I Miami Heat vincono nel finale e staccano gli Hornets nella corsa agli ultimi posti per i playoff. Otto punti per Marco Belinelli, in campo per quasi tutto l’ultimo quarto
Si interrompe subito il momento positivo degli Charlotte Hornets, che dopo aver vinto le ultime due partite ritrovano il sapore amaro della sconfitta nello scontro diretto con i Miami Heat. A condannarli è ancora una volta l’ultimo quarto, vera bestia nera dei ragazzi di coach Clifford: per la 19^ volta in questa stagione gli Hornets hanno perso una partita in cui erano stati avanti nel punteggio nel quarto finale – nessuno come loro in tutta la NBA. Questa volta il giustiziere di Charlotte è Dion Waiters, che con 24 punti ha guidato gli Heat alla vittoria suggellando un ultimo quarto da 27-15 con una tripla acrobatica per il +7 a 45 secondi dalla fine. Al suo fianco anche Goran Dragic ha disputato un’altra grande partita chiudendo con 22 punti e 10 assist, aiutando Miami a vincere la 20^ partita nelle ultime 24 (miglior record della NBA in questo periodo), portandosi solamente a mezza partita di distanza dal settimo e dall’ottavo posto a Est occupati da Detroit e Chicago.
Ultimo quarto decisivo – Serata difficile per Marco Belinelli, che ha ritrovato minutaggio (26 minuti) dopo il minimo stagionale della partita con Indiana ma non la precisione al tiro, chiudendo con 2/8 dal campo, 1/3 dall’arco e 3/3 ai liberi per 8 punti finali, con un rimbalzo, due assist, una palla recuperata e il peggior plus-minus di squadra (-20). La metà di quest’ultimo dato è arrivato in un ultimo quarto giocato quasi per intero (11 minuti) in cui gli Hornets, pur avendo un vantaggio di 5 punti, hanno immediatamente subito un parziale di 15-3 senza riuscire a rimettere la testa avanti. Colpa delle secche offensive da cui Kemba Walker (il migliore dei suoi con 33 punti e 5 triple, ma con un errore clamoroso che avrebbe potuto dare il -2 ai suoi a poco più di 20 secondi dalla fine) e Nicolas Batum (16 con 5/14) non sono riusciti a riemergere, con la difesa degli Heat che ha tenuto loro due a 4/11 combinato al tiro e il resto dei compagni a 2/10, mentre dall’altra parte Waiters ha mandato a segno tre triple negl ultimi cinque minuti. “Hanno segnato dei tiri difficili” ha detto coach Clifford dopo la gara. “Ma la nostra difesa nell’ultimo quarto è stata abbastanza buona, molto meglio di quanto le statistiche dicano. Nessuna delle due squadre è riuscita a costruire tiri di qualità alla fine. Il problema è stato prima: non possiamo scegliere come e quando difendere. Abbiamo un paio di giocatori che lo hanno fatto e questo ha permesso agli Heat di prendere ritmo. Quando succede, sono difficili da fermare. Tutti devono capire che non possiamo perdere disciplina nelle nostre coperture: non possono esserci cinque giocatori che si impegnano e tre che non lo fanno. È questo che ci ha uccisi nel primo tempo”.
Addio playoff? – La sconfitta complica ancora di più la situazione in casa Hornets, che si trovano ora all’11° posto nella Eastern Conference con uno svantaggio di tre partite rispetto alle ultime due piazze per i playoff. Con sole 18 partite da giocare per chiudere la regular season, le lancette dell’orologio si stanno avvicinando all’ora della verità per Charlotte. Ora li attendono tre partite cruciali in casa contro Orlando, New Orleans e Chicago: fallire quelle vorrebbe dire mandare definitivamente in archivio una stagione che sembrava destinata a durare fino ad aprile inoltrato: “18 partite significa quasi un quarto della stagione. Vogliamo che le ultime 10 o 12 siano determinanti per noi. Vogliamo avere quella opportunità” ha dichiarato Steve Clifford. C’è ancora speranza per gli Hornets?