Nel passato dell'attore che ha appena vinto l'Oscar per il suo ruolo da non protagonista in Moonlight anche un trascorso da giocatore: ottimo al liceo, solo comprimario al college con St. Mary's. Quasi ad anticipare quel ruolo poi premiato dalla statuetta dell'Academy
È il film sulla bocca di tutti, dopo aver conquistato l’Oscar come miglior pellicola bissando lo stesso premio già incassato ai Golden Globe: è andato a Moonlight — già nelle sale anche in Italia — il premio più prestigioso assegnato dall’Academy, ma non solo. Il film firmato da Barry Jenkins, infatti, ha incassato anche l’Oscar destinato al miglior attore non protagonista, andato a Mahershala Ali, volto già conosciuto per i ruoli televisivi in House of Cards e cinematografici in Hunger Games: il canto della rivolta. Conosciuto sugli schermi, piccoli e grandi, meno conosciuto sul parquet — dove però si è scoperto avere un passato tutt'altro che secondario. Al tempo del liceo, con la sua Mt. Eden High School, Mahershala Ali (al tempo conosciuto come Hershal Gilmore) aveva raggiunto la finale statale di Division III, facendosi sfuggire il titolo 1990 solo all’ultima sfida, la finalissima persa 67-51 contro Servite of Anaheim. “Quando è arrivato in squadra da noi al secondo anno, come transfer da un altro liceo — ricorda oggi il suo allenatore — non era neppure titolare ma non per questo non si impegnava al massimo ogni allenamento, senza mai lamentarsi: davvero un ragazzo super”. Che dall’alto dei suoi 190 centimetri, buona tecnica e parecchio talento, riuscì a conquistarsi spazi e riflettori, fino a quel titolo statale solo sfiorato che però gli ha permesso di conquistarsi una borsa di studio e un posto a roster a St. Mary’s, nella NCAA.
Non protagonista anche in campo — “Non gli sarebbe mancato il talento per ottenere maggiori soddisfazioni personali, ma il suo focus è sempre stato sul bene della squadra”. Quasi ad anticipare la soddisfazione maggiore della sua carriera da attore, arrivata in un ruolo di supporto e non da protagonista. Tutt’altro che da protagonista anche l’avventura NCAA in maglia Gaels di Mahershala Ali, che al college aveva scelto di farsi chiamare Mahershala Gilmore: da senior, nella stagione 1995-96, arrivò a segnare 7 punti di media, ma il suo quadriennio universitario va in archivio con soli 3.6 punti di media a partita. “Alla fine dei quattro anni il mio amore per il basket era praticamente scomparso, e anzi certe situazioni mi avevano fatto davvero disinnamorare di questo sport”. Verrebbe da dire per fortuna a vedere cos’è successo all’ultima cerimonia degli Oscar.