NBA, crisi Charlotte, terza in fila per i Sixers
NBAAl solito coro di "Trust the process" si è aggiunto quello di "M-V-P" per l'ottava gara in fila da almeno 20 punti di Joel Embiid, decisivo nella terza vittoria consecutiva dei Sixers che fanno salire a quattro la striscia perdente di Charlotte. Solo 6 punti con 5 palle perse per Marco Belinelli
La quarta sconfitta consecutiva, la sesta nelle ultime sette: a Charlotte il ko sul parquet di Philadelphia 102-93 suona come un urgente campanello d’allarme, per una squadra partita 6-1 (o 8-3 nelle prime 11) e ora dal record solo in parità (20-20), con lo spettro di scivolare fuori dalla zona playoff. Tutt’altra situazione quella che riguarda oggi i 76ers, ancora ben lontani da un record vincente (solo 12 vittorie a fronte di 25 sconfitte) eppure in vena di festeggiamenti per il terzo successo consecutivo, evenienza che a Philadelphia non si vedeva dai primi giorni del 2014, più di tre anni fa. Il responsabile della piccola impresa nella Città dell’Amore Fraterno ha un nome e un cognome, Joel Embiid. per l’ottava volta in fila oltre quota 20 punti (24, con 8 rimbalzi e 3 stoppate e 12/14 dalla lunetta), ancora una volta ben emulato dall’altro rookie di squadra, Dario Saric, autore di 15 punti e 6 rimbalzi con 4 triple a segno.
Il problema palle perse - Il rendimento dei suoi due giovani e una difesa capace di tenere Charlotte al 32.9% dal campo e solo al 26.1 oltre l’arco (6/23) accendono il sorriso sul viso di coach Brett Brown, mentre si rabbuia sempre più quello di Steve Clifford. La difesa aggressiva di Philadelphia sul pick and roll gestito dalla stella degli Hornets Kemba Walker (leader in tutta la lega in questa situazione di gioco, da cui ricava 12.3 punti a sera) ha mandato in tilt l’attacco degli ospiti, colpevole di 19 palle perse (massimo stagionale) che hanno portato a 20 punti dei 76ers. Charlotte in difficoltà anche nelle conclusioni vicino a canestro, dove centimetri e presenza di Embiid hanno influito pesantemente sull’11/22 nelle conclusioni al ferro e sul 15/37 in quelle in area, nonostante il ritorno in Cody Zeller sommato a quello di Nicolas Batum, il migliore dei suoi a quota 19 punti e 5 rimbalzi. Altri 17, ma con un modesto 7/23 al tiro, sono arrivati da Walker, sottotono rispetto al suo solito.
Non brilla nella giornata-no di Charlotte neppure Marco Belinelli, che in 22 minuti di gioco sbaglia tutti i sei tiri che si prende tranne uno, colleziona 5 palle perse e chiude con solo 6 punti e 4 rimbalzi e un eloquente -12 di plus/minus. L’azzurro resta il miglior marcatore di serata di una second unit capace di produrre la miseria di 21 punti, contro i 43 della controparte avversaria, ma è consolazione assai magra per il n°21 degli Hornets. Coi suoi compagni ora lo attende la trasferta a Boston per il quinto e ultimo impegno di un giro lontano dal North Carolina che finora non ha generato neppure una vittoria, cui faranno seguito altrettante gare casalinghe, ghiotta occasione per rimettere in piedi una stagione che era iniziata con auspici migliori.