MotoGP a Phillip Island: le pagelle del GP Australia

di p. beltramo
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Introduzione

Raul Fernandez vince la sua prima gara in MotoGP e si porta a casa anche un 10 e lode. Stesso voto per Bezzecchi, che se non avesse dovuto scontare un doppio long lap probabilmente avrebbe potuto vincere la gara. Molto bene Di Giannantonio, voto 10. Le pagelle di Paolo Beltramo. 

 

GP AUSTRALIA: HIGHLIGHTS - CLASSIFICA

Quello che devi sapere

RAUL FERNANDEZ: 10 E LODE

  • Dopo la doppietta del sabato Aprilia vince anche il GP d’Australia con Raul Fernandez alla sua prima vittoria (e primo podio) in MotoGP con la moto azzurra del team Trackhouse. Regala così alla casa veneta la sua 300° vittoria (6 in MotoGP, 143 in 250; 151 in 125) nei GP. Fernandez rompe il ghiaccio il GP successivo all’altra prima volta di Aldeguer in Indonesia. Il pilota spagnolo ha guidato benissimo, mantenendo un ritmo molto veloce e diventando presto inattaccabile. 

RAUL FERNANDEZ: 10 E LODE

BEZZECCHI: 10 E LODE

  • Anche perché favorito dal doppio “long lap” di penalizzazione al suo compagno Bezzecchi che nonostante questo handicap ha chiuso terzo dopo una gara altrettanto fantastica, anzi forse di più. Considerando i 6 secondi abbondanti persi ed essendo arrivato a meno di 3 di distacco è chiaro che The Bez avrebbe potuto vincere anche oggi. Sorprendente, clamorosa, netta dimostrazione di superiorità di Aprilia qui. 10 e lode a tutti: Fernandez, Bezzecchi e Aprilia

BEZZECCHI: 10 E LODE
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OGURA: 5; SAVADORI: 7

  • Ogura 13°, 5, può, deve fare meglio. E Savadori si prenda i meriti per il lavoro di sviluppo fatto così bene. 7.

OGURA: 5; SAVADORI: 7

DI GIANNANTONIO: 10

  • Ducati è tornata sul podio con un ottimo Fabio Di Giannantonio (10 pure a lui) che partito non benissimo, decimo, ha recuperato fino ad un fantastico secondo posto con la moto gialla del team VR46 che sale sul podio nel giorno del successo di Valentino Rossi nel Wec a Indianapolis e conferma la sua velocità con la Ducati '25 che ogni tanto funziona bene anche in mani che non sono quelle di Marc Marquez.

DI GIANNANTONIO: 10
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DA ALEX MARQUEZ A BAGNAIA: LE ALTRE DUCATI

  • Oggi Diggia ha relegato Alex Marquez in quarta posizione (8). Le altre 3 Ducati però non sono andate bene (voto 4): Aldeguer e Morbidelli hanno chiuso in 14° e 15° posizione, mentre il povero Bagnaia stava in fondo disputando una gara se non buona, decente, ma è caduto. Pecco nelle ultime 4 gare ha stravinto facendo pole, Sprint e GP in Giappone, ma nelle altre 3 ha conquistato 0 punti. Zero. Non si riesce davvero a capire cosa stia succedendo, ma spiace e molto. 

DA ALEX MARQUEZ A BAGNAIA: LE ALTRE DUCATI

ACOSTA: 8

  • Un inizio brillante squillante, aggressivo come al solito, ma poi Pedro Acosta ha dovuto calare il ritmo ed ha chiuso quinto rendendo difficilissimo a chiunque sorpassarlo come sempre. 8

ACOSTA: 8
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BASTIANINI E BINDER: 7; POL ESPARGARO: 8

  • Buona prestazione di gruppo per la casa austriaca con Binder, Bastianini e Pol Espargaro in fila dall’ottavo al decimo posto. Buona rimonta dal 20° posto per Enea, 7, buona prestazione per il collaudatore Pol, 8, e finalmente bene anche Brad, 7. Però la lotta per essere la seconda forza del mondiale ora pende tutta dalla parte di Aprilia.

BASTIANINI E BINDER: 7; POL ESPARGARO: 8

QUARTARARO: 6

  • Pole per Quartararo che poi però, dopo un inizio di gara gagliardo e combattivo, veloce cala fino a scendere all’undicesimo posto. Yamaha ancora non ha la gara intera nelle sue corde, 6

QUARTARARO: 6
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RINS: 7

  • Meglio Rins, settimo, 7. Oliveira subito dietro a Fabio, 6; Miller cade come troppo spesso gli capita. 4. Peccato perché era la sua gara.

RINS: 7

MARINI: 8

  • Prima Honda quella di un ottimo Luca Marini, sesto. 8, perché la differenza con i suoi compagni di marca è clamorosa e la dice lunga sulla sua buona gara: caduti Mir e Zarco, 4, penultimo a 50 secondi Chantra. 

MARINI: 8
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MOTO2

  • Anche in Moto2 c’è stato un dominatore, australiano stavolta per la gioia del pubblico che è andato sull’isola dei piloti nonostante il tempo non bellissimo. Senna Agius stacca tutti e se ne va da solo senza il minimo problema, forse ispirato dal dio della velocità che ama Phillip Island. 10 e lode, nessun dubbio sulla bellezza della sua vittoria. Dietro c’è stato, un po’ come nella Moto3, una grande continua mischia alla fine vinta da David Alonso, dominatore della Moto3 lo scorso anno da qualche gara a suo agio nella categoria superiore, 9. Ha battuto, resistendo ai mille tentativi di passarlo, al brasiliano Diogo Moreira (9) che con questo podio si avvicina al capoclassifica Gonzalez (7), soltanto settimo alla fine, fino a soli 2 punti. Un podio inedito, che dice molto, com’è senza nessun europeo, asiatico e americano, ma con un australiano, un colombiano e un brasiliano. Motomondiale davvero, insomma. Quarto l’altro piccolo fenomeno del team Martinez, Holgado (8) davanrti a Dixon e al rimontante Baltus (8). Gli italiani? più o meno come se non ci fossero stati: 17° Arbolino, 19° Vietti. 5-.

MOTO2

MOTO3

  • Due gare in una a Phillip Island. Una disputata da due piloti straordinari che hanno letteralmente dominato dall’inizio alla fine e che sul traguardo hanno rifilato oltre 12 secondi al terzo… Roba quasi impossibile in Moto3, eppure il già campione Jose Antonio Rueda ha dapprima seguito il poleman australiano Joel Kelso che partiva dalla pole, poi lo ha passato e se ne sono andati insieme lasciando gli altri sempre più lontani. Decimo successo per Rueda che ha saputo resistere all’assidua, continua, assillante pressione di un Kelso che ha ceduto soltanto all'ultimo giro. 10 e lode per Rueda, 9 per Kelso. Dal mucchio selvaggio che si è giocato il terzo posto sul podio è emerso Carpe, che ha regolato quel gruppetto di ragazzini assatanati sulle curve di uno dei più bei circuiti del mondo. Tra di loro anche un buon Lunetta. 7 al gruppo, non di più visto il distacco rimediato, ma divertenti le lotte infinite con Quiles in particolare vena combattiva. Assente Foggia, gli altri italiani: decimo Bertelle che sta riprendendo ritmo e velocità, dodicesimo Pini davanti a Carraro, quindicesimo Nepa. Possono fare di meglio: 6.

  • Quando la carovana del motomondiale sarà arrivata in Malesia, giovedì 23 ottobre, saranno esattamente 14 anni dalla scomparsa, proprio a Sepang, di Marco Simoncelli. Ormai si è detto praticamente tutto su Marco e sulla sua assenza così presente, così forte. Una cosa continua ad essere uguale per me: il dolore per la sua mancanza, quel vuoto insieme incolmabile e pieno di ricordi e sì, di sorrisi. Ciao Marco.

MOTO3
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