: 10 anche a lui.

ALDEGUER: 10
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BAGNAIA: 4

  • Male le altre Ducati con Pecco Bagnaia ancora una volta non a suo agio sulla Desmosedici 2025, sempre poco sicuro, incerto, impossibilitato a reagire ai sorpassi, alle difficoltà. Ora sono 13 gare consecutive di difficoltà, non è più una sorpresa, ma la norma. Bisogna che reagisca più Ducati di Pecco, riuscendo a dargli una moto che gli permetta di esprimere tutto il suo talento, la sua velocità. 4, purtroppo, considerando le aspettative e il confronto con il suo compagno di squadra, ma soprattutto il fatto che Bagnaia veniva da 3 vittorie in Austria e ha chiuso il suo GP 12 secondi più lento del GP 2024.  

BAGNAIA: 4

ALEX MARQUEZ: 5

  • Fuori dai giochi Alex Marquez che ha dovuto scontare un long lap di punizione per la caduta provocata a Mir a Brno e finito decimo: 5.

ALEX MARQUEZ: 5
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MORBIDELLI: 5

  • Era dietro quando è successo, fuori dai primi 10, ma vedere la Desmosedici 2025 ufficiale di Fabio Di Giannantonio fermarsi tra fumo (tanto) e fiamme (poche per fortuna) è stato anche peggio. Non bene neanche l’altra moto del team VR 46, quella di Morbidelli finito undicesimo, sempre là, tra le retrovie dei migliori: 5.

MORBIDELLI: 5

BEZZECCHI: 9

  • Benissimo Marco Bezzecchi, in pole e davanti fino a quando un “problemino” imprecisato lo ha un po’ rallentato e gettato tra le fauci di Marquez prima e Aldeguer poi, ma il Bez ha guidato benissimo, dimostrato che Aprilia sta migliorando molto e che anche in un tracciato da sempre non favorevole, ha conquistato un podio meritatissimo, bello combattuto dopo un duello con Marc bellissimo, tosto che dimostra la sua grinta e classe. 9.

BEZZECCHI: 9
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RAUL FERNANDEZ: 6

  • La seconda Aprilia, quella di Fernandez (6) ha chiuso nona, Ogura 14° (4) e Martin è caduto. Bezzecchi insomma è davvero bravo. Jorge ha disputato la seconda gara da rientrante dopo tutti i problemi di quest’anno e sta confrontandosi con problemi simili a quelli di Bezzecchi ad inizio stagione, insomma ci vuole un minimo di chilometri sulla RS-GP per poterla guidare al meglio, la parte buona è che non si è fatto praticamente nulla e che il vedere Bezzecchi lassù lo conforta e stimola. NG

RAUL FERNANDEZ: 6

ACOSTA E BASTIANINI: 7

  • Fuori Viñales, non male la moto austriaca nel complesso: quarto un Acosta  (7) come sempre battagliero, quinto Bastianini (7) dopo una bellissima rimonta in seguito ad un dritto iniziale. Settimo Binder (6) ancora dietro ai suoi compagni, ma un po’ più vivace della prima parte di stagione

ACOSTA E BASTIANINI: 7
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MIR: 7

  • Finalmente Joan Mir ha potuto passare una domenica normale, senza cadute, incidenti, coinvolgimenti in errori altrui e il suo sesto posto dice che sulla gara lunga Honda qualcosa di buona ha comunque fatto. 7

MIR: 7

ZARCO E MARINI: 5

  • Meno bene Zarco e Marini (5) fuori dai 10 in dodicesima e tredicesima posizione alla fine. Honda è ancora in una fase di alti e bassi, di poca continuità. 

ZARCO E MARINI: 5
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YAMAHA: 2 DI GRUPPO

  • Giornata storica in senso negativo per Yamaha che si era capito su questa pista non avrebbe combinato molto già da venerdì, ma occupare le ultime 4 posizioni della classifica di un GP è veramente una mazzata tremenda. 2 di gruppo stavolta: Quartararo, Rins, Oliveira e Miller dal 15° al 18° posto ad un distacco da oltre 25” a più di 37” è veramente preoccupante oltre che poco onorevole. Qualcosa non ha funzionato in questo GP evidentemente, qualcosa che va al di là dei problemi di competitività degli ultimi tempi. Peccato, davvero spiace.    

YAMAHA: 2 DI GRUPPO

MOTO2

  • Diogo “Barros” Moreira vince dominando, senza la minima sbavatura, con grande sicurezza e riporta alla mente il pilota brasiliano più vincente della storia, cioè Alex Barros. Diogo sta crescendo, si porta a casa la seconda vittoria in Moto2 dopo aver altre volte mostrato velocità, ma minore capacità di gestire le gomme fino alla fine. Ora il progresso determinante è fatto, almeno sembra, e l’anno prossimo si tornerà a correre a Goiania in Brasile. Oggi 10, con una vittoria che riapre anche per lui il mondiale visto il contemporaneo ritiro del leader Gonzalez, la gara incolore del secondo cioè Canet (6) decimo e il distacco ridotto a 35 punti. Secondo l’esordiente nella categoria Holgado (9), che soltanto alla fine ha mollato la presa sul brasileiro e sarebbe stato un duello inedito ed emozionante tra compagni di squadra ed esordienti con David Alonso, che però è caduto mentre lottava con loro. Peccato, ma comunque è la dimostrazione che anche il super dominatore del campionato ’24 della Moto3 ha probabilmente capito la categoria superiore, passaggio necessario per i piloti che arrivano dalle monocilindriche 250 della Moto3. Dai, 7, ci sta. Molto buona la gara di Celestino Vietti che era terzo, è stato superato da Alonso, ma ha preso un long lap penalty ed è rientrato nel gruppo che seguiva riuscendo però a salire sul podio grazie alla caduta dello spagnolo, ma anche alla sua grande guida. Bravo, 8. Buona anche la gara di Arbolino (7) quinto in scia di Vietti e Arenas (7). 22° il nostro Mattia Pasini anche stavolta in veste di pilota. In sintesi mondiale che si fa sempre più interessante anche se Gonzalez non ha colpe per il suo 0 visto che un sasso gli ha bucato il radiatore costringendolo al ritiro e non sarà per nulla facile batterlo e recuperare così tanti punti.

MOTO2
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MOTO3

  • Una lotta a 4 che diventa a 6 e infine un filotto di 9 piloti in poco più di 2 secondi sul traguardo. Finisce davanti a tutti, dopo qualche giro di lotta pazzesca, spettacolare, divertente Angel Piqueras (10) un lottatore, cattivo, determinato, solido vince e recupera 9 punti in classifica su un Rueda (7) sotto i suoi standard soprattutto in qualifica, ma comunque coriaceo e tosto che chiude quinto limitando i danni dopo una gara di lotta e rimonta. Al secondo posto per soli 96 millesimi Yamanaka (9), terzo Munoz (9) dopo una rimonta fantastica, quarto quello che per buona parte della gara ha dato l’impressione di poter vincere, cioè Quiles (8). Si è visto di tutto, lunghi, sorpassi, staccate, rimonte, errori, cattiverie da gara. Bella gara davvero con 5 KTM davanti a tutti nel GP di casa. Prima Honda Furusato (8), sesto, davanti al pole man argentino Perrone (7), quindi Fernandez (7) e Pini (7), migliore degli italiani dopo il long lap comminato a Denis Foggia (5) che era nel gruppo dei buoni fino alla penalizzazione e quindi tredicesimo. Molto dietro l’esperto Ricky Rossi (4), 19°, davanti a Carraro (4) 24° e ultimo un irriconoscibile Nepa (3), peggio del suo momentaneo compagno al team Sic58 O’Gorman (5), inesperto sostituto dell’infortunato Lunetta, che ha chiuso 18°.

MOTO3
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