Il tiro di Markieff Morris a 0.4 secondi dal termine dell'overtime corona la rimonta da -21 all'intervallo degli Wizards sul parquet dei Portland Trail Blazers, la pù grande di tutta la stagione NBA. Guidati dai 39 punti di John Wall, Washington vince per la seconda volta in due notti in overtime
Ormai Washington vince solo così: in rimonta e ai tempi supplementari, come fatto sul parquet di Sacramento solo 24 ore fa e ora replicato a Portland contro i Blazers, sconfitti 125-124 solo dopo 53 minuti di gioco. Sotto di 21 punti (70-49) all’intervallo, proprio come contro i Kings (-15 nel quarto quarto, 48-25 il parziale tra ultimo periodo e overtime) gli Wizards rimettono in piedi una partita che sembrava persa, finendo per spuntarla col canestro a 0.4 secondi dalla fine di Markieff Morris contestato in maniera veemente da tutti i Blazers, convinti che l’ala di Washington avesse calpestato la linea laterale prima di effettuare la finta e prendersi il tiro decisivo, mandato a segno. La sera dopo le imprese di Bradley Beal (21 dei suoi 38 punti tra quarto quarto e supplementare a Sacramento), spetta a John Wall indossare i panni dell’eroe contro Portland, chiudendo con 39 punti e 9 assist e guidando i suoi alla più grande rimonta dell’intera stagione NBA (e mai nella loro storia, i Portland Trail Blazers avevano sprecato un vantaggio di 21 punti a metà gara).
Duello tra esterni – La sfida del Moda Center tiene fede alle aspettative nel presentare una di fronte all’altra due tra le coppie dietro più dinamiche e spettacolari dell’intera lega. La sfida nella sfida vede il duo di Portland Lillard-McCollum chiudere con 67 punti e 13 assist combinati, con 26/50 al tiro, contro i 65 con 15 assist messi a segno dagli ospiti Wall e Beal, con 22/41 dal campo. Quella che all’intervallo sembrava una gara dall’esito scontato e poco spettacolare, si è tramutata invece in un match dal finale thriller (polemiche comprese) decisosi soltanto al tempo supplementare, che entrambe le squadre avevano già dovuto disputare la gara precedente, Washington a Sacramento e Portland contro Philadelphia. Per i Blazers la sconfitta contro gli Wizards segna un stop dopo 4 vittorie consecutive, la striscia positiva più lunga della loro stagione, mentre la vittoria per i ragazzi di coach Scott Brooks assume ancora più valore considerando che si trattava del quarto impegno in cinque notti, una combinazione solitamente letale per qualsiasi squadra NBA: “Bisogna giocare ogni partita fino in fondo, mai arrendersi al calendario”, le parole di un soddisfatto Brooks.
Parziali decisivi – Sulla scia di un 15-0 di parziale nell’ultimo quarto che dal -9 (97-106) li aveva portati sul +6 (112-106) a 1:24 dalla sirena, gli ospiti hanno avuto l’occasione di chiudere la contesa senza allungarla ulteriormente ai supplementari, ma i Blazers hanno segnato gli ultimi sei punti dei regolamentari (due liberi di Jusuf Nurkic quelli del pareggio) prima che il tiro potenzialmente della vittoria di Wall non trovasse il bersaglio, allungando così la partita di altri cinque minuti. Per Washington la vittoria ha un significato ancora più speciale perché dà alla squadra della Capitale il secondo posto in solitaria a Est: superati i Boston Celtics, infatti, ora gli Wizards inseguono soltanto Cleveland a 2.5 partite di distanza e cavalcano una striscia aperta di 5 vittorie (7 delle ultime 8) e un record che oggi fa di loro la squadra col miglior record di lega dall’inizio del 2017.