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NBA Preview: Philadelphia 76ers-Sacramento Kings

NBA
Embiid_e_Cousins

DeMarcus Cousins contro Joel Embiid (infortuni permettendo) sarà di certo lo scontro più elettrizzante della sfida tra Sixers e Kings, la gara in onda da mezzanotte su Sky Sport 2 con il commento live in italiano

Scendono finalmente in campo i Philadelphia 76ers contro i Sacramento Kings, questa sera in diretta da mezzanotte su Sky Sport 2 con il commento live in italiano. Diciamo "finalmente" perché si tratta del recupero della gara prevista per lo scorso 30 novembre, spostata a causa del ghiaccio presente sul parquet del Wells Fargo Center: il giorno prima si era giocata una partita di hockey e il passaggio alla palla a spicchi, complici anche le basse temperature, non aveva consentito un agevole cambio di destinazione d’uso. Per Sacramento questa è la penultima trasferta in un giro di otto, in cui i Kings hanno vinto tre delle ultime quattro, rilanciando per l’ennesima volta l’assalto all’ottavo posto occupato dai Denver Nuggets. Philadelphia invece, nonostante il ko di Chicago, sta vivendo nelle ultime settimane il miglior periodo a livello di risultati degli ultimi quattro anni: una squadra che sembra aver finalmente avviato la modalità vittoria lasciandosi alle spalle la versione tanking.

DeMarcus e i suoi fratelli – 28 punti, 14.5 rimbalzi e 6 assist nelle ultime quattro per DeMarcus Cousins, il trascinatore (e non solo perché  il canestro decisivo contro gli Hornets e la seguente stoppata portano la sua firma) di una squadra che si è stretta attorno al suo leader. “DeMarcus ci sta guidando" – commenta Anthony Tolliver, diventato sempre più utile nello scacchiere di coach Dave Joeger, assolvendo compiti che vanno ben oltre il semplice tiro da tre punti – "ovviamente è sempre stato un giocatore bestiale, ma io credo che sia riuscito a fare diversi passi avanti, dimostrando enorme maturità. Sta prendendo decisioni migliori, facendo affidamento spesso e volentieri sui compagni”. La tripla decisiva nel finale di gara contro i Cavaliers infatti porta la firma di Arron Afflalo, liberato magistralmente sul perimetro proprio da Cousins. “DeMarcus è un All-Star – chiosa il numero 43 –, e noi stiamo provando a fare il nostro meglio per aiutarlo”. Nonostante il numero 15 sia il quarto miglior realizzatore della lega (28.1 punti) e il dodicesimo per rimbalzi catturati (10.5), Darren Collison crede che i maggiori passi avanti fatti dalla scelta numero cinque al Draft 2010 siano altri: “In carriera non aveva mai passato così bene la palla. È sempre stato un buon giocatore sotto quell’aspetto, ma sta dimostrando una consapevolezza enorme oltre alla capacità di servire i compagni nelle zone di campo a loro più congeniali. Non sono tanti i lunghi NBA che possono fare questo tipo di lavoro. Lui sta sfruttando al meglio i raddoppi e il nostro compito è quello di farci trovare pronti e segnare canestri”. Il primo a beneficiarne è proprio il playmaker, che nelle ultime quattro, complice anche l’assenza di Rudy Gay, sta viaggiando a 19.5 di media tirando con il 58% da tre.

Che sia la volta buona? - Sulla stessa lunghezza d’onda è il diretto interessato: “Credo che i miei compagni hanno compreso come sfruttare il fatto che io venga spesso raddoppiato o triplicato" commenta Cousins. "Hanno fiducia nel fatto che io riesca a fare la giocata giusta e a servire l’uomo libero. È frutto del fatto che ci conosciamo meglio e la chimica di squadra sta finalmente prendendo consistenza”. Lo spera soprattutto lui, ancora incapace di conquistare la qualificazione alla post season dopo sei stagioni NBA e che più volte ha dichiarato che questa rincorsa lo sta divorando vivo. Quest’anno però gli indizi (nonostante qualche amnesia) sembrano esserci tutti, avendo a che fare con una concorrenza in parte al di sotto delle aspettative (leggi Portland) e in parte in fase di rinnovamento come i Nuggets di Gallinari, attualmente ottavi e con due partite e mezzo di vantaggio sui Kings. Verrebbe da dire: se non ora, quando?

No Embiid, no party? - Fiducia da una parte ma anche dall’altra, visto che il Process inizia a dare i suoi primi frutti, avvicinando Philadelphia a quota 20 vittorie per la prima volta negli ultimi 4 anni (!). Una squadra in grado di sopperire all’occorrenza anche alla forzata assenza di Joel Embiid, in dubbio per il match di questa sera a causa delle sue precarie condizioni fisiche. Il fatto che sia rimasto a riposo nella sconfitta dei Sixers contro Chicago lascia ben sperare tutti quelli che vogliono vederlo in campo nella sfida sotto canestro contro uno dei migliori lunghi dell’intera lega. Anzi, contro il migliore, come dichiarò scherzosamente (ma non troppo) Cousins al termine del primo incrocio stagionale. Il 26 dicembre scorso infatti la sfida (personale e non) la vinse DeMarcus Cousins realizzando 30 punti, compresa la tripla a 20 secondi della fine del decisivo sorpasso dei Kings. Nell’ultimo possesso poi, stoppò il tentativo da tre punti della possibile vittoria di Embiid, in uno scontro amichevole sul parquet fatto di sorrisi e pacche sul sedere. Infortuni permettendo, la terza scelta assoluta del Draft 2014 non vede l’ora di prendersi la sua rivincita. E a noi non resta altro che vedere come andrà a finire.