Più difficile è la vittoria, più grande è la soddisfazione. Ne sa qualcosa Thierry Neuville, uscito vincitore dalla entusiasmante sfida con Sebastien Ogier sugli sterrati sardi. I due contendenti alla corona iridata si sono resi protagonisti di una delle più belle battaglie di sempre, con l’esito rimasto in bilico fino all’ultimo metro di gara. Un risultato che vale triplo per Neuville: nona vittoria nel WRC, leadership nella classifica piloti estesa a 27 punti e grande colpo psicologico alle certezze del campione del mondo in carica
Neuville voto 10: il pilota Hyundai è uscito vincitore dall’epica battaglia sul filo dei decimi contro Ogier. Un risultato che è perfetta cartina tornasole del definitivo salto di qualità di Neuville sotto l’aspetto mentale. Nonostante l’ampio vantaggio nella classifica piloti infatti, il belga non ha mollato dando un segnale forte in merito alla sua volontà di laurearsi campione. Séb è avvisato.
Ogier voto 9,5: il pentacampione meriterebbe un 10, perché perdere una gara per 7 decimi di secondo non può essere una colpa. Ma il clamoroso errore del suo navigatore Ingrassia (voto 3) - che ha dimenticato la tabella di marcia al controllo stop di fine PS 17 - non va dimenticato. Si vince e si sbaglia in due.
Lappi voto 8,5: un terzo posto che vale come una vittoria. Una ascesa quella del giovane finlandese iniziata proprio in Sardegna 12 mesi fa – quando vinse 6 prove speciali alla sua seconda apparizione a bordo di una WRC Plus (!) – e che oggi ne certifica la costante crescita e l’immutato talento.
Paddon voto 7: in 18 mesi il talento kiwi è passato da papabile prima guida Hyundai a terzo pilota a mezzo servizio. Una involuzione sportiva legata soprattutto ai tanti ritiri più che alle prestazioni. In Sardegna Paddon ha cambiato approccio: meno velocità e più consistenza. Così è maturata una quarta piazza assoluta che vale oro per lui e per la corsa al titolo costruttori della Casa coreana.
Ostberg voto 7: l’improvviso divorzio tra Citroen e Meeke si è trasformato in una opportunità per il norvegese. Mads l’ha sfruttata al meglio disputando una gara intelligente che gli è valsa un piazzamento nella top 5, davanti al suo compagno di squadra. Citroen gli rinnoverà la fiducia per i prossimi appuntamenti?
Breen voto 6: trasformatosi di colpo in prima guida Citroen, il nord-irlandese si è limitato a fare il compitino. La sufficienza è soprattutto legata all’importanza di vedere entrambe le C3 all’arrivo (intatte) ma il distacco da Ostberg è pesante (1’20”) – giustificato in parte dalla sua scarsa conoscenza della gara sarda.
Latvala voto 7+: i problemi all’alternatore arrivano nel momento sbagliato e complicano ulteriormente la sua già opaca stagione. Non va però dimenticato che l’ex Volkswagen occupava la terza posizione prima del ritiro e che – dopo essere rientrato con il Rally 2 – ha comunque chiuso settimo assoluto.
Mikkelsen voto 7,5: dopo i problemi all’idroguida a Montecarlo e quelli al servosterzo in Portogallo, Andreas Mikkelsen è stato costretto ad alzare bandiera bianca anche in Sardegna a causa dei problemi di affidabilità sulla sua i20 WRC (trasmissione). Un vero peccato visto che il norvegese in quel momento si trovava in testa alla corsa.
Tanak voto 4: per non perdere il treno buono verso il titolo piloti l’estone - vincitore qui lo scorso anno - era chiamato ad una prova di forza dopo lo sfortunato ritiro in Portogallo. Ott ha invece faticato a tenere il passo di Neuville ed Ogier, finendo per esagerare. La rottura del radiatore nell’atterraggio da un salto è infatti un errore tutto suo. Il nono posto assoluto ed i 3 punti nella Power Stage sono solo amare consolazioni.
Suninen voto 5: il talento di Tuusula ha compromesso un ottimo avvio con un errore tanto banale quanto comprensibile. Giovane e fresco terzo assoluto in Portogallo, Teemu ha cercato in Sardegna di alzare ulteriormente l’asticella finendo fuori strada. In un processo di crescita l’errore ci sta.
Evans voto 3: il secondo posto in Portogallo sembrava potesse valere come l’inizio un trend positivo dopo un inizio di stagione nato sotto una cattiva stella. Il gallese ha invece rovinato la sua gara già sulla prima PS del venerdì, finendo contro un terrapieno e rompendo il tirante dello sterzo.
Messa in archivio la Sardegna – giro di boa della stagione – il mondiale rally si prende sei settimane di pausa e tronerà sui nostri canali dal 26 al 29 luglio prossimi per l’iconico Rally di Finlandia.
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