NBA, tutte le gare del Martin Luther King Day
NBAWashington facile su Portland guidata dalla coppia Wall-Beal, perde ancora New York che contro Atlanta sbaglia tre volte il tiro della vittoria sull'ultimo possesso, Embiid con 22 e 12 guida Philadelphia al successo sul campo di Milwaukee
New York Knicks-Atlanta Hawks 107-108 — L’ultimo possesso della gara riassume il momento dei Knicks. New York ha la palla per vincere, Derrick Rose viene stoppato al ferro da Paul Millsap, Carmelo Anthony recupera il pallone ma sbaglia la conclusione e anche l’ultimo tap-in di Joakim Noah non va oltre il ferro. Lottano, ci provano, ma alla fine i Knicks incassano l’ennesima sconfitta, la n°11 nelle ultime 13 gare, quasi incapaci di vincere, sotto gli occhi impenetrabili di Phil Jackson. Gli Hawks non erano certo il cliente migliore, visto che cavalcano un momento estremamente positivo, con 9 successi nelle ultime 10 partite. Superlativo Schroder (28 punti con 13/16 al tiro e anche il canestro da tre del sorpasso nel finale), a cui si aggiungono i 20 di un ex velenoso come Tim Hardaway Jr. e i 17 di Millsap. Coach Hornacek inserisce Ron Baker in quintetto al posto di Courtney Lee ma non fa altro che aumentare il volume dei mugugni in spogliatoio (“Non c’è consistenza nella scelte, non si sa mai quello che può succedere”, firmato Brandon Jennings): non bastano i 18 con 9 assist di Derrick Rose e soprattutto i 30 di un Carmelo Anthony osservato speciale dopo la polemica a distanza con Phil Jackson (sugli spalti).
Washington Wizards-Portland Trail Blazers 120-101 — I Blazers sono la terza peggior difesa NBA e lo dimostrano ampiamente nella Capitale, condedendo 75 punti nel primo tempo agli Wizards, già sopra di 25 all'intervallo, con gara ipotecata. La coppia John Wall-Bradley Beal (49 punti e 12 assist in due, e un ottimo 17/28 dal campo) domina i rivali Damian Lillard-C.J. McCollum, che combinano per 34 e soli 5 assist, con 11/29 al tiro (si ferma a 8 la striscia di gare di McCollum con almeno 25 punti). Non certo conosciuti per le percentuali dall'arco, i padroni di casa trovano invece una serata da 13/23 da tre punti, confermando il momento d'oro tra le mura amiche, dove hanno vinto le ultime 12.
Milwaukee Bucks-Philadelphia 76ers 104-113 - Doveva essere la sfida tra Giannis Antetokounmpo e Joel Embiid e così, alla fine, è stato, con il primo titolare di 23 punti, 6 rimbalzi e 3 stoppate (e lampi di autentico dominio soprattutto nel primo tempo) a cui il rookie meraviglia dei Sixers ha risposto chiudendo con 22 punti, 12 rimbalzi e 5 stoppate, la sua nona partita in fila con almeno 20 punti. Mai come in questo caso, però, il termine vittoria di squadra trova riscontro nella gara degli ospiti, che hanno mandato 8 dei 10 giocatori scesi in campo in doppia cifra (Dario Saric il migliore dopo Embiid, con 17 punti e 9 rimbalzi dalla panchina). Per Philadelphia, dominante a rimbalzo (51-38) è la sesta vittoria nelle ultime otto, mentre scende al 50% (20-20) il record di Milwaukee.
Indiana Pacers-New Orleans Pelicans 98-95 - I Pelicans vanno avanti 2-0 e 4-2 ma poi non guidano mai più la gara. La pareggiano sul 91-91 a 4 minuti dalla fine, ma senza il loro leader Anthony Davis, uscito per un doppio colpo ad anca e pollice (ma raggi x negativi), non riescono a dare la zampata finale. Che arriva invece sul fronte opposto con una tripla di Jeff Teague - a due rimbalzi dalla prima tripla doppia della sua carriera, con anche 16 punti e 10 assist - il migliore dei suoi insieme a Paul George (19) e a Myles Turner (18 con 12 rimbalzi). Per Indiana è la quinta vittoria nelle ultime sei.
Phoenix Suns-Utah Jazz 101-106 - Il recupero con schiacciata di T.J. Warren a 1:13 dalla fine dà il vantaggio ai Suns sul 101-99, ma una tripla incredibile allo scadere dei 24 secondi di Joe Johnson e una successiva stoppata di Rudy Gobert su Marquese Chriss decidono la sfida nell'ultimo minuto, vinto dai Jazz con un parziale di 7-0. A niente serve la tripla doppia sfiorata da un eccellente Eric Bledsoe (31 punti, 9 rimbalzi, 9 assist), perché dall'altra parte Gobert aggiunge un altro mattone alla sua candidatura all'All-Star Game chiudendo con 18 punti, 17 rimbalzi e 4 stoppate, guidando sette Jazz in doppia cifra. In casa Suns altra buona prova di Devin Booker (25 con 10/22 dal campo), ma il 5/22 con cui chiudono dall'arco li condanna alla 28^ sconfitta stagionale.
L.A. Clippers-OKC Thunder 120-98 - Ci sono due notizie per i Clippers, una buona e una cattiva. La prima è che i ragazzi di Doc Rivers hanno vita facile contro i Thunder, apparsi stanchi dopo aver giocato e vinto la sera prima a Sacramento. La seconda è che Chris Paul ha dovuto abbadonare il campo per una distorsione al pollice della mano sinistra, anche se la prima radiografia ha dato esito negativo (si sottoporrà a una risonanza magnetica nella corso della giornata). Per una volta Westbrook gioca una partita umana (24 punti, 5 assist, 4 rimbalzi con 4 palle perse e 7/19 al tiro), mentre per i Clippers è la mano calda di J.J. Redick (20 con 5/10 dall'arco) e il dominio nel pitturato di DeAndre Jordan (19+15+4 stoppate con 78 al tiro, approfittando dell'assenza di Steven Adams) ad allungare a 7 la striscia di vittorie consecutive nel nuovo anno.