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NBA, Preview: Boston va a Chicago col sogno Butler

NBA
Jimmy Butler, stella dei Chicago Bulls e oggetto dei desideri dei Boston Celtics (Foto Getty)
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I Boston Celtics di uno scatenato Isaiah Thomas fanno visita ai Chicago Bulls del loro sogno di mercato Jimmy Butler (diretta su Sky Sport 2 alle 2:00). Come arrivano alla sfida e quali saranno gli accoppiamenti decisivi?

Nei pensieri dei Boston Celtics, oltre alla caccia al primo posto dei Cleveland Cavaliers, c’è anche il mercato. Con le scelte al Draft dei Brooklyn Nets tra le mani e una squadra che può legittimamente competere per le finali di conference, il dilemma è di quelli seri: conviene cedere una delle scelte per cercare di far fare il salto di qualità alla squadra adesso o conviene pensare al futuro, tenendosi strette tutte le chance di arrivare a talenti come quelli di Markelle Fultz o Lonzo Ball? Magari li aiuterà incontrare dal vivo uno dei loro oggetti del desiderio, vale a dire Jimmy Butler e i suoi Chicago Bulls, avversari della partita di stanotte in diretta su Sky Sport 2 dalle 2:00 per il terzo incontro stagionale tra le due squadre (1-1 il bilancio finora).

Sulle spalle di Jimmy – Nonostante tutti i problemi della stagione tra infortuni e tensione in spogliatoio, convincere i Bulls a privarsi della loro stella sarà tutt’altro che facile. Non capita spesso di avere tra le mani uno dei migliori esterni della NBA sui due lati del campo, per di più nel pieno degli anni migliori della carriera e con un contratto blindato almeno fino all’estate del 2019 sotto i 20 milioni di dollari annui. Inoltre, Butler è in assoluto il giocatore più determinante di Chicago, visto che con lui in campo la squadra ha un differenziale su 100 possessi di +3 che precipita negli abissi quando non c’è (-9.7, peggio ancora dei Nets su base stagionale). Una tendenza confermata anche nelle ultime uscite, visto che nelle quattro partite senza Butler i Bulls hanno raccolto solamente una vittoria, e al ritorno in campo del loro numero 21 hanno vinto l’ultima partita con i Toronto Raptors grazie ai suoi 19 punti con 12 assist.

Isaiah nella storia – Ormai sono un paio di mesi che Isaiah Thomas batte un record ogni partita che passa. Con l’ultima prestazione contro i Philadelphia 76ers – 33 punti con 13 nel suo adorato ultimo quarto – ha pareggiato il record di franchigia detenuto da John Havlicek grazie alla 40^ partita consecutiva con almeno 20, quota che quest’anno ha raggiunto sempre tranne che in una gara contro i Golden State Warriors il 18 novembre, quando a partita ormai andata ha chiuso con 18 in 28 minuti. Una continuità di rendimento incredibile per il secondo miglior cannoniere della lega, tenuta solamente da 17 giocatori nella storia della lega (di cui dodici Hall of Famer e gli altri quattro rispondono ai nomi di Tracy McGrady, Kobe Bryant, LeBron James e Kevin Durant…). Con la sua media da 29.88 punti a partita, Thomas ha anche la possibilità di superare il 29.93 registrato da Larry Bird nel 1987-88, il record assoluto per i Boston Celtics. Numeri e nomi che fanno girare la testa, ma non quanto la striscia di successi dei bianco-verdi nell’ultimo periodo: nelle dodici partite appena trascorse, infatti, Thomas e soci sono usciti vincenti undici volte, portandosi ormai stabilmente al secondo posto nella Eastern Conference.

Assenti e accoppiamenti – Il momento positivo dei Celtics fa ancora più impressione considerando che da ben 15 partite devono fare a meno di uno dei loro migliori giocatori in Avery Bradley, ancora alle prese con un fastidioso problema al tendine d’Achille, e nelle ultime due anche di Jaylen Brown, terza scelta assoluta dell’ultimo Draft che prima di infortunarsi all’anca era partito in quintetto nelle precedenti 10 partite. Anche i Bulls hanno i loro problemi di infermeria: Dwyane Wade ha saltato tre delle ultime quattro partite per un problema al polso e ha preso parte solo a metà allenamento nella giornata di ieri; lo stesso lasso di tempo saltato anche da Nikola Mirotic e Paul Zipster, lasciando spazio a Doug McDermott e Bobby Portis nei minuti di ala. Quando si tratta dei Bulls, in ogni caso, tutto inizia e finisce con la difesa: quando riescono a essere concentrati, la loro fisicità – soprattutto a rimbalzo, dove sono la terza miglior squadra della lega per percentuale – riesce a fare la differenza nella loro metà campo; quando però si lasciano distrarre, vanno incontro a sconfitte pesanti (17 su 29 con almeno 10 punti di scarto). Di particolare interesse l’accoppiamento nel ruolo di point guard tra l’altissimo Michael Carter-Williams (che misura quasi due metri) e il piccolissimo Isaiah Thomas (1.75 con discreta fantasia). Riuscirà il playmaker dei Bulls a tenere il diretto avversario oppure Jimmy Butler dovrà spendersi in difesa sulla stella avversaria? Appuntamento alle 2 di stanotte per scoprirlo.