La 26^ tripla doppia stagionale di Russell Westbrook trascina i Thunder al successo 118-109 contro i Cleveland Cavaliers, scesi in campo con James, Irving e Love nonostante le parole di coach Lue dopo la gara contro Indiana. E adesso OKC attende Golden State
I Big Three non sarebbero dovuti esserci, stando a quello che coach Tyronn Lue aveva dichiarato ieri al termine del match contro Indiana. Una partita in back-to-back, dopo il viaggio fino a Oklahoma City sembrava l’occasione migliore per far tirare il fiato a James, Irving e Love dopo la volata di queste ultime settimane. Alla fine però a giocarsi la gara contro i Thunder c’erano anche loro: “Nulla è cambiato – ha commentato Lue pochi minuti prima della partita -, io volevo soltanto vedere come stavano i ragazzi e loro stanno discretamente bene. Stiamo giocando un buon basket e loro non vogliono far altro che proseguire lungo questo solco. Tutti e tre mi hanno detto di non essere affaticati, perciò perché non dovrei schierarli?”. Parole che hanno fatto sorgere qualche dubbio, suonate alle orecchie di molti come una giustificazione del fatto che James e compagni abbiano imposto la loro presenza in campo al coach. Peccato per loro e per Lue però che questo non sia bastato ai fini del risultato.
26^ tripla doppia di Westbrook - A vincere la partita infatti ci ha pensato il solito Russell Westbrook, che contro i Pacers a differenza dei Cavaliers aveva perso l’ultimo match giocato, disputato però tre giorni fa. Il tempo di tirare il fiato e riposarsi per una volta c’è stato e la dinamo umana che corre lungo tutto il parquet con il numero zero sulle spalle è riuscita così a confezionare la sua 26^ tripla doppia stagionale: 29 punti, 12 rimbalzi, 11 assist e 4 rubate, il tutto condito con la solita montagna di errori e forzature. Tutto fa brodo però nel regalare a OKC il primo successo contro una squadra della Top-3 NBA (Warriors, Spurs e Cavaliers) dopo quattro sconfitte subite in questa prima metà abbondante di regular season. La prossima gara sarà alla Chesapeake Energy Arena contro Golden State: siamo certi che Westbrook (e non solo) farà davvero di tutto per bissare il successo.
Esordio per Derrick Williams - Cleveland fino a quando non si è accesa la spia della benzina è rimasta in partita, riuscendo anche a recuperare nella seconda frazione ben 12 punti di svantaggio, accumulati nel primo quarto d’ora e rimontati in poco più di cinque minuti. Il secondo tempo sembrava quindi il preludio a una cavalcata trionfale dei campioni NBA che però non hanno avuto la forza di battagliare fino alla sirena finale. I 28 punti di Irving, i 18 di James e la doppia doppia da 15+12 di Love non portano in dote la quinta vittoria consecutiva, ma la prima sconfitta del mese di febbraio. Di positivo c’è l’esordio di Derrick Williams, tagliato da Miami lo scorso 25 gennaio e volato direttamente a Oklahoma City dopo che Cleveland ha deciso di offrirgli un contratto di 10 giorni. Il numero 22 degli Heat (diventato 32 ai Cavs) aveva realizzato meno di sei punti e tre rimbalzi di media nelle 25 partite giocate con la squadra della Florida. Contro i Thunder i punti sono stati 12 in 22 minuti di gioco. Tanti, maledetti e subito (possibilmente senza troppi errori): questa è di certo per lui la strada giusta per essere riconfermato settimana prossima. In fondo un giocatore di riserva in più in uscita dalla panchina può sempre tornare utile, anche se non è un playmaker.