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Nba, il made in Italy trionfa. Cade Miami a Philadelphia

NBA
Carmelo Anthony a canestro nel match vinto dai Knicks contro Milwaukee
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Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Gigi Datome fanno bottino pieno all'esordio nella regular season. L'ala dei Pistons (in campo 19 secondi) commenta su Twitter: "Parafrasando Armstrong, pochi secondi per un giocatore Nba, un'eternità per un sardo!!!"

Il made in Italy cala il tris per aprire la stagione Nba. Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Gigi Datome fanno bottino pieno all'esordio nella regular season 2013-2014. Bargnani, al debutto con la maglia dei New York Knicks, parte dalla  panchina e con 6 punti in 17 minuti contribuisce al 90-83 che la formazione della Grande Mela rifila ai Milwaukee Bucks. I Knicks si affidano soprattutto a Carmelo Anthony (19 punti) e Ray Felton (18).

Il lungo romano mette a referto un mediocre 3/9 al tiro (0/3 da  3 punti), 2 rimbalzi, 1 assist e 3 palle perse. Sono 5, invece, i punti che Belinelli firma in 19' nel 101-94 con cui i San Antonio Spurs piegano i Memphis Grizzlies. La guardia bolognese (2/5 al tiro e  0/2 da 3) comincia a inserirsi nel meccanismo di coach Gregg Popovich e si rende utile con 4 rimbalzi e 1 assist. E' completamente vuoto il tabellino di Gigi Datome, che mette piede sul parquet per soli 19 secondi. L'ala non lascia il segno nel 113-102 che i suoi Detroit Pistons, guidati da Greg Monroe (24 punti e 16 rimbalzi), ottengono contro Washington. Datome, però, si gode in pieno l'esordio assoluto sul pianeta Nba: "Parafrasando Armstrong -scrive sul proprio profilo Twitter-, pochi secondi per un giocatore Nba, un'eternità per un sardo!!!".



Al di là delle vicende tricolori, spicca il primo show di Dwight Howard con la maglia degli Houston Rockets. Il centro fattura 17 punti e 26  rimbalzi nel successo per 96-83 contro i Charlotte Bobcats, che non trovano la soluzione per arginare Superman e James Harden (21  punti). Primo stop, invece, per i Miami Heat: i campioni in carica, con Dwyane Wade a riposo, cadono per 114-110 sul campo dei Philadelphia 76ers. Non bastano i 25 punti di LeBron James e i 22 di  Chris Bosh, mentre i padroni di casa volano con i 26 punti di Evan Turner e i 24 di Spencer Hawes.