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NBA, i risultati della notte: Westbrook dominante

NBA

La stella dei Thunder realizza 17 dei suoi 45 punti nell'ultimo periodo, trascinando la squadra nonostante l'infortunio all'avambraccio di Enes Kanter. Paul George (32) e Gordon Hayward (24) festeggiano le convocazioni all'All-Star Game guidando Indiana e Utah al successo

Oklahoma City Thunder-Dallas Mavericks 109-98 — Stavolta non c’è tripla doppia che tenga: dopo aver visto i suoi sprecare più di dieci punti di vantaggio facendo rientrare gli avversari fino al -3, Russell Westbrook è tornato in campo come una furia e ha segnato 17 dei suoi 45 punti di serata nell’ultimo quarto, trascinando a forza i suoi Thunder al successo contro i Dallas Mavericks. “Ad essere onesti, si poteva vedere già nel timeout che era pronto a esplodere”, il commento di coach Billy Donovan, che negli ultimi 8:23 di gioco ha visto la sua superstar segnare 7 dei 10 tiri tentati nell’ultimo quarto (16/29 alla fine) con tre delle quattro triple di serata (su otto tentativi). La sua striscia di triple doppie consecutive si è interrotta a tre dopo aver chiuso con 8 rimbalzi e soli tre assist (seconda peggior prestazione stagionale), ma la terza vittoria consecutiva di OKC è stata rovinata dalla notizia che Enes Kanter si è procurato una frattura nell’avambraccio destro dopo aver tirato un pugno alla panchina nel secondo quarto. La prima diagnosi parla di ben 6-8 settimane di assenza per il terzo miglior marcatore di squadra e leader della panchina. Dall’altra parte i 31 di un ottimo Harrison Barnes e i 17 di un Justin Anderson — tornato in rotazione per le assenze di Matthews, Nowitzki, Barea e Williams — non sono bastati a Dallas per continuare il momento positivo, dopo aver vinto cinque delle precedenti sette partite. 

Minnesota Timberwolves-Indiana Pacers 103-109 — In futuro i Timberwolves manderanno sicuramente alcuni dei loro giocatori all’All-Star Game, ma per il momento ci ha pensato Paul George a ricordare loro qual è la differenza tra essere una stella e non esserlo. I suoi 32 punti hanno guidato i Pacers a una importante vittoria esterna (solo la settima a fronte di 16 sconfitte), con altri due giocatori sopra quota 20 (Myles Turner con 23, Jeff Teague con 20, 8 rimbalzi e 13 assist) fondamentali per interrompere una striscia di tre sconfitte consecutive. I T’Wolves invece hanno visto interrompersi il loro filotto di tre successi in fila (sarebbe stata la prima striscia da 4 vittorie dal 2012), pur mandando sopra quota venti tutte e tre le loro stelle — Karl-Anthony Towns 33 e 10, Zach LaVine 23 e Andrew Wiggins 21 — ma subendo un decisivo 6-0 di parziale a metà ultimo quarto dal quale non sono mai riusciti a recuperare.

Utah Jazz-Los Angeles Lakers 96-88 — I Jazz festeggiano al meglio la convocazione alla partita delle stelle di Gordon Hayward, il loro primo All-Star dai tempi di Deron Williams nel 2010-11. Il prodotto di Butler University ripaga il calore ricevuto dal suo pubblico con 24 punti e la consueta efficienza (7/14 dal campo, 9/10 ai liberi e +16 di plus-minus), dando una spinta decisiva nel parziale di 16-0 nel terzo quarto che ha spaccato la partita. Se Hayward ha guidato l’attacco, in difesa sono state le sei stoppate di Rudy Gobert (9 punti e 13 rimbalzi nella sua partita) a spingere la squadra al successo, scavando un solco da cui i Lakers non sono riusciti a risalire pur realizzando un parziale di 14-4 nell’ultimo quarto per riportarsi a -4. Come al solito è stata la panchina gialloviola a produrre il maggior numero di danni, con il terzetto formato da Lou Williams (20 punti), Jordan Clarkson (16) e il sempre più sorprendente Ivica Zubac (16) a guidare il tentativo di rimonta con 25 punti dei 28 di squadra nell’ultimo quarto.