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NBA, vittorie importanti per Gallinari e Belinelli

NBA

La nottata NBA sorride ai due italiani: Gallinari ne segna 18 nel successo di Denver su Sacramento, Belinelli rimane a 0 contro Indiana ma festeggia la seconda vittoria in fila dopo un mese e mezzo

Denver Nuggets-Sacramento Kings 108-96 — Anche dopo nove anni di onorata carriera, si può sempre trovare il tempo per regalarsi una ulteriore soddisfazione. Wilson Chandler nella notte si è tolto lo sfizio di ritoccare il suo massimo in carriera raggiungendo quota 36 punti e aggiungendo 12 rimbalzi per aiutare i Denver Nuggets privi di Nikola Jokic per influenza a battere i Sacramento Kings. “È stato fenomenale” le parole di coach Michael Malone, alla prima vittoria contro la sua ex squadra. Chandler ha iniziato subito fortissimo segnando 16 punti nel solo primo quarto, realizzando poi la tripla finale per superare il precedente career-high da 35 (toccato tre volte, di cui l’ultima quasi quattro anni fa) nell’ultimo minuto di gioco. Una vittoria mai in discussione per i Nuggets, che hanno guidato dall’inizio alla fine nel punteggio toccando la doppia cifra di vantaggio già nel secondo quarto e scollinando quota 21 nell’ultimo. Da lì in poi un contro-parziale dei Kings ha permesso agli ospiti di rientrare fino al -9 a 1:25 dalla fine, ma senza riavvicinarsi oltre.

Gallo positivo — Ancora una buona prova per Danilo Gallinari, che chiude con 18 punti (secondo realizzatore di squadra) e il miglior plus-minus di serata (+18) con ottime percentuali: 5/7 dal campo di cui 3/4 da tre e 5/5 ai liberi in 31 minuti di gioco, in cui ha raccolto anche 6 rimbalzi e distribuito due assist senza commettere palle perse. Positive anche le gare di Mason Plumlee, che ha chiuso con cifre Jokic-iane da 10 punti, 12 rimbalzi e 5 assist (ma con 6 palle perse) e un Gary Harris da 15 punti con 5/7 al tiro. In casa Kings sono stati ben 7 i giocatori a finire in doppia cifra (anche se nessuno oltre i 17 punti di Darren Collison), ma non è bastato per impedire la quinta sconfitta consecutiva — questa parzialmente scusabile per la partita persa all’overtime la sera prima nello Utah.

Charlotte Hornets-Indiana Pacers 100-88 —A much-needed win”, una vittoria più che necessaria: così il giocatore della settimana Kemba Walker ha definito il successo sugli Indiana Pacers, il secondo consecutivo per gli Hornets che non vincevano due partite in fila dal 20-21 gennaio. Ad impreziosire il risultato anche il valore e lo sforzo dell’avversario, con i Pacers tenuti a forza nella corsa ai playoff — tra le due squadre, rispettivamente 6^ e 11^ a Est, ci sono quattro partite di distanza — nonostante i 36 punti e 10 rimbalzi di Paul George, protagonista del tentativo di rimonta degli ospiti nel secondo tempo con 15/25 al tiro. Il parziale di 29-16 in favore dei Pacers non è riuscito però a cancellare i 21 punti di vantaggio accumulati dagli Hornets nel primo tempo grazie soprattutto ai 28 punti di Walker e i 21 di Nicolas Batum, autore di una tripla da quasi nove metri a suggellare un primo quarto da 14. Dopo essere sprofondati anche a -24, i Pacers sono riusciti solo a riportarsi a -7 con otto minuti da giocare nell’ultimo quarto, ma i soli tre tiri liberi tentati in tutta la partita hanno impedito loro di trovare i punti necessari per ridurre lo svantaggio a cronometro fermo.

Beli a secco — Per la seconda volta in stagione Marco Belinelli è rimasto a zero punto segnati, sbagliando le quattro conclusioni dal campo in 14 minuti in cui ha avuto impatto comunque positivo (+13 di plus-minus, secondo migliore di squadra) con due rimbalzi, tre assist e un recupero con una palla persa. L’unica altra partita senza punti era arrivata contro Chicago nello scorso dicembre, in una gara in cui il Beli giocò solo 7 minuti per un infortunio alla caviglia. I 14 minuti giocati rappresentano un minimo stagionale pareggiato, anche perché i “giocatori di contorno” come Jeremy Lamb (14 punti), Cody Zeller (13) e Michael Kidd-Gilchrist (11 con 13 rimbalzi) hanno tutti portato il loro mattone alla causa. Cosa che invece non è riuscita ai Pacers al di fuori di George, con il solo C.J. Miles a dare una mano sostanziosa (11 dei suoi 16 punti nel terzo quarto). La difesa dei Pacers però non è riuscita a tenere sotto controllo Walker e Batum, dai quali passano le speranze di playoff degli Hornets: “Sono loro che devono dare ritmo a tutta la squadra” ha dichiarato coach Steve Clifford. “La palla sarà nelle loro mani e se vogliamo mettere assieme una striscia di vittorie [per arrivare ai playoff, ndr], tutto deve cominciare con loro due”.